Il grande racconto del Mediterraneo Stampa E-mail

Egidio Ivetic

Il grande racconto del Mediterraneo

il Mulino, pagg.394, € 48,00

 

ivetic mediterraneo  Il Mediterraneo costituisce il cuore incandescente di un unico vitale continente afro-euro-asiatico, l'epicentro della grande storia che qui transita e da qui scaturisce, il luogo in cui si è concentrato per alcuni millenni il mondo immaginabile.
  
  Questo ampio volume (provvisto di un cospicuo apparato iconografico composta da 200 illustrazioni a colori) è curato da Egidio Ivetic (docente di Storia del Mediterraneo presso l'Università di Padova) e racconta la storia millenaria, unica e imprescindibile, del Mare Nostrum, una storia fatta di guerre e convivenze, scambi e antagonismi, invasioni e diaspore, ibridazione ininterrotta di saperi, miti, leggende, manufatti, nel coesistere di culture religiose ora dialoganti ora in conflitto. Il ritratto in movimento di una civiltà e del suo mare.

  "Nell'area mediterranea – osserva l'Autore - sono le testimonianze del passato a definire molta parte del panorama. Non parliamo solo dei resti architettonici, delle città sepolte come Pompei, o di tutti quegli strati e substrati archeologici ancora visibili nelle viuzze di Napoli o di Roma: anche il classico paesaggio naturalistico mediterraneo, fatto di olivi, vigneti, grano, cipressi, fichi, in molti luoghi deriva da quello che gli studiosi dell'antichità chiamano 'romanizzazione', un processo politico e culturale che ha comportato un profondo e diffuso intervento di trasformazione ambientale. Per Hegel, il Mediterraneo rappresenta l'asse della storia mondiale, nel suo passaggio da oriente verso occidente. In una sorta di «compresenza» marittima e antropologica, nel corso dei secoli i diversi filoni della sua storia non fanno che intersecarsi e reagire gli uni sugli altri: la Grecia antica, la potenza imperiale romana, il cristianesimo latino, il Rinascimento italiano, la tradizione cristiana ortodossa, Costantinopoli e l'impero bizantino, la civiltà islamica che ha trovato il suo primo compimento nell'espansione lungo le sponde mediterranee, e le comunità ebraiche che si sono sviluppate praticamente in ogni città mediterranea".

  Ivetic, che con il Mulino ha pubblicato nel 2019 anche una «Storia dell'Adriatico. Un mare e la sua civiltà», aggiunge: "Nella nostra epoca dove si decostruisce concettualmente tutto, dove l'Occidente non è più un'idea forte, dove l'Europa è ormai periferia del mondo, e il suo passato egemonico e coloniale discusso e condannato, il Mediterraneo, il Mare Nostrum, permane, indistruttibile, poliedrico, eterno con la sua ricchezza e complessità di contesti, storie, significati".

  "Il Mediterraneo – si legge ancora nel testo – si è trasformato in risorsa da sfruttare, dagli impianti per estrarre idrocarburi e gas agli stabilimenti balneari, dalla speculazione o 'programmazione' edilizia, alle crociere su navi mastodontiche, dalla commercializzazione delle cosiddette 'città d'arte' alla perimetrazione di zone economiche esclusive".

  L'opera si articola in dieci capitoli aventi i seguenti titoli: Il periplo, Origini, Archetipi, Roma, Confini di civiltà, Medioevo mediterraneo, Un mare duplice, Ottocento, Il primo Novecento, Il secondo Novecento.