Novità


Mein Kampf. Storia di un libro
viktine_mein  Anno 1924. In una cella del carcere di Landsberg, in Baviera, un detenuto pesta furiosamente sui tasti di una macchina per scrivere Remington. Mentre sconta la pena per un tentato colpo di Stato, l’uomo accumula fogli su fogli di un dattiloscritto, che sarà pubblicato un anno dopo. Grazie a una carriera a dir poco folgorante, nemmeno un decennio più tardi quel detenuto diventerà cancelliere della Germania, e il suo libro una delle opere che determineranno la storia del XX secolo. Il nome di quel detenuto: Adolf Hitler. Il titolo di quel volume: Mein Kampf. Mentre sull’autore sono stati versati fiumi d’inchiostro...
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La politica nel cuore
geronimo_politica  La politica nel cuore e il cuore nella politica. sempre con passione, dignità, coraggio. Anche quando a tradirti è proprio lui, il cuore. Ma la speranza continuamente rinnovata e continuamente delusa, nell'attesa di un impianto cardiaco, non intacca la vocazione all'impegno ed allo scontro. E nemmeno l'ironia. Dopo aver narrato personaggi, eventi e misfatti della Prima Repubblica in "Strettamente riservato", dopo aver radiografato la realtà dei primi otto anni della Seconda in "Dietro le quinte", Geronimo (pseudonimo di un politico della Prima Repubblica che ha ricoperto più volte la carica di ministro) torna a...
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Il pensiero politico occidentale
galli_pensiero  All’inizio del terzo millennio, il pensiero politico occidentale si trova di fronte a due posizioni. Una parte dei suoi rappresentanti ritiene che la democrazia abbia sempre funzionato bene e che continuerà a funzionare bene in futuro, come modello da proporre all’intero pianeta. Un’altra parte, invece, ritiene che tale modello, pur avendo raggiunto grandi risultati nel migliorare il livello di vita e garantire i diritti, sia attualmente in difficoltà. Per due ragioni: perché i cittadini controllano poco e male il potere politico, e sono schiavi di quello economico (come dimostra la storia degli ultimi due secoli, sino alla crisi attuale); e...
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Avanguardie dello spirito
cavarocchi_avanguardie  Fin dagli anni Venti l’organizzazione della diplomazia culturale assunse un ruolo rilevante all’interno della politica estera mussoliniana, con l’obiettivo di promuovere la fascistizzazione delle collettività di emigrati, ma anche di suscitare diffuse simpatie presso le opinioni pubbliche straniere. Anche se tale progetto di irradiazione culturale e ideologica ebbe esiti limitati rispetto alle ambizioni del regime, venne nondimeno messa in campo una vivace e articolata macchina propagandistica che poté contare sulla partecipazione di settori significativi dell’élite intellettuale del ventennio. Il volume intende ricostruire scelte...
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