Domenico Losurdo
Hegel e la libertà dei moderni
La scuola di Pitagora editrice, 2 voll. indivisibili, pagg.720, Euro 38,00
IL LIBRO – Hegel legittima le rivoluzioni che hanno segnato la nascita del mondo moderno e rende omaggio alla rivoluzione francese quale “splendida aurora”; nel momento in cui la schiavitù fiorisce negli Usa e nelle colonie, egli condanna tale istituto come il “delitto assoluto”. Da un lato il filosofo sottolinea la centralità della libertà individuale, dall’altro teorizza i “diritti materiali” e il “diritto alla vita”, paragona ad uno schiavo l’uomo che rischia la morte per inedia ed esige l’intervento dello Stato nell’economia, in modo da porre fine a questa nuova configurazione del “delitto assoluto”. Alla luce di tutto ciò come appare ridicola la lettura di Hegel quale teorico della Restaurazione! Tradotto in più lingue e apparso anche negli Usa e in Cina, il libro di Losurdo analizza magistralmente il contributo decisivo che il grande filosofo tedesco fornisce alla comprensione della libertà dei moderni e, misurandosi con le interpretazioni di Bobbio, Popper, Hayek, mette in evidenza i limiti di fondo del liberalismo vecchio e nuovo.
DAL TESTO – “La polemica contro il culto massonico dell'esoterismo è parte integrante della generale battaglia di Hegel contro la concezione aristocratica ed elitaria del sapere, in difesa di un sapere che non è "possesso esoterico di alcuni individui" ma è qualcosa di "essoterico”, fornito del “carattere dell'universale intelligibilità”, e cioè "da tutti concepibile e suscettibile di venir da tutti imparato e di essere proprietà di tutti" […]. Non a caso quest'ultimo testo ha notoriamente come bersaglio polemico quello Schelling che già nel 1795, sulla base dei limiti posti dalla "natura stessa" alla "comunicabilità" del sapere, teorizza una filosofia "che diventa esoterica da sé stessa", riservata quindi solo a "coloro che ne sono degni", protetta dalle intrusioni di "nemici e spie" e tale da costituire un "legame (Bund) di liberi spiriti", mentre per gli altri rimane un "enigma eterno". Ecco ricomparire il termine-chiave Bund e in un periodo di tempo che, secondo D'Hondt, dovrebbe aver visto l'adesione di Schelling alla massoneria. E, in effetti, la chiusa appena citata delle Lettere filosofiche sul dommatismo e sul criticismo sembra definire la filosofia della massoneria nella sua ambiguità, con la teorizzazione dell'esoterismo da una parte e dall'altra con l'affermazione secondo cui sarebbe un crimine "nascondere principi che sono universalmente comunicabili". Sì, ci sono vari livelli del sapere, da quelli essoterici a quelli esoterici; sembra emergere la struttura gerarchica e piramidale delle logge”.
L’AUTORE – Domenico Losurdo è ordinario di Storia della filosofia presso l’Università degli Studi di Urbino. Fra le sue pubblicazioni, che spesso sono state tradotte in più lingue e hanno talvolta suscitato un dibattito internazionale, ricordiamo quelle più recenti: Nietzsche, il ribelle aristocratico, Bollati Boringhieri, Torino 2002; Controstoria del liberalismo, Laterza, Roma-Bari 2005; Il linguaggio dell’Impero. Lessico dell’ideologia americana, Laterza, Roma-Bari 2007; Stalin. Storia e critica di una leggenda nera, Carocci, Roma 2008; La non-violenza. Una storia fuori dal mito, Laterza, Roma-Bari 2010. Per i tipi di La scuola di Pitagora editrice ha pubblicato Marx e il bilancio storico del Novecento.
