L'idea di Europa e l'unità d'Italia Stampa E-mail

Renzo De Felice

L'idea di Europa e l'unità d'Italia
Conversazioni radiofoniche

Le Lettere, pagg.XL-174, Euro 16,00

 

defelice_idea  IL LIBRO – Il volume riporta una serie di conversazioni radiofoniche tenute nel 1960 dal giovane Renzo De Felice su L'idea d'Europa e su L'opinione pubblica internazionale e l'Unità d'Italia.
  A differenza di molti altri (e allora ben più qualificati) storici che si alternarono ai microfoni della radio per trasmissioni su temi già oggetto di loro precedenti studi, De Felice ancora lontano dall'insegnamento universitario, affronta in queste conversazioni temi che non avrebbe più affrontato nella sua vasta produzione storiografica, e che dunque costituiscono inediti giovanili, pregiati nella loro forma piana, divulgativa, diretta ad un pubblico ben più vasto dei lettori di riviste accademiche.
  Paolo Simoncelli nell'Introduzione lamenta polemicamente la malaugurata, casuale coincidenza di questa edizione con la retorica grancassa istituzionale del prossimo centocinquantenario dell'Unità; e ricorda l'itinerario del giovane De Felice alle prese, in quell'anno, con i problemi d'una difficile esistenza dopo essere uscito dal Pci nel 1956 ed aver abbandonato la storiografia gramsciana sul Risorgimento, utilizzata come corrosiva critica contro una tradizione risorgimentale politicamente e culturalmente  coesiva dello "Stato borghese". Un mix di inediti e polemiche tra cultura e politica.

  DAL TESTO – “Il fallimento della «primavera dei popoli» porta però con sé anche un ripiegarsi in se stessa della coscienza europea. Le nazionalità tendono negli anni successivi a dar vita ai nazionalismi. L'Europa perde vigore unitario, cessa rapidamente di costituire una realtà e rimane un ideale di pochi. Sadowa e Sedan segnano la fine dell'Europa come idea-forza. Nel 1876 Bismarck annoterà: «Europa, nozione geografica!» Né più né meno dell'Italia, nozione geografica del Metternich mezzo secolo prima. Lo scatenarsi degli imperialismi finì per affossare l'idea di Europa, togliendole ogni vigore unitario che non fosse quello genericamente civile e morale (e anche qui con parecchie esitazioni e addirittura negazioni). Il razzismo, infine, spezzò ciò che rimaneva dell'antica unità. Nonostante questo drammatico precipitare e disfarsi di realtà e di valori, il fuoco dell'Europa - la sua idea - piccolo ma ricco di calore si è mantenuto sotto le ceneri quella che era stata per tanti anni la realtà europea. E quando, con la seconda guerra mondiale, un pericolo, non certo minore di quello persiano per la Grecia antica e di quello turco per l'Europa quattro-cinquecentesca, ha messo in forse l'esistenza stessa dell'Europa moderna, è stato da questo fuoco sotto le ceneri che ha - come Anteo dalla Terra – avuto origine la grande fiammata rigeneratrice da cui è risorta l'unità morale, civile, culturale, economica dell'Europa.”

  L’AUTORE – Renzo De Felice (1929-1996) è stato uno dei maggiori storici italiani dell’età contemporanea. I suoi interessi storiografici spaziano dalla storia dell’Italia napoleonica a quella dell’ebraismo, dalle ricerche sull’emigrazione a quelle sulla cultura politica italiana del Novecento, dagli studi sul dannunzianesimo a quelli sul fascismo. Tra i suoi lavori più significativi la grande biografia di Mussolini in più volumi.

  INDICE DELL’OPERA - Un file chiamato identità nazionale, di Angelo Mellone – Introduzione. Renzo De Felice, l'idea d'Europa e l'Unità d'Italia, di Paolo Simoncelli - L'Audioteca Radio della Rai e le trasmissioni di Renzo De Felice, di Laila Cella ed Elisabetta Malantrucco - L'idea di Europa - I. Il Settecento illuminista - II. Il Settecento italiano - III. La Rivoluzione francese e l'Impero napoleonico - IV. Il Pacifismo - V. I romantici - VI. L'eclissi post-quarantottesca – Appendice. L'idea di Europa, a cura di Renzo De Felice - L'opinione pubblica internazionale e l'unità d'Italia - L'Inghilterra - La Svizzera - La Francia - La Germania – Postfazione. Il Terzo Programma, di Elisabetta Malantrucco