Avanguardie dello spirito Stampa E-mail

Francesca Cavarocchi

Avanguardie dello spirito. Il fascismo e la propaganda culturale all'estero

Carocci, pagg.296, Euro 25,00

 

cavarocchi_avanguardie  IL LIBRO - Fin dagli anni Venti l’organizzazione della diplomazia culturale assunse un ruolo rilevante all’interno della politica estera mussoliniana, con l’obiettivo di promuovere la fascistizzazione delle collettività di emigrati, ma anche di suscitare diffuse simpatie presso le opinioni pubbliche straniere. Anche se tale progetto di irradiazione culturale e ideologica ebbe esiti limitati rispetto alle ambizioni del regime, venne nondimeno messa in campo una vivace e articolata macchina propagandistica che poté contare sulla partecipazione di settori significativi dell’élite intellettuale del ventennio. Il volume intende ricostruire scelte strategiche e momenti periodizzanti di questo intenso percorso, evidenziando la molteplicità degli strumenti istituzionali e l’uso di differenti registri comunicativi.


  DAL TESTO - "Gli anni dall'entrata in guerra al 25 luglio erano stati caratterizzati da una forte trasformazione, determinata dalle contingenze belliche, degli obiettivi e delle modalità della propaganda. Pavolini, dall'ottobre 1939 succeduto ad Alfieri alla guida del ministero della Cultura popolare, accentuò il ruolo di controllo esercitato su tutti i mezzi di comunicazione e tentò di conferire alle iniziative propagandistiche un'organicità ancora maggiore in collegamento col ministero degli Esteri, l'IRCE e gli altri istituti attivi nelle relazioni culturali con l'estero. D'altra parte, il gabinetto Ciano svolse una funzione rilevante di coordinamento in questo settore, a cui fece da contraltare il potenziamento dello spettro di attività affidate all'IRCE. Gli ambiti d'intervento di enti e uffici si sfumarono e si sovrapposero, in un quadro di mobilitazione generale che vide vari comparti dell'amministrazione impegnati nella propaganda oltre confine. È forse superfluo sottolineare come si fossero definitivamente chiusi i canali di comunicazione con gli Stati avversari, mentre un grosso investimento fu proiettato verso i paesi inglobati nell'Asse, con un margine di efficacia molto inferiore alle aspettative, sia per le crescenti resistenze incontrate, sia per l'azione parallela e soverchiante dell'alleato tedesco, sia per il progressivo deteriorarsi della situazione militare. Inoltre, nelle zone poste sotto occupazione diretta le attività propagandistiche erano mutate irreversibilmente di segno, appoggiandosi alle strutture militari e intrecciandosi nettamente alle strategie di repressione, controllo del territorio e alle politiche di italianizzazione forzata".


  L'AUTRICE - Francesca Cavarocchi ha conseguito il dottorato di ricerca presso il dipartimento di Discipline storiche dell’Università di Bologna. Ha svolto studi sulla propaganda fascista, sulla persecuzione antiebraica, sulla Toscana occupata e sull’attività di soccorso della Chiesa a favore degli ebrei contribuendo, tra l’altro, ai due volumi curati da Enzo Collotti: Razza e fascismo (Carocci, Roma 1999) ed Ebrei in Toscana tra occupazione tedesca e RSI (Carocci, Roma 2007).

  INDICE DELL'OPERA - Elenco delle abbreviazioni - Introduzione - 1. Il dibattito fascista sull’emigrazione e la diffusione della cultura italiana all’estero ("Avanguardie del regime": la costruzione dell’immagine degli emigrati /Il dibattito sull’espansione culturale all’estero) - 2. Forme istituzionali e progetti di coordinamento della propaganda all’estero nel periodo fascista (I primi anni Venti: progetti e prime realizzazioni/I percorsi di fascistizzazione del ministero degli Esteri e la creazione della Direzione generale degli italiani all’estero/I primi anni Trenta: la fascistizzazione della "Dante Alighieri"/Il ministero della Cultura popolare e la propaganda all’estero/La creazione e il ruolo dell’IRCE) - 3. Gli strumenti della propaganda ("Dante Alighieri" e gli Istituti di cultura/Le mostre d’arte/La propaganda cinematografica e radiofonica/L’editoria italiana all’estero/Le scuole all’estero/L’Istituto interuniversitario italiano e l’organizzazione dei  corsi di lingua e cultura per stranieri) - Conclusioni - Indice dei nomi