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Paolo Simoncelli

Zara. Due e più facce di una medaglia

Le Lettere, pagg.146, Euro 15,00

 

simoncelli_zara  IL LIBRO - Il 21 settembre 2001 il presidente della Repubblica Ciampi firmava il decreto di conferimento della medaglia d’oro al valor militare al gonfalone dell’ultima amministrazione italiana di Zara. La relativa, solenne cerimonia politico-militare convocata al Quirinale per la mattina del 13 novembre seguente, venne d’improvviso rinviata con risibili pretesti. Il decreto, mai revocato, comunque non avrebbe più avuto seguito.
  Si snoda da qui una vicenda nascosta, un giallo politico-diplomatico con corredo di importante documentazione che esamina già le intenzioni di altri presidenti della Repubblica di onorare il tragico destino patito dal più distrutto capoluogo di provincia italiana, Zara, nel corso dell’ultimo conflitto. Un giallo che affronta i difficili rapporti con la Jugoslavia prima e la Croazia poi; che ricostruisce le angosce diplomatiche italiane di fronte alla logica storica. La via intrapresa di onorificenze alternative compone un mosaico inimmaginabile di paure e soprattutto di ipocrisie. Ne risulta un quadro politico-istituzionale ineffabile, ma tradizionalmente antitetico alla sensibilità nazionale (c’è da sperare che il 150° dell’Unità induca al “coraggio”?).

  DAL TESTO - "Fu allora, a seguito di quell'esplicito discorso del capo dello Stato, che il dinamico presidente del Gruppo medaglie d'oro al valor militare, Furio Lauri, accelerò l'iniziativa. Le premesse ormai c'erano tutte, e tutte politically correct: a Scalfaro non erano certo imputabili nostalgie nazionaliste; il governo allora in carica, guidato da Romano Prodi, aveva una maggioranza parlamentare di sinistra, comprensiva di formazioni dell'estrema sinistra. Lo stesso Lauri, zaratino di nascita, ufficiale pilota di complemento durante la guerra, era stato insignito - come detto - della medaglia d'oro al valor militare come combattente in difesa di Roma e, esponente del Partito d'Azione, «animatore della resistenza».
  "Era stata dunque già approntata dallo stesso Lauri una prima «idea» di motivazione della medaglia d'oro a Zara, ed era stata sottoposta al parere di Luxardo, Missoni e Talpo. S'era discusso per due mesi, tra la fine di ottobre e di dicembre del '97, e le varianti erano state minime rispetto al testo proposto: ricordare o meno Zara come «capitale della Dalmazia», riferirsi alla «nostra gente in terra illirica», valutare l'opportunità di ricordare che tra le 7 medaglie d'oro al valor militare conferite a zaratini nel corso dell'ultima guerra, 3 lo erano state per meriti partigiani; s'era discusso però, soprattutto, dell'opportunità di definire il battaglione "Mameli" come battaglione partigiano (e che avrebbe subito perdite di zaratini) e di ricordare le centinaia di cittadini subito fucilati o annegati all'arrivo a Zara dei partigiani di Tito".


  L'AUTORE - Paolo Simoncelli è professore ordinario di Storia moderna presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Roma “La Sapienza”. Ha pubblicato volumi e saggi sulla Riforma protestante in Italia e sulla Controriforma, sul caso Galilei, sul repubblicanesimo fiorentino del ’500, sulla Normale di Pisa durante il fascismo, e la biografia letteraria di Sergio Maldini. Presso la nostra casa editrice ha curato i Carteggi di Gentile con Chiavacci e con Donati; in questa stessa collana ha pubblicato i volumi Renzo De Felice. La formazione intellettuale (2001); Tra scienza e lettere. Giovannino Gentile (e Cantimori e Majorana) (2006) e Cantimori e il libro mai edito. Il movimento nazionalsocialista dal 1919 al 1933 (2008).

  INDICE DELL'OPERA - Premessa - 1. Il mistero d'una medaglia nel Museo delle medaglie - 2. Un archetipo: la medaglia d'oro a Gorizia (14 maggio 1948) - 3. Dell'origine della vicenda - 4. E della sua rapida progressione - 5. La prima proposta di medaglia d'oro a Zara (e le prime varianti della motivazione) - 6. Difficoltà prevedibili e nuova motivazione - 7. Filologia e angosce: ancora varianti - 8. L'illusione della meta - 9. Il decreto firmato e la (nuova) motivazione ufficiale - 10. Reazioni diplomatiche e ritirata immediata - 11. La prosecuzione dell'offensiva diplomatica - 12. La resa - 13. Resistenze - 14. E la medaglia (o il decreto)? - 15. La strada (pur sempre accidentata) delle alternative - 16. Benemerenze agevoli e difficoltà persistenti - 17. Compensazioni (e tipologie di medaglie)? Dell'insuperabilità del problema - 18. Conclusione (consapevolmente vana) - 19. Post-scriptum. 10 febbraio 2010: una medaglia di consolazione - Appendice. Il Giorno del ricordo. Le foibe in Dalmazia si chiamano Mare Adriatico, di Ottavio Missoni - Postfazione, di Ottavio Missoni - Indice dei nomi