Novità


Il libro di un teppista
rosai_teppista.jpg  Opera letteraria forse più sentita e significativa di Rosai, che nella sua prolifica vita di artista non ha mai smesso di scrivere e tradurre in parole, oltre che in figure e colori, la sua irrequietezza e la sua sensibilità. Protagonisti della sua pittura sono la realtà dei semplici e la crudezza della vita, sperimentate in anni di sofferenze e solitudine, così, dall’esperienza della guerra – nel 1915 parte volontario e combatte con gli arditi sul monte Grappa – trae un nuovo impulso, una nuova scintilla di quel «furore» che già emerge dalla sua pittura e che non lo abbandonerà mai. Lo spirito anticonformista e il fraterno cameratismo vissuti...
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Ho visto morire Königsberg
deichelmann_vistomorire.jpg  Nel 1945, in quella che è oggi Kaliningrad, allora Königsberg, capoluogo della Prussia orientale, fu combattuta una delle ultime battaglie della campagna di Russia. Stretta nella morsa del-l’Armata Rossa, la città fu completamente rasa al suolo dai pesanti bombardamenti, mentre la popolazione civile venne sottoposta ad ogni sorta di violenza. Questo diario è l’agghiacciante testimonianza di quei mesi di terrore: l’autore è un medico che, dopo aver portato in salvo moglie e figlia, decide di far ritorno nella sua città, ubbidendo all’imperativo categorico del dovere. Pagine drammatiche, in cui vengono descritte in modo...
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Legionario in Algeria. 1957-1962
veneziano_legionario.jpg  Sebastiano Veneziano, classe 1934, ultimo nato di cinque fratelli di una povera famiglia siciliana, a ventitré anni lascia l’isola e, senza sapere una parola di francese, arriva a Marsiglia per arruolarsi nella Legione Straniera. Sogna l’avventura e un futuro migliore: per cinque anni indosserà il képi blanc e la Legione sarà «suo padre e sua madre, una famiglia che dà un numero di matricola». Un’esperienza dura e drammatica sullo sfondo della guerra d’Algeria: la disciplina ferrea, i combattimenti, le torture, la morte degli amici. Ma saranno anche anni indimenticabili, durante i quali conoscerà il valore della vera amicizia e della...
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La bella gioventù
panizon_gioventu.jpg  8 settembre 1943. Franco Panizon è un ragazzo come tanti che la Storia mette davanti a una scelta. Lui deciderà di arruolarsi tra gli alpini della «Monterosa», la divisione costituita nel 1944: ventimila uomini schierati con la RSI. Così un giovane triestino, nella cui mente si trovano a confliggere, confusamente, i ricordi familiari dolorosi della Prima guerra mondiale, l’impronta della formazione fascista, gli ideali di Patria e fedeltà, l’incapacità a staccarsene malgrado la vergogna repressa per le leggi razziali, per l’entrata in guerra, per la sua ribalda conduzione fino alla resa, e il bisogno, comunque, di un impegno personale...
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