Jean-Pierre Darnis
Transalpini Le relazioni tra Francia e Italia e il rilancio del gioco europeo Prefazione di Daniele Bellasio
Luiss University Press, pagg.172, € 20,00
Le relazioni tra Francia e Italia rappresentano una lunga e complessa storia di cooperazione, ma anche di conflitto, che si estende in un arco temporale piuttosto ampio. La storia politica ed economica di questi due Stati è infatti pervasa da una serie di interazioni che vanno ben oltre il semplice scambio commerciale o culturale, spingendo Roma e Parigi a essere spesso alleati e talvolta antagonisti. La geografia alpina, che separa fisicamente ma non culturalmente queste due nazioni, ha sempre avuto un ruolo cruciale nell'evoluzione delle loro relazioni.
Nel Medioevo, i legami tra la Francia e l'Italia erano mediati attraverso i numerosi Stati regionali che componevano la penisola italiana, ciascuno con un proprio destino storico, ma anche con un crescente intreccio economico e culturale con il Regno di Francia. Tra il Cinquecento e il Settecento, l'Italia si trovò in una posizione di passaggio cruciale per le potenze europee, diventando un campo di battaglia per le influenze politiche francesi, spagnole e imperiali, contribuendo a definire i confini del potere in Europa.
L'Ottocento vide una progressiva unificazione della Penisola italiana, un processo che, da un lato, portò a nuove sfide diplomatiche e territoriali con la Francia, ma dall'altro rafforzò la collaborazione tra i due Paesi, soprattutto dopo l'Unità italiana nel 1861. La cooperazione si consolidò nel corso del XX secolo, in particolare dopo le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale, che portò alla creazione di nuove istituzioni europee come la Comunità Economica Europea, dove Francia e Italia ebbero un ruolo fondamentale.
Nel contesto della costruzione dell'Unione Europea, la relazione italo-francese si è evoluta, passando dalla cooperazione bilaterale a una dimensione multilateralista, contribuendo alla visione di un'Europa unita e pacificata, dove gli interessi comuni prevalessero sulle divisioni storiche. Tuttavia, la fine della Guerra Fredda, la crisi economica globale, l'emergere di nuove potenze internazionali e l'ascesa del populismo hanno portato a nuove sfide per l'Europa, rendendo particolarmente rilevante oggi la riflessione sulle relazioni transalpine.
In "Transalpini. Le relazioni tra Francia e Italia e il rilancio del gioco europeo", Jean-Pierre Darnis analizza a fondo le complesse relazioni tra questi due Paesi, mettendo in luce i meccanismi storici, politici e culturali che ne hanno determinato il corso. L'Autore ritiene che le frontiere non siano solo una separazione ma anche un'opportunità di incontro e collaborazione: questa tesi incarna perfettamente il nucleo tematico del volume.
Darnis non si limita a una panoramica storica delle relazioni tra Francia e Italia, ma inserisce il loro rapporto nel contesto europeo e globale attuale, sollevando interrogativi cruciali sul futuro dell'Unione Europea. Il libro traccia il cammino delle relazioni transalpine come un modello di cooperazione che può offrire spunti importanti per rilanciare l'idea di un'Europa unita, combattendo contro il crescente individualismo nazionale che caratterizza alcune delle sfide politiche odierne. Con una narrazione che alterna riflessioni politiche a esempi concreti di cooperazione (e di tensione), Darnis riesce a far emergere un quadro articolato e sfaccettato delle dinamiche italo-francesi.
Il punto di partenza del libro è la visione delle relazioni tra Italia e Francia come una "storia di confine". L'Autore esplora le ambivalenze di questi rapporti, in cui la vicinanza geografica e culturale non ha sempre portato a una perfetta sintonia, ma piuttosto ha alimentato incomprensioni, rivalità e contraddizioni. Darnis dedica ampio spazio alla vicenda storica dei confini alpini, che, se da un lato sono stati il terreno di contese territoriali (come durante la Seconda Guerra Mondiale), dall'altro sono anche simbolo di un intreccio di storie che si manifestano nella cultura, nell'economia, nella politica.
L'Autore approfondisce le vicende politiche del XX secolo, in particolare l'evoluzione delle due nazioni nell'ambito della costruzione europea. La Francia e l'Italia hanno avuto ruoli complementari nell'iniziare il processo di integrazione europea, ma, come osserva Darnis, ci sono stati anche momenti di tensione, come la divergenza di visioni rispetto a politiche economiche, migratorie e di difesa. Tuttavia, nel complesso, il bilancio di queste relazioni è positivo, caratterizzato da una solida cooperazione nei settori chiave, tra cui la politica estera, la sicurezza, l'economia e la cultura.
Uno degli argomenti più interessanti che Darnis esplora riguarda il ruolo delle relazioni transalpine come antidoto al crescente nazionalismo in Europa. In un periodo in cui la costruzione europea sembra essere minacciata dalle forze centrifughe dei populismi e dei sovranismi, Darnis suggerisce che la storia delle relazioni italo-francesi possa fungere da esempio virtuoso di collaborazione e integrazione. Le difficoltà che i due Paesi hanno affrontato nel corso dei secoli, pur evidenziando le problematiche di una relazione bilaterale, sono anche un monito e un'opportunità per l'Europa di guardare oltre gli interessi nazionali e per costruire una dimensione europea che sappia unire le differenze anziché accentuarle.
L'Autore non si limita a descrivere i successi e le difficoltà della cooperazione, ma cerca di andare oltre, suggerendo che la Francia e l'Italia, insieme, possono costituire un "gioco europeo" che rilanci l'idea di un'Europa che risponda alle sfide del presente. La possibilità di una nuova stagione europea, secondo Darnis, si fonda su questi legami transalpini, che possono rappresentare un ponte tra le diverse tradizioni politiche e culturali che caratterizzano l'Europa.
Il libro offre, dunque, una riflessione fondamentale sulle relazioni tra Francia e Italia, che vanno al di là della semplice cooperazione bilaterale, invitando a guardare alle relazioni storiche tra i due Paesi come a un modello per il futuro europeo, un modo per superare i nazionalismi che oggi minacciano l'unità del continente. Con un'analisi approfondita, che coniuga storia, politica e cultura, Darnis ci regala una visione sfaccettata di come le relazioni italo-francesi possano diventare un motore di integrazione, piuttosto che un ostacolo, nella costruzione di un'Europa forte e coesa. La sua riflessione appare più che mai attuale, in un momento in cui la solidarietà europea è messa alla prova e in cui l'esempio di cooperazione che Francia e Italia offrono può diventare un modello per tutta l'Unione. |