Le destre nell'Italia del secondo dopoguerra Stampa E-mail

Giuseppe Parlato - Andrea Ungari

Le destre nell'Italia del secondo dopoguerra
Dal qualunquismo ad Alleanza nazionale


Rubbettino Editore, pagg.288, € 19,00

 

parlato destre  IL LIBRO – I saggi contenuti in questo volume costituiscono il frutto di una riflessione, più che ventennale, dei due autori sui temi, i partiti, le organizzazioni che nel secondo dopoguerra si collocarono sul versante destro dello schieramento politico. Riflessione complessa e articolata, come complessa e articolata fu la vicenda delle destre politiche nell'arco cronologico considerato, ossia 1944-1995, che vide una varietà di sigle, organizzazioni, testate giornalistiche che animarono il dibattito culturale e politico della destra italiana.
  Il volume affronta analiticamente, nell'arco cronologico che va dal 1944 al 1994, le vicende di quei partiti, movimenti, politici e intellettuali che animarono l'azione politica della composita destra italiana. Partendo dall'esperienza dell'Uomo Qualunque di Guglielmo Giannini, gli autori, da sempre impegnati nell'analisi della destra politica italiana del secondo dopoguerra, hanno ripercorso l'attività del Movimento Sociale Italiano e del Partito Nazionale Monarchico, ricostruendone i tentativi di realizzare una Grande Destra nel corso degli anni Cinquanta. Non è mancata, poi, la riflessione sulle testate giornalistiche che animarono il dibattito in campo conservatore, il «Candido» di Giovanni Guareschi e «Il Borghese» di Mario Tedeschi, evidenziandone l'atteggiamento nei confronti della questione di Trieste e nella valutazione della stagione del centro-sinistra e del compromesso storico.
  Il volume si conclude con l'analisi del percorso che condusse il Msi a trasformarsi in Alleanza Nazionale e con una riflessione sul rapporto tra destra e neofascismo che costituisce uno degli elementi più caratterizzanti dell'esperienza della destra italiana nella Prima Repubblica.

  DAL TESTO – "Il periodo 1950-1976 fu certamente quello nel quali il Msi tentò – con qualche successo, ma senza imprimervi una sostanziale continuità – di protendersi verso un progetto in grado di uscire dalla nostalgia e dalla posizione identitaria che aveva, ad esempio caratterizzato la prima segreteria Almirante. Già Augusto De Marsanich, un sindacalista che aveva avuto incarichi importanti durante il regime, cercò di trasformare il partito rendendolo meno identitario, più moderato, più anticomunista, atlantico in politica estera, aperto all'alleanza con i monarchici, abbandonando i costanti richiami alla Repubblica sociale. Ciò consentì al Msi di diventare disponibile a più ampie alleanze, soprattutto nel Sud; nello stesso tempo, il suo accentuato anticomunismo poteva interessare alcuni ambienti ecclesiastici, gli ambienti conservatori e persino alcuni settori della Confindustria.
  "L'anticomunismo diventava così la "ragione sociale" del Msi, il quale, almeno a parole, cercava di attenuare le componenti nostalgiche ed eversive. La Dc non apprezzò affatto tale svolta e si preoccupò dei consensi che la Fiamma avrebbe potuto sottrarle: dal Ministero dell'Interno venne, un po' pretestuosamente, vietato il terzo Congresso del Msi nel 1950; in quegli stessi anni, inoltre, fu sviluppata un'intensa attività di polizia contro i giovani missini; infine, fu proposta dalla Dc la Legge Scelba per mettere fuori legge il Msi in quanto partito fascista."

  GLI AUTORI – Giuseppe Parlato è professore ordinario di Storia Contemporanea presso l'Università Internazionale (Unint) di Roma e Presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.
  Andrea Ungari è professore ordinario di Storia Contemporanea presso l'Università Guglielmo Marconi e docente a contratto presso la Luiss Guido Carli.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Giuseppe Parlato, Andrea Ungari - La prima destra del dopoguerra. L'Uomo qualunque tra nazione ed Europa, di Giuseppe Parlato (Folla o nazione? - Contro il nazionalismo e contro la guerra - Gli Stati uniti d'Europa) - I monarchi ci italiani nel secondo dopoguerra, di Andrea Ungari (I partiti monarchici dopo il z giugno 1946: Il Partito nazionale cristiano - Il Partito nazionale del lavoro - Il Partito nazionale monarchico - I monarchici e l'appuntamento elettorale del 1948 - I monarchici alla prova dell'inserimento nel sistema – Epilogo) - L'esordio di Almirante, Giuseppe Parlato (Romualdi, il fondatore – Il partito di Almirante - «Non rinnegare e non restaurare» - Il Patto atlantico: ascoltare la base - Il secondo Congresso: Almirante in difficoltà – Solo contro tutti) – Guareschi, Trieste e la destra possibile, di Giuseppe Parlato (Trieste, capitale morale - Contro la Dc - Pella e De Gasperi) - I progetti di «Grande destra» dalla rinascita democratica alla crisi del governo Tambroni, di Andrea Ungari (Aggregazioni liberali e qualunquismo - Il Blocco delle forze nazionali - Il Pli e la Grande destra di Giovanni Messe – Conclusioni) - La parabola de «Il Borghese» dal centro-sinistra agli anni di piombo, di Andrea Ungari (Introduzione - 1963-1968: gli anni bui della destra italiana - 1969-1973: dalla ripresa della destra al vortice terroristico - 1974-1979: la nuova eclissi – Conclusioni) - Da Fini a Fini. La trasformazione del Movimento sociale italiano in Alleanza nazionale 1987-1995, di Andrea Ungari (Introduzione - La scelta di Almirante - La prima segreteria Fini. Il dibattito culturale... - ...e l'azione politica concreta - La seconda segreteria Fini – Conclusioni) - Per un'interpretazione del Msi, di Giuseppe Parlato (Una strana delegittimazione – L'"equivoco" neofascista - Le tre anime del neofascismo - Dal neofascismo alla destra - Fare politica – Durare) - Indice dei nomi