Discorsi parlamentari Stampa E-mail

Gianfranco Miglio

Discorsi parlamentari

il Mulino, pagg.320, Euro 25,00

 

miglio_discorsi  IL LIBRO – Il volume raccoglie i discorsi pronunciati da Gianfranco Miglio nell’Aula del Senato e in occasione delle rare sedute comuni dei due rami del Parlamento, nonché i suoi interventi in qualità di referente del comitato «Forma di governo» all’interno della commissione Riforme istituzionali che ha operato fra il 1992 e il 1993. Politologo e costituzionalista di livello internazionale, al termine della carriera universitaria Miglio ha inteso offrire un contributo di riflessione, di progettualità e anche d’iniziativa politica nella direzione delle riforme costituzionali che, da anni, erano al centro della sua attenzione e, nel contempo, al vertice dell’agenda politica. Emerge da queste pagine, oltre alle qualità oratorie e alla profondità dell’analisi, il gusto della provocazione e del sarcasmo, che ne rende a tratti divertente la lettura, a conferma del fascino di una riflessione teorica fra le più originali che mai vi siano state nel contesto culturale e politico italiano.

  DAL TESTO – “Noi pensiamo che si uscirebbe dalle difficoltà dell'attuale regime rappresentativo se si attribuisse al governo, e per esso al primo ministro, un corposo potere regolamentare e legislativo, pur sempre ridotto rispetto a quello dell'Assemblea, però tale da consentirgli di condurre l'azione amministrativa quotidiana, senza doversi continuamente piegare alle esigenze ed agli umori della Camera rappresentativa. Infine riteniamo che i capi del governi regionali, rafforzati come ho poc’anzi detto, debbano istituire un Direttorio dei governi, nettamente distinto dal Consiglio dei ministri, che dovrebbe prendere il posto della fantomatica e vaga conferenza governo-regioni. Assegnando al Consiglio dei ministri un incarico istituzionale più consistente dell'attuale, in pratica si codificherebbe che tale organismo funge da supporto al primo ministro. Il Direttorio dei governi regionali dovrebbe inoltre assistere il primo ministro nel risolvere i contrasti tra le regioni e tra queste ultimo ed il governo nazionale. Contrasti che oggi in buona parte sono rimessi dalla nostra Costituzione alla Corte costituzionale, ma che riteniamo siano di natura politica e debbano dunque trovare soluzione in un organo collegiale come quello di cui ho parlato.”

  L’AUTORE – Gianfranco Miglio (1918-2001), comasco, laureato in Giurisprudenza all’Università Cattolica di Milano, è stato professore ordinario di Storia delle dottrine politiche e di Scienza della politica presso lo stesso ateneo, dove ha presieduto la Facoltà di Scienze politiche dal 1959 al 1988. Nel 1968 è stato fra coloro che hanno pensato, e promosso con successo, la riforma ordinamentale delle facoltà di Scienze politiche. In collaborazione con le istituzioni milanesi, fra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta del secolo scorso, ha fondato e diretto l’Isap (Istituto per la scienza dell’amministrazione pubblica) e la Fisa (Fondazione italiana per la storia amministrativa); a partire dagli anni Ottanta ha diretto per un decennio la collana «Arcana imperii» di Giuffrè, inaugurata da due corposi volumi del Gruppo di Milano sulle riforme costituzionali. Eletto in Senato nella circoscrizione di Como dal 1992 al 2001 per la XI, XII e XIII Legislatura, si è interessato soprattutto al tema delle riforme, guardando con particolare favore alle esperienze federali.

  INDICE DELL’OPERA - Presentazione, di Renato Schifani - Gianfranco Miglio in Senato, di Claudio Bonvecchio - La ricerca di un modello politico, di Davide G. Bianchi - Nota di lettura - Discorsi parlamentari - Bibliografia, a cura di Davide G. Bianchi - Indice dei discorsi - Indice dei nomi