Colpo al cuore Stampa E-mail

Nicola Rao

Colpo al cuore
Dai pentiti ai «metodi speciali»: come lo Stato uccise le BR
La storia mai raccontata

Sperling & Kupfer, pagg.208, Euro 17,00

 

rao_colpo  IL LIBRO – Che cosa sono le Brigate Rosse nel 1981? Un'organizzazione divisa al suo interno, fiaccata dai primi pentiti e dal disincanto di alcuni militanti, braccata dalle forze dell'ordine, eppure ancora temibile e spietata, in grado di realizzare quattro sequestri di persona in diverse parti d'Italia.
  Per il romano Antonio Savasta, il giovane leader terrorista chiamato in Veneto a gestire il rapimento dell'ingegnere Giuseppe Taliercio, non è un mistero che si stia aprendo una nuova drammatica stagione, dall'esito quanto mai incerto.
  D'altra parte, lo Stato non sta a guardare.
  Il cerchio si stringe, si susseguono arresti eccellenti - come quello di Mario Moretti -, le indagini si fanno serrate. Il commissario di polizia Rino Genova, fra gli artefici dello smantellamento della colonna genovese, viene inviato sulle tracce del gruppo che sta operando in Veneto: così i destini del terrorista e del poliziotto si intrecciano.
  Nella vasta letteratura sulla storia delle Brigate Rosse, questo libro rappresenta uno dei contributi più originali. Non solo perché si basa su dichiarazioni inedite - sia di Savasta, sia di Genova - in grado di illuminare molti punti oscuri della parabola brigatista, ma perché mostra - grazie a testimonianze dirette - come si ricorse talvolta a "trattamenti" molto particolari per incrinare il muro di silenzio dei terroristi.
  Armi non convenzionali, inconfessabili ma di innegabile efficacia: quella guerra fu vinta, in Italia, anche grazie alla tortura. Nicola Rao ripercorre l'epilogo della storia delle Br, dal maggio 1981 all'ottobre 1982, e in particolare l'episodio che provocò la reazione finale dello Stato: il rapimento del generale americano Dozier. Un viaggio a rotta di collo nella spirale di violenza e autodistruzione dell'ultima fase brigatista, la cronaca del colpo decisivo dello Stato al cuore dell'organizzazione. E della sua distruzione.

  DAL TESTO – “Non c'è dubbio che la valanga che ha travolto e distrutto le Br abbia avuto origine dalla liberazione, da parte dei reparti speciali della polizia, del generale americano James Lee Dozier, il 28 gennaio 1982, a Padova. Quando il Nocs fece irruzione nell'appartamento di via Pindemonte, catturò l'intero commando brigatista che teneva prigioniero Dozier. A guidare il gruppo c'era un ragazzo romano di ventisei anni: Antonio Savasta. Un brigatista in carriera. Nato e cresciuto in un quartiere della periferia romana, la sua parabola è quella di un'intera generazione di brigatisti. Prima la militanza in Potere Operaio, poi nei gruppi del terrorismo diffuso impegnati nell'antifascismo militante, quindi l'ingresso nelle Br, prima come referente di quartiere, poi universitario. È lui a custodire la Renault 4 in cui sarà fatto ritrovare il corpo senza vita di Aldo Moro in via Caetani. È lui a uccidere a colpi di lupara il tenente colonnello dei carabinieri Antonio Varisco sul lungotevere. È lui, su incarico del capo supremo Mario Moretti, a tentare di costituire una colonna sarda delle Br, per assaltare le carceri speciali dell'isola e liberare i capi storici dell'organizzazione. Ed è sempre lui che viene spedito da Moretti in Veneto per dar vita a una nuova stagione di sangue. È ancora Savasta a interrogare e poi a massacrare l'inerme e indifeso Giuseppe Taliercio. Così come è lui l'inquisitore di Dozier. Nel momento in cui viene catturato, Emilio (il suo nome di battaglia) è il numero tre dell'organizzazione, componente del massimo organo delle Br (il comitato esecutivo) e il più giovane tra i dirigenti del gruppo.”

  L’AUTORE – Nicola Rao (Latina 1962) vive e lavora a Roma. È giornalista parlamentare per il TG2 e si è occupato per anni di terrorismo nazionale e internazionale. È autore di L'un contro l'altro armati (Mursia 1995) e, per Sperling & Kupfer, di La fiamma e la celtica (2006) e Il sangue e la celtica (2008).

  INDICE DELL’OPERA - I nomi di battaglia dei brigatisti - Nel ventre del drago: retroscena di un'inchiesta - Il sequestro della disperazione - Da Ponente a Levante - «Due film mi hanno cambiato la vita» - Orrore e follia - Partita finale - «Per la brigata di Torre Spaccata il nemico erano i fascisti di Acca Larenzia» - Verso il precipizio - La «magia» del professore - «Il salto del fosso» - Il blitz - «Solo violenza e disperazione» - Un fiume in piena - «Come un condannato a morte» - La fine - «Sono morto e poi rinato» - Bibliografia – Ringraziamenti - Indice dei nomi