C'era una volta… l'economia Stampa E-mail

Luca Gallesi

C'era una volta… l'economia
Oro e lavoro nelle favole dal Mago di Oz a Mary Poppins

Edizioni Bietti, pagg.90, € 12,00

 

gallesi_poppins  IL LIBRO – Quando gli economisti raccontano favole è il momento di rivolgersi alle favole per capire l'economia. In questo saggio, denso e graffiante, sono personaggi fiabeschi ad accompagnarci in un mondo dominato dai Signori dell'Oro, che come maghi - fanno lievitare o collassare l'economia, giocando con i destini di chi invece svolge un lavoro onesto per vivere. Le favole si rivelano così fonte inesauribile di sapienza, soprattutto nei momenti di crisi; più di serissime e impettite trattazioni, forniscono gli strumenti per capire l'eterna lotta tra Oro e Lavoro, tra chi si guadagna il pane con le proprie forze e chi specula sulla fatica altrui.

  DAL TESTO – “L'utopia di un mondo senza denaro, come quello dove Bert e Mary vivono la loro avventura all'interno del dipinto animato, non è frutto della fantasia della Travers e neppure dell'ingegno di Walt Disney, anche se, in qualche modo, entrambi hanno condiviso un certo interesse per la medesima aspirazione a una società giusta, nella quale il bene trionfa e il male viene sconfitto (il che, in fondo, è il tema dominante di tutte le favole). Ma la creatrice di Mary Poppins, come abbiamo visto, non voleva scrivere favole e soprattutto si era legata a un gruppo, quello che ruotava attorno al New English Weekly di Orage, fornito della solida base teorica, molto in voga in quegli anni, del Credito Sociale. Pamela Travers non aveva certamente intenzione di trasporre queste teorie nei suoi romanzi, ma è innegabile una certa contiguità di temi che sono finora sfuggiti all'analisi degli studiosi.
  “Innanzitutto, il Maggiore Douglas attacca il sistema bancario perché, secondo lui, il credito di una nazione non può essere gestito da enti di profitto privati come appunto le banche ma deve rigorosamente rispondere allo Stato, dato che la ricchezza, creata dal lavoro dei cittadini, deve tornare ai cittadini. A questo scopo, oltre a istituire un ente di controllo statale sulle attività bancarie, Douglas suggerisce l'istituzione di un dividendo nazionale, per consentire a ogni cittadino di acquistare i frutti del proprio lavoro.
  “Sembra una favola ma non lo è, come dimostra il rapido diffondersi delle teorie del Social Credit dal Regno Unito al Sud Africa, dal continente australiano al Canada. Non solo: nel Regno Unito, anche il Principe di Galles, che sarebbe dovuto diventare re Edoardo VIII, mostrava simpatia per quelle manovre sociali che comprendevano riforme monetarie, ma purtroppo alla morte di Giorgio V abdicò, e le speranze svanirono in fretta.”

  L’AUTORE – Luca Gallesi vive a Milano, dove insegna. Collabora alle pagine culturali del Giornale e di Avvenire e dirige la collana poundiana per le edizioni Ares. Ha scritto, tra l’altro, Esoterismo e folklore in W. B. Yeats (Nuovi Orizzonti, 1990) e Le origini del fascismo di Ezra Pound (Ares, 2005). Ha curato, oltre a numerosi volumi di letteratura inglese e americana, Il lavoro debilita l’uomo di Alfred Richard Orage (Greco&Greco, 2008), Storia dei crimini monetari di Alexander del Mar (excelsior 1881, 2009) e Carta da Visita di Ezra Pound (Bietti, 2012).

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione - 1. Nel mondo populista del Meraviglioso Mago di Oz (1.1. L'oro fatale: storie per bambini e storia degli USA - 1.2. Il mistero del denaro - 1.3. Il Mago di Oz) - 2. Mary Poppins: una tata tra Gurdjieff e Walt Disney (2.1. Gli inizi: poco denaro, molti sogni - 2.2. L'ambiente letterario londinese, A. R. Orage, Lord Keynes e "il mago" Newton - 2.3. Mary Poppins: il romanzo e la crisi del '29 - 2.4. Mary Poppins, la City e il film - 2.5. La Banca d'Inghilterra e Il Credito Sociale) - 3. Le favole e gli apprendisti stregoni (3.1. Verità della favola - 3.2. La funzione sociale della moneta) – Ringraziamenti – Bibliografia - Indice dei nomi