Gli otto peccati capitali della nostra civiltà |
Konrad Lorenz Gli otto peccati capitali della nostra civiltà Adelphi, pagg.146, Euro 8,50
IL LIBRO - In questo limpido libretto del 1973, che ha già avuto un successo strepitoso in Germania e lo sta avendo ora in tutto il mondo, Konrad Lorenz, premio Nobel per la medicina, affronta, nella prospettiva della biologia e dell’etologia, alcuni problemi capitali che si pongono al mondo di oggi. Tali problemi, secondo Lorenz, corrispondono ad altrettanti «peccati capitali», che la civiltà occidentale ha accumulato nella sua evoluzione e che minacciano oggi di ucciderla. La sovrappopolazione, la devastazione della terra, l’indottrinamento coatto, le armi nucleari, l’ostilità e l’indifferenza che si annidano nel corpo della società sono tutti anelli di una stessa catena fatale, prodotta da un atteggiamento incurante e rapace verso la vita. Distesamente e acutamente, con l’occhio lucido dello scienziato e insieme con appassionata partecipazione, Lorenz analizza le cause e i meccanismi di questi e altri peccati, la cui gravità è spesso tanto maggiore in quanto non vengono riconosciuti come tali – e le sue pagine daranno una prova convincente di quale aiuto prezioso possano offrire antiche e nuove scienze, come la biologia e l’etologia, nel tentativo di comprendere processi che coinvolgono oggi la vita di tutti.
DAL TESTO - "È un principio etico indiscutibile che tutti gli uomini abbiano diritto ad avere uguali possibilità di affermazione. Ma questa verità si presta troppo facilmente a essere falsata e a far ritenere che tutti gli uomini siano ugualmente dotati. La dottrina behaviorista fa un altro passo avanti sostenendo che tutti gli uomini diventerebbero uguali qualora fossero messi in grado di svilupparsi nelle medesime condizioni ambientali; essi diventerebbero uomini ideali ove queste condizioni fossero ideali. Di conseguenza gli individui non possono, o meglio non devono, possedere caratteri ereditari, soprattutto non quelli che determinano il loro comportamento sociale e i loro bisogni sociali".
L'AUTORE - Konrad Lorenz (Vienna 1903-Altenberg 1989) è considerato uno dei padri fondatori dell’etologia, nuova disciplina che gli è valsa nel 1973 il riconoscimento del premio Nobel. Il suo pensiero, contraddistinto sin dall’inizio da un confronto dialettico alquanto aspro con la psicologia comportamentista (Evoluzione e modificazione del comportamento, 1965) e a favore della Gestalt, è approdato con L’altra faccia dello specchio (1973) a una rivisitazione complessiva del concetto di conoscenza, ancorato alla teoria darwiniana dell’evoluzione, situandosi per ciò all’interno del territorio filosofico delle cosiddette epistemologie naturalizzate.
INDICE DELL'OPERA - Premessa ottimistica - 1. Caratteristiche strutturali e disfunzioni dei sistemi viventi - 2. La sovrappopolazione - 3. La devastazione dello spazio vitale - 4. La competizione fra gli uomini - 5. L'estinguersi dei sentimenti - 6. Il deterioramento del patrimonio genetico - 7. La tradizione demolita - 8. L'indottrinamento - 9. Le armi nucleari - 10. Conclusione - Bibliografia |