Israele e il 7 ottobre. Prima / Dopo Stampa E-mail

Fabio Nicolucci

Israele e il 7 ottobre
Prima / Dopo
con un'intervista a Yaakov Peri, ex Capo dello Shin Bet

Guerini e Associati, pagg.192, € 18,50

 

nicolucci 7ottobre  Nel panorama editoriale che affronta le questioni relative al conflitto israelo-palestinese e alle dinamiche geopolitiche del Medio Oriente, il saggio di Fabio Nicolucci, "Israele e il 7 ottobre. Prima / Dopo", rappresenta una voce autorevole e approfondita, che merita attenzione per la sua capacità di analizzare uno degli eventi più traumatici e sorprendenti della storia recente di Israele e della regione: l'attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023. Nicolucci, un esperto in sicurezza con un lungo percorso di analisi sui temi del jihadismo e del conflitto arabo-israeliano, ci offre un lavoro complesso, che non si limita a una mera cronaca dell'evento, ma cerca di sviscerare le radici storiche, politiche e strategiche che hanno portato a questa escalation di violenza.

  Il volume si articola in tre fasi principali, che sono tanto una lettura delle dinamiche contemporanee quanto un viaggio attraverso le lunghe ombre del passato che continuano a proiettarsi sul presente. La prima sezione del libro si concentra sulle cause storiche e strutturali del conflitto israelo-palestinese, cercando di delineare i principali eventi che hanno alimentato le tensioni fino al 7 ottobre 2023. Nicolucci si sofferma sulla complessità della situazione, evitando facili semplificazioni. Secondo l'autore, infatti, l'attacco non può essere considerato come un episodio isolato, ma come il culmine di un processo più ampio e di lunga data che ha visto l'impossibilità di giungere a una soluzione pacifica non solo tra israeliani e palestinesi, ma anche all'interno delle relazioni tra Israele e gli altri Stati arabi.

  La seconda parte del libro affronta direttamente l'attacco del 7 ottobre, un evento che ha scosso le fondamenta della sicurezza israeliana. Nicolucci non si limita a descrivere gli eventi, ma esplora le dinamiche interne alla sicurezza israeliana, evidenziando le sue vulnerabilità. La discussione si concentra sull'insperato successo di Hamas, che ha sorpreso le agenzie di intelligence israeliane e ha posto la domanda cruciale sul fallimento della sorveglianza e dell'allerta. In questa parte del testo, l'autore esamina l'attacco non solo come un episodio di violenza, ma anche come una manifestazione delle fratture politiche interne a Israele, che, come suggerisce l'intervista con Yaakov Peri, ex Capo dello Shin Bet, hanno esposto il Paese a rischi di sicurezza maggiori di quanto si fosse ritenuto possibile.

  La terza parte del libro si concentra sulle conseguenze immediate dell'attacco e sulle implicazioni politiche e militari successive. Nicolucci esplora come l'evento abbia scatenato una serie di reazioni e operazioni militari, rivelando le difficoltà di un Paese che si ritrova improvvisamente alle prese con una guerra su più fronti, inclusi quelli politici e sociali, all'interno e all'esterno dei confini israeliani. Le dinamiche della guerra a Gaza, le sfide diplomatiche e le risposte internazionali sono esplorate con un occhio critico che non perde mai di vista l'analisi delle cause e degli effetti di un conflitto che sembra non avere soluzione.

  Un elemento distintivo del libro è la capacità di Nicolucci di intrecciare la riflessione politica con l'analisi della sicurezza. L'intervista con il generale Dani Rotschild e quella con Yaakov Peri offrono uno spunto fondamentale per capire come la politica interna e le divisioni interne a Israele abbiano avuto un impatto diretto sulla preparazione e sulla risposta militare all'attacco. In particolare, l'osservazione di Peri riguardo alla percezione di debolezza di Israele, che avrebbe motivato Hamas a lanciare l'offensiva, evidenzia l'importanza dell'unità politica come precondizione per la sicurezza nazionale.

  La ricerca di Nicolucci è particolarmente lucida nel non ridurre l'evento del 7 ottobre a un semplice episodio di terrorismo. Piuttosto, si chiede se l'attacco non possa essere considerato come una manifestazione della continua escalation di un conflitto che sembra essere perennemente in bilico tra attacchi terroristici, guerre convenzionali e tensioni politiche interne. La lettura che ne emerge è quella di un conflitto che non si esaurisce nella violenza stessa, ma che è frutto di un intreccio di dinamiche geopolitiche, fattori storici e scelte politiche.

  Nicolucci offre un'analisi lucida, attenta e ben documentata, che rende il libro una lettura utile per approfondire gli sviluppi del conflitto israelo-palestinese. Senza mai perdere di vista la complessità della situazione, l'autore riesce a delineare con precisione le sfide che Israele si trova ad affrontare oggi, mettendo in evidenza le fragilità e le contraddizioni che caratterizzano il contesto contemporaneo.