Tradizione. Il vero volto. Chi sono e cosa pensano gli eredi di Lefebvre. Intervista a Monsignor Bernard Fellay Stampa E-mail

Alessandro Gnocchi - Mario Palmaro

Tradizione. Il vero volto. Chi sono e cosa pensano gli eredi di Lefebvre. Intervista a Monsignor Bernard Fellay

Sugarco Edizioni, pagg.246, Euro 14,50

 

gnocchi_palmaro_tradizione.gif  IL LIBRO - Chi sono i "lefebvriani"? Chi sono questi sacerdoti che, nel terzo millennio, portano la veste talare, parlano di Tradizione con la "T" maiuscola e celebrano la Messa in latino? Sono i pericolosi estremisti dipinti nelle polemiche giornalistiche o sono una nuova e fedele risorsa al servizio della Chiesa? Domande divenute di stretta attualità dopo che la Santa Sede ha revocato il decreto con cui, nel 1988, furono scomunicati monsignor Marcel Lefebvre, fondatore della Fraternità Sacerdotale San Pio X, quattro vescovi da lui consacrati e monsignor Antonio De Castro Mayer. Domande a cui rispondono Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro con una lunga intervista a monsignor Bernard Fellay, attuale Superiore Generale della Fraternità San Pio X e successore di monsignor Lefebvre. Da queste sorprendenti pagine, emerge un vescovo della Chiesa cattolica, fedele al Magistero e al Papato, capace di parlare con efficacia agli uomini di oggi mostrando la perenne attualità del messaggio cristiano. Un vero e proprio catechismo per l’uomo del terzo millennio.

 

  DAL TESTO - "I martiri cristiani del XX secolo sono quarantacinque milioni e quattrocentomila. Dal 1950 al 2000 sono stati uccisi in media trecentomila cristiani ogni anno. Eppure, non può sfuggire a nessuno che, nell'immaginario collettivo e nei salotti degli intellettuali, questi morti innocenti e questi massacri hanno un peso diverso.

  "Noi pensiamo che tutto questo sia profondamente ingiusto. Noi pensiamo che non sia ammissibile negare gli orrori commessi dal nazismo nei confronti del popoli ebraico. Anche perché non c'è una sola ragione al mondo per cui un cattolico debba essere antisemita. Ma troviamo insopportabile l'esistenza di un pregiudizio implicito in base al quale si vuole rimuovere l'esistenza e la dignità di memoria anche di tutti gli altri stermini della storia.

  "Forse questo strabismo dei nostri contemporanei ha anche un'origine più profonda. Perché il terribile massacro del popolo ebraico ha assunto connotazioni che vanno oltre la storia. Una sorta di evento del quale ognuno si sente parte, come colpevole o come vittima, e che in virtù di ciò, per il solo fatto di essere ricordato e celebrato, rende il mondo migliore".

 

  GLI AUTORI - Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro hanno pubblicato insieme opere su Giovannino Guareschi, J.R.R. Tolkien, Carlo Collodi, Conan Doyle e vari saggi di attualità religiosa, tra cui Contro il logorio del laicismo moderno, Il pianeta delle scimmie e La Messa non è finita. Sulla Fraternità Sacerdotale San Pio X hanno già pubblicato Rapporto sulla Tradizione. Nel settore letterario (Gnocchi) e in quello della bioetica (Palmaro) conducono una trasmissione su Radio Maria.

 

  INDICE DELL'OPERA - Prologo. Chi ha paura della Tradizione? - L'introduzione scritta due volte - La Tradizione non è più scomunicata - I. L'uomo moderno e la madre di tutte le domande - II. La Chiesa cattolica. Segni di crisi e segni di speranza - III. La Chiesa e il mondo. Candidi come colombe e astuti come serpenti - IV. Una conclusione. Anzi due - Cronologia - La Fraternità Sacerdotale San Pio X in cifre - La Fraternità Sacerdotale San Pio X in Italia