Senz'anima. Italia 1980-2010 Stampa E-mail

Massimo Fini

Senz'anima. Italia 1980-2010

Chiarelettere, pagg.496, Euro 15,00

 

fini_Senzanima  IL LIBRO - Un ritratto dell'Italia contemporanea, un paese privo di principi, di valori condivisi che non siano il Dio Quattrino, inguaribilmente volgare, senza dignità e onore, spietato senza essere virile, femmineo ma non femminile, corrotto, intimamente mafioso, devastato nel suo straordinario paesaggio, naturale, urbano, artistico, che lo ingentiliva insieme alla sua gente. Una parodia di democrazia sequestrata dai partiti e dai suoi mediocri esponenti che la violentano, la abusano, la stuprano a comodo loro.
  "Senz'anima" fotografa uno spazio, mentale, antropologico, politico, quello dell’Italia degli ultimi trent’anni, seguendo l’avventura giornalistica di Massimo Fini, uomo senza appartenenze, dal mitico Europeo all’Indipendente fino al Fatto Quotidiano. Della penna dissacrante di Fini non potevano mancare le “stroncature” e anche i ritratti (mai disgiunti, questi, da una dolente pietas) dei personaggi – da Craxi a Martelli, da Cossiga a Berlusconi, da Gardini a Scalfari, da Costanzo a Vespa – che hanno contribuito a conciare l’Italia così com’è.


  DAL TESTO - "Io ho il massimo rispetto per i partigiani che si batterono e anche morirono per un'idea di libertà, ma ho altrettale rispetto per i ragazzi che, in nome di altri valori, l'onore e la lealtà, andarono a morire per Salò, ingannati e traditi da Mussolini che, dopo tanta retorica sulla «bella morte», fu pescato a fuggire travestito da soldato tedesco. Tutto secondo l'ignobile tradizione dell'«armiamoci e partite» che è interna alla storia di viltà della classe dirigente italiana, dalla borghesia che si squaglia nelle retrovie, maledicendo i fanti-contadini che a Caporetto si erano stufati di immolarsi alla tattica omicida dell'«attacco frontale» del generale Cadorna (si leggano le memorabili pagine di Curzio Malaparte ne La rivolta dei santi maledetti), al Re e Badoglio che abbandonano Roma in balia dei tedeschi, all'editore Gian Giacomo Feltrinelli, a Toni Negri, ad Aldo Moro che dalla sua prigione scrive le lettere che scrive, ad Adriano Sofri, a Bettino Craxi che scappa negando la legittimità delle Istituzioni di un paese di cui pur era stato presidente del Consiglio e però pretendendo di essere considerato esule, martire ed eroe, fìino al comportamento tenuto, in prigione e fuori, da quasi tutti i ladri eccellenti di Tangenropoli".


  L'AUTORE - Massimo Fini, scrittore e giornalista, è autore di molti libri di successo, ancora oggi ristampati. Tra i più recenti, editi da Marsilio, ricordiamo: "Il denaro. ‘Sterco del demonio’" (1998), "Di(zion)ario erotico. Manuale contro la donna a favore della femmina" (2000), "Nietzsche. L'apolide dell'esistenza" (2000), "Il vizio oscuro dell'Occidente" (2002), "Sudditi. Manifesto contro la democrazia" (2004), "Il ribelle. Dalla A alla Z" (2006), "Ragazzo. Storia di una vecchiaia" (2008). Nel 2009 è uscito, sempre per Marsilio, il suo primo romanzo, "Il Dio Thoth". È stato anche autore e attore della pièce "Cyrano, se vi pare…", regia di Eduardo Fiorillo.

