La questione razziale negli Stati Uniti Stampa E-mail

Stefano Luconi

La questione razziale negli Stati Uniti dalla Ricostruzione a Barack Obama

Cleup, pagg.262, Euro 16,00

 

luconi_questionerazziale.jpg  IL LIBRO - La candidatura di Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti sembra la tappa finale del cammino degli afro-americani verso l’integrazione. La possibilità che una persona di colore sieda alla Casa Bianca appare una prova incontrovertibile del superamento della discriminazione di cui i neri sono stati a lungo vittime. Però, buona parte degli afro-americani si sente ancora penalizzata dal colore della pelle in campo economico, sociale e giudiziario. In effetti, a danno dei neri permangono sperequazioni nel reddito, nell’amministrazione della giustizia e nella qualità della vita. Per capire in quale misura l’emergere di Obama rappresenti una svolta reale nella questione razziale, questo volume ripercorre la condizione degli afro-americani e i loro rapporti con i bianchi dalla fine della guerra civile a oggi, ponendo in risalto i limiti e le contraddizioni del processo di integrazione.

 

  DAL TESTO - "Per un certo periodo, la non certo lusinghiera palma del candidato più razzista andò a Patrick Buchanan, un ex collaboratore di Nixon e candidato alla nomination repubblicana per la Casa Bianca nelle primarie del 1992. Nel corso di questa campagna, una delle sue posizioni più controverse riguardò la difesa della natura della società statunitense quale nazione di bianchi con un tentativo esplicito di sostenere l'estraneità dell'esperienza dei neri rispetto al corso della storia americana. Tuttavia, col passare degli anni, neppure Buchanan si sclerotizzò su posizioni razziste. Sconfitto nelle primarie repubblicane del 1992 e 1996, nel 2000 Buchanan passò nelle file di un terzo partito - il Reform Party fondato dal miliardario texano Ross Perot - e ne ottenne la candidatura per la Casa Bianca. Con una decisione a sorpresa, volta a smentire tutti coloro che in passato lo avevano accusato di sessismo e di razzismo, Buchanan scelse quale candidato alla vicepresidenza una donna di colore, Ezola B. Foster, un ex funzionario del provveditorato agli studi di Los Angeles che si era distinta nel contrastare quella che definiva Ebonics, cioè l'insegnamento dell'esperienza afro-americana in contrapposizione alla Western civilization nei curricula scolastici".

 

  L'AUTORE - Stefano Luconi insegna Storia dell´America del Nord e Storia degli Stati Uniti nelle università di Padova, Pisa e Roma ´Tor Vergata´. Le sue pubblicazioni più recenti includono La politica dello scandalo (Torino, L’Harmattan Italia, 2006); La faglia dell’antisemitismo: italiani ed ebrei negli Stati Uniti (Viterbo, Sette Città, 2007); L’immigrazione negli Stati Uniti (Bologna, il Mulino, 2008, con Matteo Pretelli).

 

  INDICE DELL'OPERA - Abbreviazioni - Introduzione - 1. La Ricostruzione - 2. L'instaurazione e il consolidamento della segregazione - 3. La risposta della comunità afroamericana - 4. L'amministrazione Wilson e la prima guerra mondiale - 5. I prodromi del nazionalismo africano e gli anni Venti - 6. La grande depressione - 7. La seconda guerra mondiale - 8. Il secondo dopoguerra e l'integrazione scolastica - 9. L'integrazione dal basso - 10. L'intensificazione delle iniziative del movimento per i diritti civili - 11. La radicalizzazione della protesta afro-americana e l'ascesa del Black Power - 12. La controffensiva dei bianchi - 13. L'inserimento politico degli afro-americani - 14. La rivolta di South Central Los Angeles e l'apparente declino della questione razziale - Conclusioni