Verso la Terza Repubblica |
Gaetano Rasi Verso la Terza Repubblica. Diario delle riflessioni impolitiche I libri del Borghese (Edizioni Pagine), pagg.176, Euro 15,00
IL LIBRO – Aprire una fase autenticamente costituente per lasciarsi alle spalle una ''democrazia dimezzata'', espressa solo attraverso i partiti e non anche attraverso il contributo delle categorie produttive, scientifiche e artistiche che sono essenziali nella vita nazionale. Per superare l'incompiuto che resta da realizzare nell'architettura statale come nel vissuto degli italiani, la nuova Costituzione dovrebbe prevedere una più completa rappresentanza del cittadino. È la sollecitazione che arriva da Gaetano Rasi, nel libro Verso la Terza Repubblica. Diario delle riflessioni impolitiche. DAL TESTO – “Da quel XIV Congresso - il penultimo sotto la Segreteria Almirante - è passato un quarto di secolo, ma si deve oggettivamente osservare che dal punto di vista ideologico si è retrocessi ad una liberai-democrazia resa vivace solo dal decisionismo di un leader che riesce a tenere insieme una maggioranza estremamente eterogenea, capace di affrontare le emergenze e di gestire il presente, ma non in grado di costruire un nuovo Stato. Ossia di realizzare una democrazia sostanziale, come sintesi di efficienza decisionale e di effettiva rappresentanza; insomma che risponda alle esigenze della libertà e a quelle della socialità, e soprattutto che selezioni una classe dirigente competente e non ignorante come quella espressa dalla attuale partitocrazia.” L’AUTORE – Economista, docente universitario, parlamentare, Gaetano Rasi (1927) ha insegnato Politica Economica, Economia delloSviluppo e Sociologia Economica in varie Università italiane e straniere (1980-2000). Ha diretto l'opera in 26 volumi Annali dell'Economia Italiana, dall'Unità ai giorni nostri (Ipsoa, Milano 1977-1984). Presidente del Consiglio Nazionale del Lavoro del Msi-Dn, di cui è stato Componente del Comitato Centrale, della Direzione Nazionale e dell'Esecutivo. Dal 1970 ha diretto il Dipartimento per la politica economica prima del Msi-Dn e poi di An. Ha ricoperto numerosi incarichi pubblici. Nominato Ministro del Commercio Estero e delle Politiche Comunitarie nel Governo Dini nel 1995 non ha accettato l'incarico. Deputato nella XIII legislatura (1996-2001). Cavaliere di Gran Croce dell'OMRI per la sua attività scientifica e di impegno nei pubblici uffici. Attualmente è Presidente della della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice. È autore di numerosi libri, saggi e articoli; fra l'altro: La politica economica del pubblico impiego, 1951; La società corporativa, 2 voll., ISC, Roma 1973; Storia della politica economica italiana, Ipsoa, Milano, 1984; Introduzione alla politica economica, d.u., Roma 1989; La politica monetaria, d.u , Roma 1990; Società consapevolezza e sviluppo, ESI, Napoli 1992. Innovazione tecnologia e privacy, Roma, 2005; Introduzione a Ugo Spirito, Il Corporativismo, Rubbettino, 2009. INDICE DELL’OPERA - Premessa - Capitolo I. Il suicidio politico di AN e l'incerta prospettiva del PdL - Capitolo II. La parte "giusta" - Capitolo III. Questione di visibilità o questione di programmi? - Capitolo IV. L'equivoco del "patriottismo costituzionale" - Capitolo V. È l'ora delle scelte strategiche - Capitolo VI. Estate calda, autunno bollente - Capitolo VII. Avanzare, non sbandare - Capitolo VIII. Validità del pensiero di Raffaele Valensise - Capitolo IX. Due brutti libri - Capitolo X. Incoerenza costituzionale. I rischi delle "riforme condivise" - Capitolo XI. Nodi da sciogliere. Regionalismo e anarcoliberismo - Capitolo XII. I pericoli del proclamato orizzonte politico della Lega - Capitolo XIII. La lezione trascurata di Pomigliano d'Arco e una legge sbagliata sulle intercettazioni - Capitolo XIV. L'Italia senza politica economica - Capitolo XV. Fini si è accorto del suicidio. Intervista a Gaetano Rasi - Capitolo XVI. Ricordo di Cossiga: Con simpatia, ma senza incenso - Capitolo XVII. Democrazia dimezzata e partiti "chiusi" |