Il fallimento di Gorbaciov |
Osvaldo Sanguigni Il fallimento di Gorbaciov Manifestolibri, pagg.280, Euro 22,00
IL LIBRO - A vent'anni dall'inizio della perestrojka, una severa analisi critica del fallimento del riformismo gorbacioviano che, animato dall'intenzione di trasformare la società sovietica, ha prodotto in realtà il crollo di quella che era la seconda potenza mondiale, e ha innescato un processo degenerativo di cui i popoli dell'ex Unione Sovietica pagano ancora drammaticamente le conseguenze. Giovandosi di una ricchissima documentazione, il volume ricostruisce le tappe, i limiti e i fallimenti della politica gorbacioviana dal 1985 al 1991 rivelandone aspetti del tutto sconosciuti. Si è trattato del più imponente processo di trasformazione che l'Urss abbia mai conosciuto dopo la Rivoluzione d'Ottobre, ma la poltica della perestrojka fu condotta, sostiene Sanguigni, senza una reale conoscenza della società sovietica e senza la capacità di prevedere gli esiti socialmente catastrofici e politicamente autoritari che ne sarebbero scaturiti.
DAL TESTO - "Perché Andropov scelse Gorbaciov come suo «secondo»? Alcuni testimoni del tempo sostengono che i due, oltre che dall’amicizia, fossero legati dalla comune consapevolezza delle storture del sistema sovietico, delle difficoltà enormi cui andava incontro l’economia sovietica e dalla convinzione della necessità di riforme economiche e politiche. Essi, inoltre, avevano in comune l’intolleranza verso i fenomeni di corruzione, una profonda cultura, l’intelletto acuto. Tuttavia sul rapporto tra Andropov e Gorbaciov esiste un’altra versione che viene riportata da V.I. Boldin nel suo già citato libro. Egli riferisce (p. 53) che Andropov considerava Gorbaciov come uno dei tanti collaboratori che utilizzava per risolvere determinati problemi. Boldin smentisce (p. 54) l’esistenza di un testamento politico di Andropov nel quale egli avrebbe indicato in Gorbaciov il suo successore alla carica di segretario generale. Anzi, scrive che Andropov poco prima di morire aveva espresso la sua delusione per Gorbaciov e aggiunge: «Non ho mai avuto sentore di una particolare vicinanza tra Jurij Vladimirovich (Andropov) e Gorbaciov. So che egli era con lui molto esigente... Posso citare questo episodio: all’incontro che Andropov ebbe poco prima di morire in ospedale coi membri dell’Ufficio Politico, Gorbaciov non era presente» (p. 54). Andropov morì il 9 febbraio 1984, dopo pochi mesi dalla sua elezione a segretario generale del Pcus. I brezhneviani si opposero alla candidatura di Gorbaciov alla guida del Pcus sostenendo che era troppo giovane. Elessero Chernenko."
L'AUTORE - Osvaldo Sanguigni ha studiato Economia Politica a Mosca e ha vissuto per cinquant'anni tra Roma e Mosca, pubblicando studi sull'Unione Sovietica e collaborando a periodici e quotidiani tra cui il manifesto. E' stato collaboratore della Rai per le questioni sovietiche e ha insegnato presso l'Istituto Orientale di Napoli.
INDICE DELL'OPERA - L’Andata al potere di Gorbaciov - La Perestrojka - Il cruciale 1989 - La crisi sociale. I movimenti sociali - I movimenti nazionalisti - La riforma politica - La contrapposizione tra Gorbaciov e Eltsin - La corsa verso il crollo - La fine dell’Urss - La tormentata fine del Pcus - Il 28° Congresso del Pcus - Perché il crollo dell’Urss? |