Conoscenza ed evoluzione Stampa E-mail

Konrad Lorenz

Conoscenza ed evoluzione

Bonanno Editore, pagg.188, Euro 18,00

 

lorenz.jpg  IL LIBRO – «La continua insistenza sulla unicità spirituale dell’uomo tende ad oscurare la sua unicità biologica.» Alla luce di questa affermazione Lorenz ha lavorato alacremente per difendere e recuperare all’interno della riflessione scientifica e filosofica il concetto di una natura umana e del suo rapporto con la realtà, in un’ottica radicalmente diversa da quella delle tradizionali Scienze dello Spirito. Gli scritti raccolti in questo volume, larga parte dei quali tradotti in italiano per la prima volta, o proposti in una traduzione aggiornata, mettono in luce il tentativo d’insieme compiuto da Lorenz di costruire un modello di conoscenza perfettamente in linea con gli indirizzi della filosofia della scienza contemporanea. Tenendo ben saldo il legame con la teoria dell’evoluzione, Lorenz ribadisce la necessità di considerare la cultura come vincolata alla base biologica, di cui ne riproduce in forma simbolica e ritualizzata processi e tappe. Per questi motivi tanto i conflitti generazionali e parentali, quanto le più severe questioni metodologiche della scienza e della storia possono essere meglio compresi se ricondotti alla domanda fondamentale della biologia «A che cosa servono?», piuttosto che chiedersi, più scontatamente, perché esistano. Fanno parte del volume anche due scritti che mettono in luce sia il tema dell’a priori kantiano in un inedito rapporto con la percezione della forma sia la posizione di Lorenz nei confronti del dibattito tra Scienze della Natura e Scienze dello Spirito.

  DAL TESTO – “In effetti l’epistemologia evoluzionistica di Lorenz, considerata sotto questo particolare aspetto, finirebbe per occuparsi essenzialmente di questioni legate alla cognogenesi, cioè alla evoluzione delle strutture e dei processi della cognizione, ovvero di questioni legate alla percezione sulla base di un “senso comune”, base ineliminabile di qualsiasi processo conoscitivo. In verità né la definizione né le conseguenze conducono a denotazioni spregiative. Come si vedrà più avanti, è possibile far rientrare l’intera riflessione lorenziana nell’interno di questa definizione, dal momento che Lorenz ha inteso inoltrarsi, proprio a partire del cosiddetto “senso comune”, in un territorio del tutto inesplorato quale quello dell’etologia che, seppur metodologicamente ispirato ad una chiara matrice osservativa e descrittivistica, nondimeno è venuto alla luce come nuova “scienza”. La presenza forte della biologia nei problemi della conoscenza ha una lunga tradizione e include trasversalmente in essa fisici, biologi e filosofi, convalidando con ciò l’assunto che l’epistemologia evoluzionistica possa essere considerata a diritto un filone autonomo rispetto ai tentativi storicamente più recenti di naturalizzare l’epistemologia. Precursori di questo orientamento sono da considerarsi oltre che gli stessi Darwin, Huxley e Spencer, anche James Baldwin, Ludwig Boltzmann, Ernst Mach, Henri Poincaré, Georg Simmel, Charles Peirce e John Dewey”.

 

  L’AUTORE – Konrad Lorenz (Vienna 1903-Altenberg 1989) è considerato uno dei padri fondatori dell’etologia, nuova disciplina che gli è valsa nel 1973 il riconoscimento del premio Nobel. Il suo pensiero, contraddistinto sin dall’inizio da un confronto dialettico alquanto aspro con la psicologia comportamentista (Evoluzione e modificazione del comportamento, 1965) e a favore della Gestalt, è approdato con L’altra faccia dello specchio (1973) a una rivisitazione complessiva del concetto di conoscenza, ancorato alla teoria darwiniana dell’evoluzione, situandosi per ciò all’interno del territorio filosofico delle cosiddette epistemologie naturalizzate.

 

  INDICE DELL’OPERA – Visione e conoscenza. Il modello di una realtà “formale” nell’epistemologia di Konrad Lorenz, di Salvatore Vasta - 1. Per cominciare, Quine - 2. “Un occhio più aperto” - 3. Una questione di "stile” - 4. La conoscenza ha una “forma” - 5. Gestalt e pensiero - 6. La visione profonda della realtà - 7. La forma del mondo è un “fenomeno” – 8. Lorenz, Hartmann e l’evoluzione culturale – 9. “L’ipotesi succhiata dal dito”, le “Forme” di Lorenz e i “Mondi” di Popper – 10. Conclusione – 1. Il ruolo della percezione della forma nel comportamento dell’animale e dell’uomo – 2. Conoscenza, credenze e libertà – 3. L’inimicizia tra le generazioni e le sue probabili cause etologiche - 4. Percorsi della teoria evolutiva della conoscenza – 5. Evoluzione e a priori – Indice dei nomi