Il serpente di Dio |
Nicolai Lilin IL LIBRO – «Due teste diverse ma un cuore solo», dicono i vecchi di due amici come loro. Ismail impulsivo e curioso, Andrej più maturo e riflessivo. Sono cresciuti insieme in un pacifico villaggio incastonato tra i monti del Caucaso. Un antico patto, dal nome dolcissimo, lega le due comunità di quel luogo, dove musulmani e cristiani convivono in un clima di rispetto reciproco. Finché Konstantin, agente dei servizi segreti federali, sceglie proprio quel paesino come avamposto per i suoi traffici di droga. In combutta con la banda di Hassan, terrorista locale, intende costringere gli abitanti a collaborare. Per i due adolescenti il tempo dei giochi è finito. Ora si tratta di mettere in salvo quanto hanno di più prezioso, e cioè di difendere gli oggetti sacri che sigillano quella promessa di pace, di proteggerli dalle «bestie di Shaitan» come fossero parti del loro stesso corpo. Ismail e Andrej dovranno affrontare di colpo la violenza del mondo per portare a termine il compito, e comprenderne poi il fine ultimo: salvare quel «cuore solo» che da sempre li unisce, e con esso qualcosa di più. Fino a una straordinaria rivelazione che li sconvolgerà, e a cui non potevano essere preparati. A cinque anni da "Educazione siberiana", Nicolai Lilin ci consegna un romanzo travolgente, di pura fiction, radicato nella storia e nella favola. Una vicenda in cui convivono, come in una fiaba siberiana, brutalità e meraviglia. Capitolo dopo capitolo, disegna con pazienza ammaliante le vicende di ogni singolo personaggio - ciascuna quasi un romanzo a sé - per poi farle confluire tutte in uno stesso punto. Ma in questi personaggi ragazzini, nelle figure nobili dei vecchi del villaggio o in quelle spietate - e complesse - di guerrieri, ribelli, soldati e spie, ritroviamo quell'universo traboccante di storie a cui l'autore attinge sin dal suo esordio, senza mai esaurirne la potenza. Soprattutto, ritroviamo il suo talento, la sua voce mobile e feroce, la forza con cui ci trascina agli estremi opposti dell'animo umano, mostrandocene il volto più misero e quello più splendente. Finché sapremo riconoscerli, ci dice questa storia, saremo salvi. DAL TESTO – "- I nostri antenati, - continuò il vecchio, - hanno difeso il loro diritto di vivere ed essere liberi combattendo fianco a fianco, musulmani e cristiani, e sacrificandosi gli uni per gli altri. E anche noi dobbiamo rimanere uniti. Qualsiasi cosa ci aspetti dobbiamo accettarla, perché viene da Dio. È tempo di combattere. I ribelli sono le bestie di Shaitan, dobbiamo difenderci e proteggere a costo della vita ciò in cui crediamo. Perché Dio onnipotente e misericordioso è dalla nostra parte e con Lui al nostro fianco nulla dobbiamo temere. L'AUTORE – Nicolai Lilin è nato nel 1980 a Bender, in Transnistria, vive in Italia dal 2003 e scrive in italiano. Presso Einaudi ha pubblicato i romanzi "Educazione siberiana" (2009), tradotto in ventitré Paesi, "Caduta libera" (2010 e 2011), "Il respiro del buio" (2011 e 2013), "Storie sulla pelle" (2012 e 2013), "Il serpente di Dio" (2014) e "Trilogia siberiana" (2014, che raccoglie "Educazione siberiana", "Caduta libera" e "Il respiro del buio"). Da "Educazione siberiana" Gabriele Salvatores ha tratto un film, interpretato tra gli altri da John Malkovich e prodotto da Cattleya con Rai Cinema, uscito nel 2013. INDICE DELL'OPERA – Capitolo primo - Capitolo secondo - Capitolo terzo - Capitolo quarto - Capitolo quinto - Capitolo sesto - Capitolo settimo - Capitolo ottavo - Capitolo nono - Capitolo decimo - Capitolo undicesimo - Capitolo dodicesimo - Capitolo tredicesimo |