Francesco De Sanctis

Mazzini

Fratelli Frilli Editori, pagg.192, € 12,50

  IL LIBRO – È costituito da cinque lezioni che il De Sanctis tenne all’Università di Napoli nel 1874 per il suo Corso di Letteratura comparata dedicato quell’anno alla «Scuola democratica». Le lezioni, raccolte dal suo allievo Francesco Torraca e riviste dall’autore, furono dapprima pubblicate nel giornale napoletano «Roma» e poi in volume a sé: Francesco De Sanctis, Mazzini, Laterza, Bari, 1920.
  Vincenzo Gueglio non si limita a fornire al lettore moderno una edizione finalmente corretta delle Lezioni che il De Sanctis dedicò a Mazzini, ma con la sua ampia e godibile Introduzione – in cui dottrina e ironia, intelligenza critica e talento letterario, rispetto per il genio e passione polemica si intrecciano in un originale amalgama – apre importanti spazi di riflessione e dibattito tanto sulla figura di Mazzini quanto su quella del De Sanctis. Il rigore dell’impianto, la ricchezza delle note – che non solo non appesantiscono il testo, ma sovente sono occasione di dialogo con il lettore – il ricco repertorio dei nomi, la chiarezza della scrittura e delle opinioni rendono il libro appagante per lo studioso, che vi troverà stimoli intellettuali e motivi di riflessione, e proficuo per le scuole, che potranno valersene per approfondire la conoscenza di due protagonisti della nostra storia.
  Mazzini è occasione di una bella collaborazione fra la Provincia di Genova, l’Istituto Italiano di Cultura di Zurigo e il Consolato Generale d’Italia di Zurigo che assieme promuovono l’edizione di questo libro. Disegno in copertina di Marcello Rezzano.

  DAL TESTO – “Lo stato intellettuale di Mazzini corrisponde allo stato medio della gioventù italiana. Egli dice Dio e il popolo, parla di concilii, della soppressione del papato, mette innanzi idee generali che trovano eco nel paese, ma non lasciano traccia seria perché mancano idee chiare e positive, manca sopra tutto l'elaborazione. In generale allora gl'Italiani erano troppo preoccupati di politica da potersi abbandonare a discussioni religiose: lo stesso Mazzini pensava all'Italia ed alla libertà, e la rigenerazione religiosa per lui era posteriore all'unità politica. Quando avemmo Roma, egli pubblicò un giornale, l’”Italia del popolo”, titolo che già aveva avuto un altro giornale stampato in Zurigo. Bisogna leggere quegli articoli, per vedere come, essendo finito il programma suo politico, Mazzini si volgeva al programma religioso.”
  “In Mazzini c'è il filosofo. Egli certo è pensatore, perché ha tutto un sistema intorno alle sorti dell'umanità: come Condorcet, come Vico ed Herder ed Hegel crede che la storia, al pari della natura, abbia le sue leggi e tenda al progresso. Basta questo a fare di lui un filosofo? Tutto ciò che ha in mente è risultato di un lavoro anteriore, ma non è una filosofia. Prima la filosofia tendeva ad affermare l'idea del progresso umano, oggi la filosofia o deve negare o trovare le leggi del progresso, dev'essere scienza della storia, come ha detto un mio amico ed egregio scrittore, Nicola Marselli; altrimenti, si resta in un vago indefinito e metafisico. - Ora, studiando tutti gli scritti di Mazzini, non trovate niente di serio, niente che possa farvi dire che in lui è un serio pensatore, un filosofo vero.”

  L’AUTORE – Francesco De Sanctis (1817-1833), professore, critico e intellettuale, è stata una delle personalità più rilevanti della letteratura italiana dell'Ottocento. La sua Storia della letteratura italiana resta un modello insuperato di rigore critico e di tensione civile.

  IL CURATORE - Vincenzo Gueglio (Sestri levante, 1946) è narratore e saggista. Dopo il primo libro Il privilegio di Fernand Gachet (Sabatelli, 1987, Premio Tigullio 1985 per l'inedito), ha pubblicato altri cinque romanzi. Come critico ha curato edizioni di Renato Serra (Esame di coscienza di un letterato, Sellerio, 1994), Carlo Bo (Intorno a Serra, Greco & Greco, 1993), Aa. Vv., Martinus Scriblerus (Greco & Greco, 1993). Del capolavoro di Jonathan Swift ha dato una lettura fortemente innovativa e stimolante: I Viaggi di Gulliver (Frassinelli, Milano, 1999). Di Mazzini ha curato l'edizione de I sistemi e la democrazia. Pensieri (Greco & Greco, 2005). Collabora con diverse riviste. Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato Mario! (2004).