Il bazar e la moschea. Storia dell'Iran 1890-2018 Stampa E-mail

Farian Sabahi

Il bazar e la moschea
Storia dell'Iran
1890-2018


Bruno Mondadori, pagg.XVIII-316, € 21,00

 

sabahi bazar  IL LIBRO – Questo volume ripercorre le vicende dell'Iran partendo dalla rivolta del tabacco del 1890, in occasione della quale i mercanti si allearono con il clero riuscendo a far sentire le proprie ragioni. Un'alleanza, quella tra il bazar e la moschea, che si rivelerà cruciale nel corso del Novecento. Questa edizione presenta un aggiornamento di dieci anni rispetto a quella precedente, pubblicata a fine 2008 e quindi poco prima delle contestate elezioni, segnate da brogli, che videro la rielezione del presidente Ahmadinejad per un secondo mandato. Le tematiche analizzate comprendono il movimento verde d'opposizione del 2009 e la repressione di regime, le reazioni iraniane alle primavere arabe e in particolare a quella sciita del Bahrein, l'elezione del presidente moderato Rohani e l'accordo nucleare del luglio 2015, il coinvolgimento di Teheran nelle questioni regionali, le proteste di inizio 2018, le tensioni con gli Stati Uniti del presidente Donald Trump, con Israele e con l'Arabia Saudita, nonché le conseguenze − anche per le imprese italiane − dei due round di sanzioni americane imposte nell'agosto e nel novembre 2018.
  Nel capitolo aggiuntivo a questa nuova edizione, il lettore troverà un'analisi sintetica degli eventi principali del decennio 2008-2018, con un'attenzione ai rapporti bilaterali Roma-Teheran. Qualche pagina viene quindi dedicata alla visita del presidente Hassan Rohani a Roma, a gennaio 2016.

  DAL TESTO – "L'Iran è un paese che, più di ogni altro, da una parte affascina e dall'altra causa inquietudine. Viviamo in un mondo bipolare. La dicotomia ricorrente tra Occidente e Oriente affonda le radici nello scontro tra l'antica Grecia e l'antica Persia, la prima percepita come modello democratico e la seconda come assolutistico. E come dittatura è spesso descritto l'Iran di oggi, quando invece si tratta di una leadership collettiva e di un sistema politico complesso: certo, negli anni la posizione del leader supremo Khamenei si è rafforzata, ma ci sono tanti organi diversi tra cui il Consiglio dei guardiani, il Consiglio dell'interesse nazionale, l'Assemblea degli esperti, nonché organi elettivi come il presidente e il parlamento. Khomeini stesso coinvolse dei tecnocrati, laddove lui non vantava un'esperienza specifica, dando spazio ai liberali (accanto ai religiosi) e dimostrando di non fare soltanto gli interessi del clero sciita ma quelli di un'audience più ampia. Una situazione, quindi, molto diversa - tra gli altri - dalla Corea del Nord dove tutto dipende da un uomo solo al comando, con cui Trump è disposto a fare concessioni perché quella è già una potenza nucleare."

  L'AUTRICE – Farian Sabahi è professore a contratto all'Università della Valle d'Aosta, dove insegna Relazioni internazionali del Medio Oriente, e all'Università di Ginevra per il modulo "L'Iran contemporain en cinq leçons". Ha tenuto corsi all'Università di Torino e alla Sapienza di Roma, all'Università Bocconi di Milano e all'Academy of Diplomacy of Azerbaijan. Dopo gli studi in Economia presso la Bocconi, ha conseguito una seconda laurea in Storia orientale all'Università di Bologna e il dottorato in Storia dell'Iran presso la School of Oriental and African Studies di Londra. Giornalista professionista, scrive per il "Corriere della Sera" e "il manifesto", collabora a varie emittenti televisive e radiofoniche tra cui la Rai e Radio Popolare. È autrice del memoir "Non legare il cuore. La mia storia persiana tra due Paesi e tre religioni" (Solferino, 2018), dei saggi "Storia dell'Iran" e "Storia dello Yemen" (Bruno Mondadori, 2010), dei reportage "Un'estate a Teheran" (Laterza, 2007) e "Islam. L'identità inquieta dell'Europa. Viaggio tra i musulmani d'Occidente" (il Saggiatore, 2006), del reading teatrale "Noi donne di Teheran" (Jouvence, 2014) e del libro-intervista "Il mio esilio" (Feltrinelli, 2014) con il Nobel per la pace Shirin Ebadi.

