L'imperialismo unitario |
Arrigo Cervetto
IL LIBRO – Il volume contiene "L'imperialismo unitario", la raccolta degli articoli di politica internazionale pubblicati da Arrigo Cervetto nel periodo compreso tra il 1950 e il 1980, edito per la prima volta nel luglio 1981. Qui viene riproposta la seconda edizione, cui nel 1996 seguì una terza edizione, con una nuova veste grafica, ma senza altre variazioni di rilievo. Sono state conservate integralmente le introduzioni ai capitoli e le cronologie curate da Lorenzo Parodi ed è stato aggiunto un indice bibliografico dei libri, saggi e articoli citati, un indice analitico revisionato Luigi Pisani e un buon numero di profili biografici. DAL TESTO – "Non vi è, quindi, nessuna competizione tra nazioni dato che non vi è nessun paese economicamente indipendente. Per meglio dire, non vi è nessuna nazione che abbia un capitale veramente "nazionale", poiché nella fase imperialista nazione economicamente indipendente può essere solo quella retta ancora a sistema feudale. A dispetto di tutte le retoriche democratiche, più un paese è arretrato e più è indipendente perché per riprodurre la sua miseria non ha bisogno di nessuno, perché l'andamento e le tendenze di crisi dei paesi più avanzati influiscono minimamente sulla sua chiusa economia, perché infine può bastare a se stesso. L'AUTORE – "Arrigo Cervetto era nato il 16 aprile 1927 a Buenos Aires, dove i genitori erano emigrati dalla Liguria. Giovane operaio dell'Ilva di Savona, dopo la crisi politico-militare del fascismo, l'8 settembre 1943, Cervetto partecipa con coraggio alla guerra civile contro il nazifascismo nella Langa piemontese, tanto da guadagnarsi la Croce al Merito. Ben presto la rottura con lo stalinismo e le lotte operaie durante la ricostruzione capitalista spingono Cervetto al "lavoro militante", nello sforzo di ricollegarsi al patrimonio marxista, la cui trasmissione alle giovani generazioni è stata bloccata dalla mancanza di un partito rivoluzionario in Italia. Inizia una lunga stagione di lotta politica e teorica che si concretizza, agli inizi, nella collaborazione al giornale "Il Libertario" di Milano (1950-51) e a "L'Impulso" (1950-57) con l'approfondimento dei temi sull'imperialismo unitario. L'attività politica e sindacale di Cervetto non è mai disgiunta dallo sforzo di coagulare un nucleo di quadri operai attorno al principio dell'omogeneità teorica come "presupposto indispensabile per la ricostruzione del partito di classe in Italia". La collaborazione alla rivista "Prometeo", nuova serie (1954, 1959 e 1960), e al giornale "Azione Comunista" (1957-64), come momenti della lotta politico-teorica durante lo scatenarsi delle prime crisi dello stalinismo in Europa e in Italia, si sommano alla ricerca storica delle origini di quella coscienza di classe nel proletariato, in cui Cervetto ha mosso i primi passi. Nell'estate 1954 pubblica sulla rivista "Movimento operaio" lo studio "Le lotte operaie alla Siderurgica di Savona, 1861-1913", in cui lo sviluppo della coscienza di classe è analizzato nel complesso dei rapporti capitale-lavoro, ritmato dal procedere delle lotte politico-sindacali del proletariato di fabbrica. Una ricerca storica proseguita con il lavoro "La crisi del movimento operaio savonese e l'attività di G. M. Serrati nel 1912", pubblicato nell'estate 1957 sulla rivista "Movimento operaio e contadino in Liguria". Una ricerca che porta alla luce aspetti della vita politica di Giacinto Menotti Serrati all'epoca ancora inesplorati: la riorganizzazione del movimento operaio in Liguria e la collaborazione al periodico socialista savonese "Il Diritto". Infine, l'ampio studio sul "Dopoguerra rosso e avvento del fascismo a Savona", pubblicato nell'inverno 1958 sulla "Rivista storica del socialismo". L'analisi dell'avvento del fascismo come "dittatura terroristica del capitalismo" e delle lotte operaie del primo dopoguerra, studiate sia coi freddi strumenti della scienza (movimento dei prezzi e dei salari, statistica degli scioperi) che con la lettura attenta delle cronache dell'epoca, riporta in superficie la viva voce dei vecchi militanti operai, grazie ad una serie di relazioni verbali e scritte che Cervetto avrebbe voluto utilizzare per un lavoro sulla Resistenza savonese, rimasto inedito. Questa lunga storia di lotta politica e teorica si conclude con "l'affermazione di "Lotta Comunista" (dicembre 1965) come organizzatore collettivo dei