Cantimori e il libro mai edito. Il Movimento nazionalsocialista dal 1919 al 1933 Stampa E-mail

Paolo Simoncelli

Cantimori e il libro mai edito. Il Movimento nazionalsocialista dal 1919 al 1933

Le Lettere, pagg.153, Euro 18,00

 

simoncelli_cantimori.jpg  IL LIBRO - Delio Cantimori, tra i maggiori intellettuali italiani del ’900, ha vissuto con entusiasmo giovanile e successiva lucida adesione, l’intera parabola dell’esperimento totalitaristico. Fascista romagnolo, passionale, di tradizione mazziniana e repubblicana, poi marxista (iscritto al Pci dal 1948 al ’56), fu generazionalmente estraneo alla tradizione politico-culturale liberale.

  Testimone, osservatore e decrittatore della magmatica cultura politica tedesca coeva, weimariana e hitleriana, ebbe l’incarico da Gioacchino Volpe, nel 1939 (prima del patto Molotov – Ribbentrop), di scrivere una storia del partito nazista che portò a termine nel 1942 col titolo di Il Movimento nazionalsocialista dal 1919 al 1933. Volume che tuttavia, dopo essere stato inviato alla redazione dell’Istituto di studi per la politica internazionale, a Milano, Cantimori non volle più pubblicare, e di cui si persero tracce e memoria.

  Il testo, riscoperto frammentato presso due diversi archivi, viene ora presentato e assemblato con un fondamentale corredo documentario relativo alla committenza, alle fasi del lavoro, alle sopraggiunte perplessità e infine ai pretesti per impedirne la pubblicazione. Scritto da Cantimori mentre maturava o era già maturata la sua adesione al comunismo, il volume illustrava allusivamente le origini socialiste e rivoluzionarie del primo nazismo, liquidate alla fine di giugno del ’34 con “la notte dei lunghi coltelli”. Riproponendo, con l’utilizzazione di fonti difficili da procurarsi (spesso clandestine), quella che dunque era stata una lotta comune anche al bolscevismo contro il Trattato di Versailles, il capitalismo, la borghesia, l’individualismo liberale, il parlamentarismo. È un’analisi che sembra indicare autobiograficamente il proprio conseguenziale percorso politico: dalla delusione per la mancata rivoluzione fascista e nazionalsocialista, alla speranza nel completamento di quella bolscevica.

 

  DAL TESTO - "L'infuocata vicenda dell'iter editoriale del volume di Cantimori sul Partito nazionalsocialista è contemporanea e parallela a quella della sua collaborazione alla rivista «Popoli» diretta da Chabod e Morandi. Sono note ormai le origini, gli scopi, i finanziamenti e l'organigramma di questa divulgativa «rivista di storia e geografia», affidata di fatto più a Morandi che a Chabod, e che - avviata con prove tecniche di stampa nel gennaio '41 - sarebbe uscita per un anno (e 24 numeri) dall'aprile '41 all'aprile '42. Periodo durante il quale Morandi si rivolse anche a Cantimori per chiederne la collaborazione non in merito a vicende storico-religiose o ereticali, ma relative alla storia del socialismo su cui Cantimori si stava ormai impegnando e che l'avrebbero visto pubblicare presso la Sansoni, in occasione della «conferma» per l'ordinariato, nel '43, l'antologia Utopisti e riformatori italiani. 1794-1847; titolo che aveva già dato (con minima variante) al progetto di collaborazione a «Popoli»".

 

  L'AUTORE - Paolo Simoncelli è professore ordinario di Storia moderna presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma. Ha pubblicato volumi e saggi sulla Riforma protestante e la Controriforma, sul repubblicanesimo fiorentino, sul caso Galilei, sulla Normale di Pisa durante il fascismo. Presso la nostra casa editrice ha curato l’edizione dei carteggi di Gentile con Chiavacci e con Donati; in questa stessa collana ha pubblicato i volumi: Renzo De Felice. La formazione intellettuale (2001) e Tra scienza e lettere. Giovannino Gentile (e Cantimori e Majorana) (2006).

 

  INDICE DELL'OPERA - Premessa - Introduzione. Lo «spirito di Tauroggen» - I. Una singolare rivendicazione delle competenze - Il precedente lavoro di Carlo Antoni - III. La conferma degli impegni di Cantimori e i buoni propositi di lavoro - IV. Un fotogramma rivelatore - V. La consegna del manoscritta (e la capziosa ricerca dell'uscita di sicurezza) - VI. L'«altra» collaborazione di Cantimori all'Ispi, e la conclusione della prima fase editoriale del «Movimento nazionalsocialista» - VII. L'assemblaggio delle parti residue del volume - VIII. I primi interventi di Cantimori sul nazionalsocialismo - IX. La saggistica degli anni '30 - X. Una conferma - XI. Progressive variazioni ermeneutiche - XII. Una bibliografia singolare - XIII. Primi appunti di lettura del «Movimento nazionalsocialista» - XIV. Esordio in sordina - XV. Un'emblematiche insistenza su leghe, corpi franchi, società segrete - XVI. Una Nsdap perseguitata dai governi weimariani - XVII. La contrastata marcia di Hitler verso il cancellierato - XVIII. Venature divaricanti - XIX. Un logico epilogo e un lungo silenzio - Indice dei nomi