L'altro Risorgimento Stampa E-mail

Angela Pellicciari

L'altro Risorgimento
Una guerra di religione dimenticata

Ares, pagg.288, Euro 18,00

 

pellicciari_altro_risorgimento  IL LIBRO – Che cosa è stato il Risorgimento? Nella vulgata recepita nei testi scolastici diversi conti non tornano. Uno per tutti: com’è possibile che, in nome della libertà e della Costituzione, i governi liberali decidano la soppressione di tutti gli ordini religiosi della Chiesa di Roma, quando il primo articolo dello Statuto dichiara il Cattolicesimo «religione di Stato»? Sta di fatto che 57.492 persone vengono messe sul lastrico, cacciate dalle proprie case, private del lavoro, dei libri, degli arredi sacri, degli archivi, della vita che hanno scelto. Non a caso i papi Pio IX e Leone XIII individuano nel Risorgimento un tentativo di «sterminare la religione di Gesù Cristo», messo in atto dalla massoneria.
  A centocinquant’anni dall’unità in Italia non solo si stenta ad ammettere questi fatti, documentati nell’evidenza delle fonti, ma si continua, da Nord a Sud, a combattere la comune identità cattolica quasi fosse l’ostacolo che preclude a un’autentica coesione nazionale.
  L’Autrice – coraggiosa antagonista di ogni ideologia, come spiega mons. Luigi Negri nella sua introduzione – si muove da concezioni opposte: perché l’Italia possa riacquistare l’unicità che la caratterizza nella storia ha bisogno di riconoscere il peccato originale da cui è stata originata: l’attacco frontale alla tradizione cristiana e alla Chiesa cattolica.

  DAL TESTO – “Nella lettura del Risorgimento tramandataci dai suoi protagonisti ci sono […] molti fatti che restano senza spiegazione. Uno per tutti: i Savoia e i liberali sostengono di avere la forza morale dalla loro perché costituzionali e liberali, eppure la formazione del primo governo costituzionale coincide con la sistematica violazione dei più importanti articoli dello Statuto. Non appena ripudiata la monarchia assoluta, per esempio, in violazione del primo articolo che stabilisce «La religione cattolica apostolica e romana è l'unica religione di stato», il governo sardo scatena in Piemonte la prima seria persecuzione anticattolica dall'epoca di Costantino, immediatamente estesa al resto d'Italia dopo l'unificazione.
  “L'1,70% della popolazione di fede liberale (quella che ha diritto di voto) decide la soppressione, uno dopo l'altro, a cominciare dai gesuiti, di tutti gli ordini religiosi della religione di stato. Iniziate nel 1848 dal Regno di Sardegna, le soppressioni sono ultimate dal Regno d'Italia nel 1873, dopo l'annessione di Roma. Un numero davvero ingente di persone, 57.492 fra uomini e donne, tanti sono i membri degli ordini religiosi soppressi, vengono messi sul lastrico, cacciati dalle proprie case, privati del lavoro, dei libri, degli arredi sacri, degli archivi, della vita che hanno scelto.”

  L’AUTRICE – Angela Pellicciari, storica del Risorgimento e del rapporto fra Papi e Massoneria; dottore in Storia ecclesiastica, attualmente insegna Storia della Chiesa nei seminari Redemptoris Mater. Fra i suoi numerosi studi ricordiamo I panni sporchi dei Mille (Liberal) e Leone XIII in pillole (Fede & cultura). Con le Edizioni Ares ha già pubblicato il best seller Risorgimento da riscrivere e il volume I Papi e la Massoneria.

  INDICE DELL’OPERA - Lettera di presentazione - Introduzione - Due proclami, un necrologio e un discorso parlamentare - La scienza al potere - Evviva Napoleone - Documenti scottanti - Perché tanta insistenza? - Memorandum: al papa - Giuseppe Mazzini: un ateo credente - Secondo Maometto - Nel nome della scienza - Aporti e le scuole di metodo - Vincenzo Gioberti: strano tipo di prete - La noia di D'Azeglio levatrice d'Italia - Congiura all'aria aperta - Il lotto? un gioco reazionario - Cavour, le ferrovie, la pubblica moralità e la nazione piemontese - La Lega federale - Stato nazionale: un diritto naturale? - Viva Pio IX - Alla guerra: contro l'Austria - Alla guerra: contro la Chiesa - Terza Roma - 1848: tutti a Roma - Torino, nuova Gerusalemme - È ora che Lutero passi le Alpi - Gesuita, gesuitante, gesuitino e gesuitastro - Dittatura senza egemonia - Il federalismo non è conforme alla perfezione dell'unità massonica - La prima internazionale? è liberale - Torino: la sorte del vescovo - Libertà di stampa - Festa? meglio il lavoro - Carestia, mulini, profitti e ancora guerra - Guerra in piena pace - Guerra a monaci e frati - Parroci contro religiosi? - Un avversario politico: Ottavio Thaon di Revel - Libera chiesa in libero stato - Un santo acrobata, un re e una profezia - Due pesi, due misure - Libertà di insegnamento? no - Inutili, quindi dannosi - Una persecuzione progressiva - Il fine giustifica i mezzi? - Comunismo? erede del liberalismo - Quando si dice obbedienza: cattolica, liberale e massonica - Regno di Sardegna: un feudo anglo-francese - Esteromania - Un mito ben costruito - Pio IX e l'amore per la verità - Valdesi e cattolici: «un'ingiustizia inaudita» - Un re in viaggio premio - 1856: al Congresso di Parigi - Superior stabat lupus - Qualche dato - E qualche conto - Cominciano i pentiti e aumentano i ladri - Carceri, carcerati, frusta, pena di morte e cuffia del silenzio - 1856: Cavour e La Farina al lavoro - 1857: elezioni da rifare - Al mercato - 1859: la guerra raccontata da proclami e circolari - È in vista la bancarotta - Contro l'Austria, in nome della guerra alla Chiesa - L'Europa contempla la nuova concordia dell'Italia centrale - Stragi di Perugia - Pio IX di fronte al dramma - Perché l'Europa sia pacificata - Giuseppe Garibaldi: chi era costui? - Con i Mille a Palermo e Napoli - L'anima candida di Garibaldi aggirata da mestatori - Dovete ricordarvi che non siete in un paese di conquista - È guerra civile - Francesco II di Borbone, un re tradito - Un gatto al Quirinale - Eredi di Napoleone - 150 milioni per restaurare l'ordine civile – Plebisciti - La forza della tolleranza nei proclami - Vittorio Emanuele e le nuove litanie - Un bilancio - Epilogo - Indice dei nomi