gruppi leninisti", inaugurando, contemporaneamente, un'altra stagione di preparazione e organizzazione del Partito di classe in Italia, al fine di agganciare la generazione operaia del dopoguerra alle nuove generazioni. L'approfondimento della strategia leninista del ruolo della Rivoluzione d'Ottobre come acceleratore dello sviluppo capitalistico in Asia permette di fissare alcuni cardini dell'analisi politica. La battaglia contro l'influenza dell'ideologia maoista in Italia, lo studio anticipatore del ruolo della Cina nelle lotte interimperialistiche, insieme all'approfondimento della politica del Comintern sulla questione "nazionale e coloniale" sono i temi delle prime pubblicazioni di Cervetto in questa seconda stagione: "Lenin e la rivoluzione cinese", pubblicato in forma d'articoli in "Azione Comunista" nel 1962, e stampato a Roma nel 1966 come opuscolo nelle Edizioni di Lotta Comunista; "La controrivoluzione indonesiana" (Edizioni Lotta Comunista, Roma, 1969), pubblicato originariamente sul nostro giornale nel 1966; "La teoria maoista del fronte unito" del 1969, stampato in forma d'opuscolo nel 1972. Nello stesso tempo vede la luce lo studio sulla concezione leninista dell'azione politica come fondamento scientifico della soluzione "ai problemi lasciati insoluti dall'inclinazione oggettivista di Bordiga e da quella soggettivista di Trotsky": si tratta di "Lotte di classe e partito rivoluzionario" (Edizioni Lotta Comunista, Roma, 1966) originariamente pubblicato in forma d'articoli in "Azione Comunista" nel 1964. Nella prefazione alla quinta edizione del 1988 si dice, richiamando Engels, che il partito deve condurre "gradualmente" il movimento della classe operaia al "livello teorico", alla coscienza di sé attraverso la conoscenza pratico-politica dei rapporti reciproci di tutte le classi della società, facendo risultare come ogni sbaglio e ogni sconfitta sia una conseguenza necessaria di errori d'ordine teorico. Solo la riflessione sulla sconfitta può alzare il "livello teorico", e uno dei compiti del partito marxista è quello di portare la coscienza dall'esterno. "Il partito rivoluzionario che non agisce a fondo in questa direzione rinuncia a utilizzare possibilità di sviluppo e di rafforzamento" e non collauda i suoi quadri come elementi di avanguardia: "invece di essere teso allo spronare si allenta nel consolare". Lo strumento Partito "si sviluppa con il lavoro quotidiano di organizzazione e di educazione del proletariato e non si affida alle ondate di spontaneità e alla aspettativa di combinazioni multiformi ed eccezionali". Il consolidamento e lo sviluppo del Partito leninista in Italia permetterà a Cervetto d'iniziare un lungo lavoro di sistemazione della sua cinquantennale attività teorica, al fine di pubblicare in forma organica i principali temi della sua analisi. "L'Imperialismo unitario", in cui organicamente è raccolto il materiale d'analisi del corso dell'imperialismo mondiale dagli anni '50 fino al 1980, esce nelle Edizioni Lotta Comunista a Milano nel 1981. "La contesa mondiale" (Milano, 1990), dove la contesa imperialista degli anni '80 è considerata come una "prima conclusione di una guerra di capitali in corso da cinquant'anni": sul fronte orientale la Russia ha perso e la Germania ha vinto, mentre sul fronte occidentale l'esito è ancora aperto. "Il ciclo politico del capitalismo di Stato, 1950-1967" (Milano, 1989): la tendenza alla formazione del capitalismo di Stato viene individuata nello sviluppo della produzione capitalistica, e lo stalinismo considerato come movimento politico sostenitore di quella forma giuridica di proprietà. "L'ineguale sviluppo politico, 1968-1979" (Milano, 1991): un bilancio dello sviluppo del capitalismo italiano negli anni '70 e l'analisi del profondo squilibrio fra il movimento dell'economia ed il movimento della sovrastruttura politica. "La difficile questione dei tempi" (Milano, 1990), dove Cervetto interviene nel dibattito sui tempi della rivoluzione fra Stalin, Trotsky e Bordiga: mentre è possibile scientificamente individuare la tendenza generale, o evoluzione come la chiama Lenin, del capitalismo e prevedere l'inevitabilità dei suoi sbocchi o risultati, è impossibile prevedere le sue scadenze, ove entra come fattore attivo il Partito. Infine, la riflessione sulla concezione materialistica della politica, iniziata a metà degli anni '70, l'analisi della "testa politica" affrontata col metodo di