Tito Delton
10 febbraio 1947. Fuga dall'Istria
Greco & Greco Editori, pagg.248, Euro 12,00
IL LIBRO - In questo libro c'è il racconto delle drammatiche vicende di una famiglia istriana. In queste poche parole ci sono tutti gli ingredienti per descrivere il contenuto di un libro unico nel suo genere. Attraverso, infatti, le peripezie, i drammi, le speranze che hanno avvolto una famiglia originaria di Pola, si vivono i tempi terribili degli ultimi anni di guerra e quelli altrettanto drammatici delle stagioni postbelliche, per concludere con l'avvento di una primavera che tenterà di rasserenare animi e tensioni. È, forse, un racconto personale, ma assolutamente simile a quello di migliaia e migliaia di altri istriani, fiumani e dalmati. L'autore è stato un ragazzino che ha vissuto in prima persona l'Esodo da quelle terre italianissime, insieme ai quasi quattrocentomila conterranei che hanno preferito abbandonare qualsiasi cosa possedessero pur di non perdere la propria identità. Su questo argomento sono stati scritti saggi, non sempre accettabili, romanzi, a volte anche emozionanti, e altri generici pamphlet che, tuttavia, non hanno mai saputo descrivere per intero l'intimo sentimento che ha animato quasi tutti quegli esuli che scappavano in patria senza sapere a cosa andavano incontro, ma consci che soltanto l'Italia li avrebbe protetti. Non sarebbe successo proprio così, ma era comunque meglio un campo di raccolta che soggiacere a una ideologia dimostratasi, col tempo, malvagia ed effimera.
DAL TESTO - "Usciamo di casa tutti imbacuccati, imbarazzati dal carico delle borse e dai vestiti che ci ricoprono. Chichin sta arrivando e, dal fondo della via, in controluce dell'unico fanale proprio all'angolo tra Vicolo San Giacomo e la piazza si evidenziano gli sbuffi del fiato che escono dalle froge del cavallo e la sagoma nera di Chichin con il largo mantello che svolazza mentre è seduto a "cassetta": è una visione suggestiva, quasi poetica se non ci fosse di mezzo una fuga per la libertà. "Quando il carro arriva davanti a casa notiamo che non ha alcuna botte sul pianale e, comunque, Chichin fa un giro completo del piccolo campiello in cui abitiamo da poco tempo e si sistema per la partenza, impartendo secchi comandi al cavallo che ubbidisce quieto".
L'AUTORE - Tito Delton, nato a Dignano d’Istria nel 1941, dopo la sua fuga dall’Istria si stabilisce a Torino dove vive tuttora. Ha lavorato per diversi anni in libreria e in seguito è diventato consulente per la promozione e distribuzione libraria universitaria. Ha collaborato e diretto diverse riviste a carattere sportivo tra le quali: Il calcio illustrato (Roma); Lombardia Calcio (Milano); CBS News (Torino) e Sportissimo (Torino).
INDICE DELL'OPERA - Prologo - Capitolo I. Le prime ansie - Capitolo II. Uno strudel per far festa - Capitolo III. L'ultima vacanza - Capitolo IV. Cattivi presentimenti - Capitolo V. Una stella rossa - Capitolo VI. Tanta paura e qualche speranza - Capitolo VII. La fuga - Capitolo VIII. Istria, addio! - Capitolo IX. Giorni di tensione - Capitolo X. L'arrivo a Torino - Capitolo XI. Non avevo mai visto la neve - Capitolo XII. Muore mio padre - Capitolo XIII. Un tetto sicuro - Capitolo XIV. L'Esodo - Capitolo XV. Trentacinque letti - Capitolo XVI. Lo spavento e il piacere - Capitolo XVII. Epilogo - Capitolo XVIII. Arrivano, arrivano!
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