Contravveleni e antidoti al pensiero debole Stampa E-mail

Piero Vassallo

Contravveleni e antidoti al pensiero debole

Solfanelli Editore, pagg.144, Euro 11,00

 

vassallo_contravvelenieantidoti  IL LIBRO – Non è pensabile il risanamento della società civile senza la preventiva rimozione dei pensieri tossici, abbondantemente diffusi dalle agenzie del disordine mentale.
  Contravveleni e antidoti al pensiero debole
, segnala e propone, con puntuali e inediti argomenti, l'elenco dei pensatori forti, che hanno confutato i dogmi filosofici e le formule magiche, dalle quali sono ammaliati e sequestrati i lettori di massa, collocati nei punti cardinali della società e della politica.
  Quantunque costretti a muoversi nel margine stabilito dall'imperioso e deprimente volume della chiacchiera, i pensatori anticonformisti rappresentano la risorsa indispensabile al decollo della cultura intitolata alla tradizione italiana, oggi ingabbiata dall'indisturbato esercizio dei poteri forti e strozzini.
  La lettura dell'opera di mons. Antonio Livi, ad esempio, è suggerita quale limpida esposizione della dottrina del , la via da percorre in vista dell'uscita dai fumi stupefacenti soffiati dai carbonai della tracotanza (ultra cogitazione) filosofica ed esoterica.
  La filosofia di padre Cornelio Fabro è proposta quale implacabile macchina finalizzata alla demistificazione degli avvolgenti sistemi sofistici, che hanno preparato i deliri ideologici e le catastrofi totalitarie consumate nei secolo della modernità.
  Michele Federico Sciacca è consigliato quale interprete geniale e continuatore della scienza nuova vichiana, bussola indispensabile a quanti intendono fuggire dall'imprigionante labirinto che fu progettato dalla massoneria eleusina e intitolato alla superstizione storicista.
  Autore di una magistrale confutazione di Hobbes, Paolo Pasqualucci è segnalato quale strenuo oppositore alla mitologia intorno al Leviathan, il padre di tutte le battaglie finalizzate alla deformazione della politica e all'asservimento dei popoli.
  Sebastian Kunkler e Roberto Manfredini, due giovani, emergenti autori, sono citati poiché testimoniano la vitalità di una tradizione capace di lanciare la sfida della riflessione pungente e dell'irrispettoso umorismo contro i mostri sacri della falsa filosofica.
  L'appendice è dedicata alla figura di Maria Adelaide Raschini, magnifica interprete ed esempio luminoso della carità intellettuale.

  DAL TESTO – “Lo spauracchio fascista è una perfetta macchina di scena, costruita dall'apparato comunista e fatta funzionare dai postcomunisti per perpetuare lo spavento intorno alla figura della minaccia squadristica incombente. Si mette in scena il lupo fascista per impedire che l'attenzione del pubblico indiscreto si fermi sulla nudità dell'ideologia postcomunista.
  “L'apparato culturale dei progressisti non è mai stato in grado di sostenere un serio confronto con gli interpreti della grande filosofia italiana. La demonizzazione dell'avversario era ed è l'unico accorgimento atto a far passare per scuola filosofica una sparuta pattuglia costituita da crepuscolari verniciati di rosso.”

  L’AUTORE – Esponente di primo piano della destra cattolica italiana, Piero Vassallo si è formato alla scuola di Giano Accame, Primo Siena e Gianni Baget Bozzo. Laureato in filosofia è stato docente nella facoltà di teologia e nei corsi di giornalismo, e collaboratore della rivista “Renovatio”, fondata dal cardinale Siri. Fra le sue numerose opere: Dal mondo nuovo alla libertà Solzenicyn profeta dell’età postmoderna (Palermo, 1976), Giambattista Vico (Roma, 1977), Risorgimento italiano e risorgimento liberale (Genova, 1978), La reazione pagana al Cristianesimo, tra naturalismo e vangelo alternativo (Palermo, 1981), Pietro Mignosi e La Tradizione (ISSPE, Palermo, 1989), Introduzione allo studio di Vico (Palermo, 1992), Ritratto di una cultura di morte: I pensatori neognostici (Napoli, 1994), L’ideologia del regresso (Napoli 1996), Pensieri proibiti (Lungro di Cosenza, 2000), Le culture della destra italiana (Milano, 2002), A destra della città proibita (in collaborazione con Sergio Pessot, Milano, 2003, Gentile l’Italiano (Roma, 2005), La restaurazione del pensiero forte. Appunti per la revisione della storiografia filosofica (Genova, 2006), La cultura della libertà (Genova, 2008), Memoria e progresso (Verona, 2009).

  INDICE DELL’OPERA - Preambolo. Il pallido bluff dell'egemonia gramsciana – I. Antonio Livi: la via del ritorno al reale – II. Cornelio Fabro: la disintossicante lettura delle filosofie moderne – III. Sciacca interprete e continuatore di Vico – IV. Oltre Kant e i labirinti del pregiudizio antimetafisico – V. Thomas Hobbes l'oscuramento della ragion politica – VI. La reazione cattolica alla contraffatta teologia di Karl Rahner – VII. Il bestione erudito, ossia la rivoluzione dalla tragedia alla farsa gli post-ideologici al servizio della banca esoterica – VIII. Vera radici dell'unità nazionale. L'educazione cattolica degli Italiani – X. Confutazione della teologia tracotante – XI. Uscita della cultura italiana dalla stizzosa gabbia antifascista – XII. Ebraismo e Cristianesimo – XIII. L'antisemitismo a destra – XIV. Il diritto naturale astrolabio della buona destra – Conclusione. Idee per un movimento d'ispirazione cristiana - Post scriptum. Maria Adelaide Raschini. L'antimoderno nella luce della carità intellettuale - L'Autore