  INDICE DELL'OPERA - Breve introduzione - Nota dell'autore - PARTE PRIMA - Apertura - Milano Due 1980. All'alba di un mondo nuovo - Capitolo I. Un paese senza (Dignità - La retorica del 25 aprile - Italiani, «brava gente» - Pietà l'è morta - I vecchi sono considerati soltanto dei relitti - Quando il medico era un missionario - La folla indecente alla casa degli orrori - Commozione indotta - La Tv al servizio del vuoto - Il mostro in Tv è chi la fa - C'è una nuova mafia in agguato. È quella della Tv-tribunale - Va in scena il processo mediatico - Morte in Tv - Uno spot sul dolore - «GF»: il cieco in arrivo nel circo-reality e l'ipocrisia di chiamarlo non vedente - Il connubio innaturale tra show e beneficenza - Delirio di onnipotenza - C'era una volta la Tv di Ettore Bernabei - Il crepuscolo degli intellettuali - L'Italia della cultura debole fra cantanti, calciatori e veline - Nella società del «proibito» dove tutti si dichiarano liberali - Lo Stato non può togliere il diritto di morire in santa pace - Tra corpi perfetti e denaro dimenticata la «cura dell'anima» - I «valori cristiani» che dimenticano Cristo - Il sistema Mastella - La riforma più urgente? Eliminare la partitocrazia - L'Italia perduta degli anni Cinquanta e Sessanta - Volgarità, disonestà e cinismo. Non mi riconosco in questa Italia - L'autodistruzione di un paese - Come una sconfitta diventa un orgoglio nazionale - Troppe lacrime di coccodrillo - Sdegnarsi di che? - Vorrei essere un talebano ...) - PARTE SECONDA - Capitolo II. La crisi della partitocrazia (1985-1992) (I partiti sono ko. Sta nascendo un'Italia diversa - Mal comune non è mezzo gaudio - Umiliati e offesi - Processo in Tv garanzia di giustizia - Sotto la crosta delle Leghe - Le astuzie leghiste dell'onorevole Craxi - Padrone d'Italia è Gattopardo - Tutti cercano di riciclarsi tirando sul regime morente. Non sperino di ingannarci - Scalfari cambia pelle: ora è «leghisra nazionale». Ma resta quello di sempre - Finalmente anche da noi il muro sta crollando - Così finì a Roma la nomenklatura: per colpa della Tv) - Capitolo III. Mani pulite (Chi ruba paga. Solo i partiti non pagano mai - Alle soglie della mafia - Caro direttore, ti sbagli su Stefania Craxi - Ma Vespa ha detto la verità - Caro Craxi, ti sei venduto anche Nenni -Cardinal Martini, si tenga pure le sue pie illusioni - Ammettiamo pure che lui non c'entri nulla ... - Caro Ferrara, i ladroni sono a casa tua - Mani pulite oppure mani legate? - Craxi più si agita e più affonda - La morte lo riscatta ma non lo assolve - Bettino Craxi, la tragedia di un uomo ridicolo - Ma non è caduto soltanto il Muro di Bettino - Da noi pentitismo fa rima con trasformismo - La Chiesa denuncia ma troppo in ritardo - Cattivi politici, pessimi uomini - Onorevole Presidente - Le prostitute di Tangentopoli - Achille è peggio di Craxi - Ombre rosse sulle toghe - Guarda chi viene a farci la morale - La favoletta del partito duro e puro) - Capitolo IV. La restaurazione («L'Indipendente»: l'occasione mancata - Eppure Mani pulite ci ha liberato dal vecchio regime - Perché diciamo no al decreto - Eravamo sei amici al bar - Un eroe pericoloso - Se queste sono le colpe del «pool»... - Tonino a casa. Ingiustizia è fatta - Soli - Maramaldo dietro l'angolo - Rivoluzione all'italiana - Respinti con perdite - Chi intimidisce chi - Che bel giornale con tre narici - Quando il forcaiolo si scopre garantista - «Uscire da Tangentopoli» - Il Cavaliere dello sfascio - Non confondiamo: lo «strapotere» non è dei magistrati - Caro lettore che paghi di tasca tua i loro lussi ... - Fare i processi è l'unica uscita da Tangentopoli - Alla gogna multimediale non i corrotti ma i giudici - Dietro i proclami una truffa linguistica. Così le parole disarmano» i magistrati - Quella penosa tribuna televisiva - Attenzione: colpo di spugna in agguato - Le vere vittime di Tangentopoli - La gente comune non avrà mai giustizia) - INTERMEZZO. Due modi di intendersi classe dirigente - Bettino Craxi. Craxi non merita rispetto - Giulio Andreotti. La lezione dell'imputato Andreotti - PARTE TERZA - Capitolo V. Sinistra e Destra nel mondo nuovo (Sinistra. Che nostalgia per quel Pci tanto diverso - Destra. Nove ragioni per dirgli di no) - Capitolo VI. Antropologia di Berlusconi (Ma gli italiani hanno votato una favola - Bastava il Milan per capirlo - Ma Berlusconi resta sempre un poveretto (Ancora sul caso Lentini) - Arridatece Forlani - Silvio bambino goloso - L'invidia - L'odio - Onnipotenza - Berlusconi, un delirio che parte da un complesso di inferiorità - Se la nebbia quel giorno a Belgrado ...) - Capitolo VII. Crescendo rossiniano - Antefatto. Cari Berlusconi e Previti, siete querelanti o delinquenti? (Ma Berlusconi pensa solo ai calli suoi - I pasticci della legge Cirami - Il falso in bilancio e il ministro Castelli - Il diritto fatto a pezzi - Una legge che allunga i processi - La giustizia ammanettata - Ladropoli per sempre - In Italia il più pulito c'ha la rogna - Ci risiarno, ecco lo scempio delle leggi «ad personam» - La spericolata cavalcata del Cavaliere in lotta contro le Istituzioni - Nel Granducato di Curlandia - La parabola di Mario Chiesa, un ripasso della nostra storia -Berlusconi irriso all'estero ma agli italiani va bene così - Il totalitarismo antropologico di Berlusconi - Il gossip serve a mascherare le vere magagne d'Italia - Quel «lodo» incongruente a salvaguardia del premier - Il consenso della gente non autorizza a non rispettare la legge - Riforma della Giustizia, ecco perché Berlusconi non può farla - Ballarò - I garantisti dalla doppia morale - Guerra civile? No, ma uno psicolabile ne. ha colto il clima - Silvio Berlusconi e Giustina Putet - PARTE QUARTA - Capitolo VIII. Stroncature (Francesco Cossiga - Giorgio Napolitano - Renato Schifani - Giuliano Amato - Emma Bonino - Fabrizio Cicchitto - Eugenio Scalfari - Angelo Panebianco - Ernesto Galli della Loggia - Bruno Vespa - Michele Santoro - Fabrizio Del Noce - Carlo Rossella - Giampaolo Pansa - Magdi Allam - Antonio Ricci - Roberto Benigni - Mina - Pecorella und Amodio) - Capitolo IX. Visti da vicino e da lontano (Bettino Craxi - Stefania Craxi - Claudio Martelli. Io & Claudio - Raul Gardini - Sergio Cusani - Carlo De Benedetti - Maurizio Costanzo - Oriana Fallaci - In morte di Indro Montanelli - Don Giussani - Walter Tobagi. Quell'addio sull'uscio di casa - Renato Vallanzasca - Fabrizio De André. Un uomo con e molti politici senza) - Capitolo X Sociologia di Berlusconi