INDICE DELL’OPERA - Premessa - Avvertenza - Hegel e la libertà dei moderni VOLUME PRIMO: Parte prima. Hegel liberale e segreto? - I. Alla ricerca dello Hegel «autentico» - 1. Censura e autocensura - 2. Autocensura linguistica e compromesso teorico - 3. Dimensione privata e dimensione filosofica - 4. Hegel massone? - 5. Storia esoterica e storia essoterica - 6. Argomenti filosofici e «fatti» politici - 7. «Equivoco» interpretativo o contraddizione reale? - II. Le filosofie del diritto: svolta o continuità - 1. Ragione e realtà - 2. Il potere del principe - 3. Una, due, nessuna svolta - Parte seconda. Hegel, Marx e la tradizione liberale - III. Contrattualismo e Stato moderno - 1. Anticontrattualismo = antiliberalismo? - 2. Contrattualismo e giusnaturalismo - 3. L’anticontrattualismo liberale - 4. Celebrazione della natura e ideologia della reazione - 5. Hegel e il contrattualismo feudale e proto-borghese - 6. Contrattualismo e Stato moderno - IV. Conservatore o liberale? Un falso dilemma - 1. Il dilemma di Bobbio - 2. Autorità e libertà - 3. Stato e individuo - 4. Il diritto di resistenza - 5. Diritto del bisogno estremo e diritti soggettivi - 6. Libertà formale e sostanziale - 7. Categorie interpretative e presupposti ideologici - V. Hegel e la tradizione liberale: due contrapposte letture della storia - 1. Hegel e le rivoluzioni - 2. Rivoluzione dal basso e rivoluzione dall’alto - 3. Le rivoluzioni viste dalla tradizione liberale - 4. Patrizi e plebei - 5. Monarchia e repubblica - 6. La repressione dell’aristocrazia e la marcia della libertà - 7. Anglofobia e anglomania - 8. Hegel, l’Inghilterra e la tradizione liberale - 9. Uguaglianza e libertà - VI. L’intellettuale, la proprietà e la questione sociale - 1. Categorie teoriche e opzioni politiche immediate - 2. Individuo e istituzioni - 3. Istituzioni e questione sociale - 4. Lavoro e «otium» - 5. Intellettuali e proprietari - 6. Proprietà e rappresentanza politica - 7. Intellettuali e artigiani - 8. Hegel banausico e plebeo? - 9. Questione sociale e società industriale VOLUME SECONDO: Parte terza. Legittimità e contraddizioni del moderno - VII. Diritto, violenza, «notrecht» - 1. La guerra e il diritto di proprietà: Hegel e Locke - 2. Dallo «ius necessitatis» al diritto del bisogno estremo - 3. Le contraddizioni dello sviluppo economico moderno - 4. «Notrecht» e legittima difesa: Locke, Fichte, Hegel - 5. «Giudizio negativo semplice», «giudizio negativo infinito», «ribellione» - 6. Il «Notrecht», l’«ancien régime» e la modernità - 7. L’affamato e lo schiavo - 8. «Ius necessitatis», «ius resistentiae», «Notrecht» - 9. Il diritto e le collisioni con l’intenzione morale e il bisogno estremo - 10. Un problema insoluto - VIII. L’«Agorà» e la «Scholè»: Rousseau, Hegel e la tradizione liberale - 1. L’immagine dell’antichità classica in Francia e Germania - 2. Cinici, monaci, quaccheri, anabattisti e sanculotti - 3. Rousseau, il «rancore del plebeo povero» e il giacobinismo - 4. Politica ed economia in Rousseau e Hegel - 5. Questione sociale e imposizione fiscale - 6. Stato, contratto e società per azioni - 7. Cristianesimo, diritti dell’uomo e comunità dei «citoyens» - 8. La tradizione liberale e la critica a Rousseau e Hegel - 9. Difesa dell’individuo e critica del liberalismo - IX. La scuola, la divisione del lavoro e la libertà dei moderni - l. La scuola, lo Stato e la rivoluzione francese - 2. Obbligo scolastico e libertà di coscienza - 3. Scuola, Stato, Chiesa e famiglia - 4. I diritti dei bambini - 5. Scuola, stabilità e mobilità sociale - 6. Professione e divisione del lavoro - 7. Divisione del lavoro e prosaicità del moderno: Schelling, Schopenhauer, Nietzsche - X. Tensione morale e primato della politica - 1. Mondo moderno e tramonto degli eroi della morale - 2. Inconcludenza e narcisismo nel comandamento morale-religioso - 3. Mondo moderno e restrizione della sfera della moralità - 4. Hegel e Kant - 5. Hegel, Schleiermacher e la tradizione liberale - 6. Hegel, Burke e il neo-aristotelismo conservatore - 7. Hegel, Aristotele e il rifiuto dell’evasione intimistica - 8. Rivoluzione francese e celebrazione dell’etico - 9. Moralità, eticità e libertà moderna - 10. Modello etico hegeliano e realtà contemporanea - XI. Legittimità del moderno e razionalità del reale - 1. La «querelle des anciens, des modernes»... e dei germani - 2. Rifiuto del moderno, culto degli eroi e polemica antihegeliana - 3. Kant, Kleist, Schopenhauer, Nietzsche - 4. Il moderno e il disagio della tradizione liberale - 5. Filisteismo, statalismo e massificazione moderna - 6. La razionalità del reale e il difficile equilibrio tra legittimazione e critica della modernità - Parte quarta. L’Occidente, il liberalismo e l’interpretazione di Hegel - XII. La seconda guerra dei trent’anni e la «crociata filosofica» contro la Germania - 1. Tedeschi, «goti», «unni» e «vandali» - 2. La grande epurazione dell’Occidente - 3. La trasfigurazione della tradizione liberale - 4. Occidente immaginario, Germania immaginaria - 5. Hegel dinanzi al tribunale dell’Occidente - 6. Ilting e il recupero liberale di Hegel - 7. Lukács e il peso degli stereotipi nazionali - XIII. Liberalismo, conservatorismo, rivoluzione francese e filosofia classica tedesca - 1. «Allgemeinheit» e «égalité» - 2. Le origini inglesi del conservatorismo tedesco - 3. Un’anglomania selettiva - 4. Alle origini del darwinismo sociale e dell’ideologia fascista - 5. Al di là degli stereotipi nazionali - 6. Burke e la storia del liberalismo europeo - 7. La scuola di Burke e la filosofia classica tedesca - 8. Hegel e l’eredità della rivoluzione francese - 9. Il conflitto delle libertà - Indice dei nomi e dei termini definiti
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