L'Europa in camicia nera Stampa E-mail

Elio Rosati

L'Europa in camicia nera
L'estrema destra dagli anni Novanta a oggi
Postfazione di Guido Caldiron


Meltemi Editore, pagg.192, € 16,00

 

rosati camicia  IL LIBRO – Date le modifiche cui è andato incontro il concetto di destra nel mondo e nella storia, anche quello di estrema destra è cambiato più volte. Ne "L'Europa in camicia nera" lo storico Elia Rosati prova a delineare come si siano evolute, trasformate o riorganizzate le destre radicali europeo-occidentali dagli anni Novanta a oggi. E ciò ponendo in rilievo come le culture politiche neofasciste/neonaziste, identitarie, reazionarie e tradizionaliste cattoliche abbiano affrontato e cavalcato l'impatto dei fenomeni globali, della nascita dell'Unione Europea e delle crisi economico-finanziarie sulla società europea. Il risultato è uno studio storico estremamente accurato e stimolante che guida il lettore nelle pieghe più oscure delle nostre società per cercare le radici del "fascismo del terzo millennio".
  Il libro parte da un lavoro di ricerca storico-politologica durato più di quindici anni e sviluppato sia in sede accademica sia partecipando a numerose iniziative di indagine giornalistica - anche internazionale - oltre che ad alcuni viaggi all'estero in occasione di particolari e significativi momenti legati alla storia della destra radicale. Da questa trattazione l'Autore ha scelto di tenere fuori i contesti italiano e francese, non perché secondari ma proprio per la loro centralità nella storia di questa parte politica, riservandosi di affrontarne la complessità in futuri lavori di ricerca.
  La metodologia utilizzata nel testo è volutamente mista e si avvale di un approccio multidisciplinare, provando a tenere insieme rigore storiografico delle fonti, analisi sociologica e categorie politologiche.
La periodizzazione tiene conto sia delle particolari dinamiche di ogni contesto socio-economico e politico trattato sia di un punto di vista continentale che sottolineasse non solo la contemporaneità dei processi ma anche la loro interazione.
  Il volume – scrive Guido Caldiron nella Postfazione – offre ai lettori "strumenti preziosi per la conoscenza del presente e delle mille sfide che comprende".

  DAL TESTO – "Occorre però cominciare ad accettare che, al di là di un sempre più diffuso stile populista in politica, si debba ritenere il nazionalpopulismo parte integrante del mondo della destra radicale, proprio perché un pensiero tradizionalista, identitario, antidemocratico e autoritario si trova oggi maggiormente a suo agio in contesti comunicativi e movimenti populisti. Lì vi ritrova nel mondo globale infatti non semplicemente un ombrello e una rispettabilità, ma un comune humus e una notevole capacità di manovra. Accettare dunque, come da decenni, che siano saltati rigidi e novecenteschi steccati tra culture politiche conservatrici, reazionarie, identitarie e neofasciste, deve far comprendere meglio come il melting pot ideologico assicurato dal populismo sia un habitat perfetto e strategico per l'affermazione politica delle destre radicali."

  L'AUTORE – Elia Rosati svolge attività didattica e di ricerca presso la Facoltà di Scienze Politiche e il Dipartimento di Studi Storici dell'Università degli Studi di Milano. Da diversi anni si occupa di neofascismo italiano ed europeo-occidentale collaborando con giornali, riviste scientifiche e media indipendenti. Tra le sue recenti pubblicazioni: "Storia di Ordine Nuovo" (con A. Giannuli, 2017); "CasaPound Italia" (2018); "Dopo le bombe" (con A. Giannuli, D. Conti et al., 2019).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione – Ringraziamenti - Capitolo primo. Un necessario bilancio storico - Capitolo secondo. Il lato oscuro della Spagna - Capitolo terzo. Tra impero e provincia: l'anomalia portoghese - Capitolo quarto. La svastica sul Partenone: la destra radicale in Grecia - Capitolo quinto. Über alles: il caso tedesco - Una conclusione parziale - Post Scriptum – Postfazione. Come la "nuova destra" ha messo radici, di Guido Caldiron - Bibliografia