La grande strategia dell'Impero bizantino Stampa E-mail

Edward N. Luttwak

La grande strategia dell'Impero bizantino

Rizzoli, pagg.539, Euro 25,00

 

luttwak_grande.jpg  IL LIBRO - Quello di Costantinopoli è stato un caso unico nella storia: mille anni di dominio incontrastato su un impero vastissimo e multietnico. Dal IV secolo fino alla caduta, avvenuta nel 1453 per mano di Maometto II, l’Impero romano d’Oriente è sopravvissuto al gemello d’Occidente, ha retto l’onda d’urto degli Unni, degli Slavi, degli Arabi e degli altri che nei secoli hanno cercato di sfondare il limes. Eppure la forza militare, la posizione e le risorse non erano neppure lontanamente paragonabili a quelle di Roma. Come è stato possibile? Bisanzio elaborò una strategia politica e militare efficacissima, basata su un uso estremamente moderno di quella che oggi chiameremmo “intelligence”. La diplomazia dell’Impero romano d’Oriente seppe imbrigliare le forze nemiche raccogliendo dettagliati dossier e riuscendo a ottenere vantaggiose concessioni a tutti i tavoli di trattativa. Sul fronte militare, cercò di conservare la pace il più a lungo possibile: mantenne alta la tensione agendo come se la guerra fosse sempre imminente, ma scese in battaglia solo quando aveva buone possibilità di vittoria. Nella politica interna, privilegiò l’integrazione e l’assorbimento per sfruttare il patrimonio di culture, tecnologie e conoscenze che ogni popolo assoggettato portava in dote.

  Questo libro, seguito ideale del bestseller La grande strategia dell’Impero romano, è il frutto di quasi trent’anni di ricerche. Edward Luttwak ha viaggiato, indagato, consultato testi un tempo inaccessibili per rintracciare i segni di quel “codice operativo” non scritto che permise a Costantinopoli di diventare la capitale dell’impero più longevo della storia. Il risultato è un affresco che abbraccia quasi mille anni e ci consegna una lezione di strategia che ci illumina sul passato e ci spiega cosa stiamo sbagliando oggi.

 

  DAL TESTO - “Lo Strategikon di Maurizio, nonostante la sua laconicità, è il più completo dei manuali militari da campo bizantini. Fu certamente, nello scorrere dei secoli, il più utile di tutti i libri per i capi militari bizantini, e ancora oggi potrebbe avere qualche utilità. Dietro un velo di cerimoniosità cristiana un po’ untuosa, i Bizantini erano molto romani nella loro decisa praticità. Questo è particolarmente vero nello Strategikon, che inizia con un’invocazione alla «Nostra Signora, l’immacolata, sempre vergine, Madre di Dio, Maria», per poi passare immediatamente a trattare dell’addestramento individuale del soldato, il giusto punto di partenza per qualsiasi manuale da campo, allora come oggi”.

 

  L'AUTORE - Edward N. Luttwak è un noto esperto di economia, politica e strategia militare. È consigliere del Center for Strategic and International Studies di Washington. Fra i suoi saggi più famosi usciti per Rizzoli, La grande strategia dell’Impero romano (1981), Strategia (1989 e 2001) e C’era una volta il sogno americano (1994).

 

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione – Parte prima. L’invenzione della strategia bizantina – 1. Attila e la crisi dell’Impero – 2. L’emergere della nuova strategia – Parte seconda. Diplomazia Bizantina: il mito e i metodi – 3. Gli inviati – 4. Religione e abilità politica- 5. Gli usi del prestigio imperiale – 6. Matrimoni dinastici – 7. La geografia del potere – 8. Protobulgari e Bulgari – 9. I musulmani arabi e turchi – Parte terza. L’arte bizantina della guerra – 10. L’eredità classica – 11. Lo Strategikon di Maurizio – 12. Dopo lo Strategikon - 13. Leone VI e la guerra navale – 14. La rinascita militare del X secolo – 15. Manovra strategica: Eraclio sconfigge la Persia – Conclusioni. La grande strategia e il «codice operativo» bizantino – Appendice. Ai tempi di Bisanzio una strategia era praticabile? – Imperatori da Costantino I a Costantino XI – Glossario – Note bibliografiche