INDICE DELL'OPERA – Premessa - Capitolo 1. I Cagiari: una dinastia in crisi (1.1. La modernizzazione mancata dell'Iran - 1.2. Le cause del ritardo - 1.3. Il ruolo delle donne - 1.4. Il boicottaggio della concessione per il tabacco (1890-1892) - 1.5. L'assassinio di Naser al-Din Shah e l'ascesa al trono del figlio Muzaffar al-Din) - Capitolo 2. La rivoluzione costituzionale (2.1. Le cause - 2.2. I protagonisti della rivoluzione - 2.3. La scintilla - 2.4. Il parlamento e la Costituzione limitano il potere del sovrano - 2.5. Il fallimento del colpo di Stato dello scià contro il parlamento - 2.6. All'indomani della vittoria costituzionale - 2.7. Un confronto con i Giovani Turchi) - Capitolo 3. La prima guerra mondiale (3.1. La Gran Bretagna e la Russia attaccano l'Impero ottornano dall'Iran - 3.2. Conseguenze militari per l'Iran - 3.3. Conseguenze eccnomlche e politiche per l'Iran - 3.4. L'accordo anglo-persiano) - Capitolo 4. Gli anni venti e trenta: Reza Shah Pahlavi (4.1. Il nuovo Medio Oriente - 4.2. Il colpo di Stato - 4.3. Politica interna - 4.4. Comunicazioni, economia e modernizzazione - 4.5. I rapporti con gli 'ulema - 4.6. La ricchezza personale accumulata dal sovrano - 4.7. La politica estera di Reza Shah - 4.8. Un parallelo con la Turchia di Atatürk - 4.9. Gli intellettuali) - Capitolo 5. La seconda guerra mondiale e l'ascesa di Muhammad Reza Shah (5.1. L'apparato militare iraniano - 5.2. L'invasione britannica e sovietica - 5.3. Reza Shah abdica: gli succede il figlio Muhammad Reza - 5.4. L'accordo tripartito tra Londra, Mosca e Teheran - 5.5. La rivolta del pane - 5.6. La conferenza di Teheran) - Capitolo 6. Petrolio e nazionalismo con il premier Mossadeq (6.1. Lo scià detiene il controllo? - 6.2. Il generale Razmara primo ministro - 6.3. La nazionalizzazione dell'AIOC e la nomina di Mossadeq a primo ministro - 6.4. La risposta della Gran Bretagna - 6.5. Il colpo di Stato contro Mossadeq - 6.6. Le cause del fallimento di Mossadeq - 6.7. La concessione dell'AIOC a un nuovo consorzio - 6.8. Il patto di Baghdad) - Capitolo 7. Riforme e proteste degli anni sessanta e settanta (7.1. Le pressioni di Washington e la crisi economica - 7.2. La "rivoluzione bianca" - 7.3. La riforma agraria - 7.4. L'esercito del sapere - 7.5. L'esercito dei religiosi - 7.6. Il petrolio e la corsa agli armamenti - 7.7. La protesta di Khomeini, l'arresto e l'esilio - 7.8. Il bazar e la moschea) - Capitolo 8. La rivoluzione del 1979 e la prima fase della Repubblica islamica (8.1. Le cause della rivoluzione - 8.2. Gli eventi - 8.3. La filosofia politica di Khomeini - 8.4. Gli ayatollah contrari al velayat-e faqih - 8.5. La crisi degli ostaggi - 8.6. Bani Sadr presidente della Repubblica islamica - 8.7. Il complotto Nuzhih - 8.8. La presidenza di 'Ali Khamenei (1981-1989) - 8.9. La guerra Iran-Iraq (1980-1988) - 8.10. La fatwa di Khomeini contro Salman Rushdie - 8.11. Perché l'Iran non riuscì a esportare la rivoluzione?) - Capitolo 9. I presidenti Rafsanjani e Khatami: ricostruzione e riforma (9.1. L'ayatollah Montazeri - 9.2. La revisione della Costituzione - 9.3. La successione di Khamenei alla carica di faqih - 9.4. Rafsanjani presidente - 9.5. L'economia della Repubblica islamica - 9.6. La caduta dell'Unione Sovietica - 9.7. L'embargo americano - 9.8. Il primo mandato del presidente riformatore Khatami - 9.9. Il secondo mandato di Khatami - 9.10. Al-Qaeda - 9.11. Il nucleare) - Capitolo 10. Il primo mandato presidenziale di Mahmoud Ahmadinejad (2005-2009) (10.1. Le elezioni presidenziali del giugno 2005 - 10.2. Chi è Ahmadinejad? - 10.3. Ahmadinejad e la rivoluzione - 10.4. Da governatore