Corso di sociologia politica |
Roberto Michels Corso di sociologia politica Rubbettino, pagg.137, Euro 12,00
IL LIBRO – Autore assai prolifico ed eclettico, studioso cosmopolita e poliglotta, Roberto Michels ha lasciato una vastissima produzione scientifica e pubblicistica. Ma dopo la sua morte nel 1936, con l'eccezione della Sociologia del partito politico, nessuno dei suoi numerosi libri è stato più proposto all'attenzione dei lettori italiani. La sua produzione intellettuale - che ha spaziato nei campi più diversi, dalla storia delle dottrine economico-sociali alla demografia, dalla scienza politica allo studio della questione femminile, dalla teoria economica alla psicologia sociale - è divenuta accessibile solo attraverso raccolte e antologie, più o meno accurate e complete, dei suoi scritti. DAL TESTO – “Nel regime democratico non vi ha unità di élite politica. Invero possono scorgersi, nella democrazia, varie élite che si contendono il potere sotto forma di partiti politici, capitanati tutti da uno speciale Stato Maggiore. Ne nasce quella mancanza di stabilità, nella quale consiste una delle caratteristiche più spiccate del sistema, con quella, come dicono gli americani, rotation in office che fa sì che i periodi di governo sono piuttosto di breve durata. Ora, un tale sistema indubbiamente comporta un dispendio di tempo, un rallentamento dell'allenamento necessario per chi intende acquistare competenze funzionali nonché una grande mancanza di sicurezza, di simmetria e di rettilineità nella condotta e nella gestione della cosa pubblica. Sennonché, d'altra parte il sistema democratico offre una certa garanzia ai componenti delle varie élite per il ritorno, se non addirittura automatico, certo facile a prevedersi e non oltremodo difficile ad attuarsi, del loro turno al timone dello Stato. Tuttavia, sia detto tra parentesi, queste molteplici élite minori si fanno fatalmente nemiche acerrime di ogni governo conquistato e tenuto da una robusta élite unica, di tendenze anti-democratiche, e che quindi riveste carattere pressoché stabile e, con licenza parlando, lungidurante, perché basato sopra un principio che, prolungando la consueta attesa sine die, esclude la pluralità delle élite di fatto dal potere politico. E diremo, senza la minima intenzione di far torto a chicchesia: Hinc illae lacrimae.” L’AUTORE – Roberto Michels (Colonia 1876 – Roma 1936) è stato uno degli esponenti di punta della sociologia europea del primo Novecento e, con Mosca e Pareto, il principale teorico dell'elitismo. Militante socialista in gioventù si è poi dedicato agli studi in campo economico e alla ricerca sociale. Professore di Economia politica a Torino e Basilea, ha tenuto corsi nelle Università di Catania, Messina, Roma e Chicago. A partire dal 1928, ha insegnato Economia generale e corporativa presso l'Università di Perugia. La sua opera più nota, tradotta in numerose lingue, è la Sociologia del partito politico, apparsa in prima edizione nel 1911. Tra i suoi scritti meritano di essere ricordati i seguenti: Storia del marxismo in Italia (1909), L'imperialismo italiano. Studi politico-demografici (1914), Economia e felicità (1919), Storia critica del movimento socialista italiano (1926), Prolegomena sul patriottismo (1933). INDICE DELL’OPERA - Presentazione, di Alessandro Campi – Prefazione – Introduzione - I. Il significato, la portata e i limiti del fattore economico in alcune manifestazioni della vita individuale e sociale e massime nella storia politica - 2. L’élite - 3. Tendenze democratiche e controtendenze aristocratiche nella vita politica odierna - 4. La direzione carismatica della cosa pubblica - Indice dei nomi
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