Raffaella Fanelli
Chi ha ucciso Simonetta Cesaroni? Tutta la verità sul delitto di via Poma
Ponte alle Grazie, pagg.192, € 15,00
Il delitto di via Poma è uno dei casi di cronaca più noti e discussi degli ultimi decenni in Italia. Avvenuto il 7 agosto 1990 a Roma, vide la morte di una giovane donna, Simonetta Cesaroni.
Ma che cosa accadde esattamente quella tragica giornata e chi sono i responsabili di questo delitto?
Nel 1990, Simonetta Cesaroni lavorava come segretaria presso uno studio commerciale, Reli Sas, che contava tra i suoi clienti l'Associazione Italiana Alberghi della Gioventù. Simonetta era particolarmente riservata, riceveva telefonate anonime sul posto di lavoro e solo la madre ne era a conoscenza. Il 7 agosto dello stesso anno, la ragazza si recò negli uffici dell'A.I.A.G. in via Poma per sbrigare alcune pratiche e informare il suo capo sull'avanzamento del lavoro. Tuttavia, il giorno successivo non fece ritorno a casa, così i suoi familiari assieme a Volponi, la sorella Paola e il suo fidanzato, si recarono presso l'ufficio. Lì trovarono il corpo della giovane, orribilmente accoltellata 29 volte, che giaceva nella stanza opposta a destra. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, dopo l'ultimo contatto di Simonetta alle 17:15, era probabilmente presente un uomo nell'ufficio. La ragazza fuggì e venne trovata nuda, con molti dei suoi effetti personali rubati. I suoi vestiti e le chiavi dell'ufficio erano scomparsi. La ragazza venne sepolta nel cimitero comunale di Genzano di Roma.
Il delitto di via Poma - caratterizzato da notevoli problemi di indagine, falsi indizi, interrogatori mancati, depistaggi veri e supposti, mancati riscontri, e testimonianze non verificate - ha segnato profondamente la storia italiana e la sua memoria collettiva, soprattutto per la giovane età della vittima e per la sua totale innocenza. Oggi, a più di trent'anni di distanza, il caso rimane aperto e misterioso, con ancora molti interrogativi sulle dinamiche e le motivazioni che portarono a quel tragico epilogo.
Nel corso degli anni, molti dei principali sospettati sono stati processati e successivamente riconosciuti innocenti, mentre altri sono scivolati tra le maglie della giustizia senza mai essere nemmeno indagati.
Tuttavia, nel 2022, grazie alle rivelazioni recenti, l'alibi di una delle persone coinvolte sembra vacillare, portando alla riapertura del caso e alla creazione di una commissione parlamentare d'inchiesta.
In "Chi ha ucciso Simonetta Cesaroni?" la giornalista Raffaella Fanelli raccoglie tutte le informazioni disponibili sul caso e mette a fuoco tutte le verità possibili. Tra le tante novità, offre l'unica intervista rilasciata in vita da quello che oggi appare il "centro oscuro" del delitto, l'avvocato Francesco Caracciolo di Sarno, attorno a cui ruota una rete di relazioni pericolose. Il lettore avrà la possibilità di comprendere quali errori sono stati commessi, da chi e, soprattutto, perché.
La prefazione del libro è scritta dal giudice Guido Salvini, il quale spiega: "I 'misteri d'Italia' sembrano colpiti da una maledizione che li condanna a rimanere tali... Questo libro ripropone in dettaglio tutti i vuoti, le contraddittorietà e le superficialità delle indagini... ma alcune strade possono essere ancora percorse... perché molti tasselli di quella scena vengono collocati al loro posto solo oggi, da Raffaella Fanelli".
Grazie a questo indagine il lettore potrà scoprire nuovi retroscena di uno dei delitti più misteriosi e celebri della storia italiana. |