di provincia a sindaco della capitale - 10.5. Perché Ahmadinejad è fin dall'inizio considerato un estremista - 10.6. Ahmadinejad e il suo mentore, l'ayatollah Mesbah Yazdi - 10.7. L'insediamento di Ahmadinejad e del governo - 10.8. Le ragioni del consenso - 10.9. La visione mistica di Ahmadinejad - 10.10. L'elezione di Rafsanjani alla presidenza dell'Assemblea degli esperti - 10.11. Le elezioni parlamentari del 14 marzo 2008 - 10.12. Da mediatore sul nucleare a presidente del parlamento: 'Ali Larijani - 10.13. Il licenziamento del ministro degli Interni 'Ali Kordan - 10.14. Le dichiarazioni di Ahmadinejad - 10.15. La reazione della comunità ebraica in Iran - 10.16. Il nucleare nella storia dell'Iran e la testimonianza dello scienziato dello scià - 10.17. Il nucleare con Ahmadinejad - 10.18. La condizione femminile durante il primo mandato di Ahmadinejad - 10.19. Il decreto per la protezione della famiglia - 10.20. La campagna per l'uguaglianza e il caso della studentessa Esha Momeni - 10.21. La lapidazione - 10.22. Il giro di vite contro le minoranze - 10.23. Lo sciopero dei bazarì - 10.24. Le elezioni presidenziali del 2009 - 10.25. I marinai britannici catturati dai pasdaran - 10.26. La connection israeliana: l'imprenditore impiccato e il blogger arrestato - 10.27. Il fattore russo - 10.28. La vittoria di Obama e le conseguenze per l'Iran) - Capitolo 11. 2008-2018: cronaca di un decennio di svolta (11.1. Il video di Barack Obama per Nowruz - 11.2. L'arresto della reporter Roxana Saberi - 11.3. L'impiccagione della pittrice e poetessa Delara Darabi - 11.4. La professione del boia - 11.5. I tre escursionisti statunitensi e il ruolo di mediazione dell'Oman - 11.6. La campagna presidenziale per le elezioni del 2009 - 11.7. L'opinione di Mohsen Kadivar - 11.8. Il voto e la repressione post-elettorale - 11.9. La fatwa del grande ayatollah Montazeri - 11.10. La morte di Montazeri - 11.11. Le primavere arabe e il movimento verde iraniano - 11.12. Il secondo mandato presidenziale di Ahmadinejad, 2009-2013 - 11.13. Gli scienziati iraniani vittime di attentati - 11.14. La chiusura dell'ambasciata britannica a Teheran - 11.15. Le elezioni parlamentari - 11.16. L'elezione del presidente moderato Hassan Rohani - 11.17. Perché l'accordo nucleare del 14 luglio 2015 è un buon risultato - 11.18. La decapitazione dell'ayatollah saudita Nimr al-Nimr - 11.19. La visita di Stato di Rohani in Italia - 11.20. Le elezioni del parlamento e dell'Assemblea degli esperti - 11.21. La condanna di Zanjani - 11.22. La visita del premier Matteo Renzi a Teheran - 11.23. Gli iraniani devono rinunciare al pellegrinaggio alla Mecca - 11.24. La morte di Rafsanjani - 11.25. Il secondo mandato presidenziale di Rohani - 11.26. Gli attentati a Teheran e al mausoleo dell'Imam Khomeini - 11.27. Le provocazioni saudite - 11.28. Trump decertifica l'accordo nucleare - 11.29. Le proteste di fine dicembre 2017 e inizio 2018 - 11.30. La campagna Stealthy Freedom di Masih Alinejad contro il velo obbligatorio - 11.31. Il velo: la rivoluzione silenziosa - 11.32. Khamenei minaccia di chiudere lo Stretto di Hormuz - 11.33. I tweet di Donald Trump, l'escalation di minacce e il rischio di una guerra - 11.34. Due nuovi round di sanzioni contro Teheran - 11.35. Il nuovo statuto del Mar Caspio: né mare né lago - 11.36. La crisi economica sfiducia Rohani, ma non è colpa sua - 11.37. L'attentato terroristico nel Khuzestan - 11.38. All'Assemblea ONU, Federica Mogherini annuncia il Veicolo Societario Speciale - 11.39. Il secondo round di sanzioni voluto da Trump) - Cronologia - Glossario - Nota bibliografica - Indice dei nomi