studio del "corpo sociale", viene pubblicata ne "L'involucro politico", quasi un anno fa, nel febbraio 1994. Molti lavori sono rimasti inediti, ma quest'opera conclude il lungo "lavoro militante" di Arrigo Cervetto, esponente della scuola marxista e dirigente del movimento rivoluzionario." (da "Lotta comunista", marzo 1995) INDICE DELL'OPERA - Nota redazionale, di Luigi Pisani - L'imperialismo unitario – Prefazione – Introduzione. La teoria marxista delle relazioni internazionali (Marx ed Engels sui rapporti tra gli Stati - Lenin sui rapporti tra le potenze imperialistiche) - Capitolo primo. Il periodo della guerra fredda 1950-1951 (Nota introduttiva – Cronologia - Il riarmo atlantico - La campagna antiatomica del PCI, partito condizionato dall'URSS - Il Piano Schuman e il ruolo guida dell'imperialismo USA - La guerra di Corea e la mediazione indiana - Il riarmo tedesco - Gli interessi antagonistici in Asia che dividono le vecchie potenze, Gran Bretagna e Francia, dagli USA - L'India, la ritirata inglese e il rapporto tra borghesia nazionale e imperialismo - Dal "calderone asiatico" allo scoglio tedesco - L'imperialismo è indivisibile, l'URSS è condizionata dagli USA - Il Piano Pleven, episodio dei contrasti interimperialistici - La "fronda" francese - Nasce la "questione cinese" come elemento estraneo alla guerra fredda - L'imperialismo indivisibile vero aggressore in Corea - La Germania sui due fronti dell'imperialismo - La missione Eisenhower in Europa - Il riarmo "livellato" - La Conferenza Panamericana e l'egemonia USA - La guerra calda coreana indispensabile alla strategia della guerra fredda - Il controllo in Asia anche senza MacArthur - Le ipocrisie pacifiste e l'internazionalismo proletario) - Capitolo secondo. L'imperialismo unitario 1953-1956 (Nota introduttiva – Cronologia - Le crisi periferiche dell'imperialismo: dalla Germania Est alla Francia - Gli aspetti qualitativi e quantitativi della crisi economica dell'imperialismo - Per un chiaro e conseguente intervento nella crisi dell'imperialismo - Il corso dell'imperialismo nel 1953/54 - Le dimissioni di Malenkov alla luce delle leggi capitalistiche della preminenza dell'industria sull'agricoltura - Il corso dell'imperialismo nel 1954/55 - Le tendenze alla "distensione") - Capitolo terzo. La decolonizzazione 1950-1958 (Nota introduttiva – Cronologia - Egitto: siamo all'inizio del cambio della guardia imperialistica - Iran: Mossadeq porta al cambio dei petrolieri – Il capitalismo in Africa - Kenya: l'avanguardia del movimento anticolonialista - Argentina: lezione dalla crisi del peronismo - Nel triplice nodo di Suez convergono le contraddizioni dell'imperialismo unitario - Ghana: un falso socialismo - Iran: il posto dell'ENI sulla scia degli imperialismi più forti - Egitto: Nasser è diventato adulto - Venezuela: i condizionamenti del petrolio favoriscono l'imperialismo più forte - Argentina: antimperialismo contro gli USA che non esclude l'investimento di capitali stranieri - Medio Oriente: la penetrazione statunitense - Africa Nera: punto d'incontro tra lotta anticolonialista e lotta proletaria) - Capitolo quarto. L'industrializzazione nelle zone in sviluppo 1958-1961 (Nota introduttiva – Cronologia - Tesi jugoslave sottosviluppiste - L'industrializzazione coloniale - Tibet: una rivolta feudale - Marocco: la rottura del Fronte Nazionale - Uganda: l'estensione del moto nazionalista - Sud Africa: lo sviluppo del capitalismo e la sua intemazionalizzazione - Congo: un campo in cui si scontrano forze estranee - Omaggio a Lumumba - Cuba: punto d'arrivo di una rivoluzione democratico-borghese in un paese semicoloniale - La questione algerina e l'opportunismo colonialista della sinistra parlamentare francese - Algeria: sette anni di opportunismo - Vittorie e limiti della rivoluzione algerina) - Capitolo quinto. La destalinizzazione 1956-1961 (Nota introduttiva – Cronologia - Il corso dell'imperialismo nel 1955-56 - La destalinizzazione: nuovo passo dell'imperialismo unitario e della socialdemocrazia (a proposito dell'intervista di P. Togliatti a Nuovi Argomenti) - La struttura economica sovietica e i problemi della rivoluzione e dello Stato (a proposito di una tesi di L. Basso) - Polonia: la spinta delle masse operaie a Poznan - Ungheria: primo bilancio della rivolta - Il rapporto Gomulka: atto d'accusa contro l'imperialismo russo - Nuovi sviluppi della politica imperialista alla fine del 1956 - Gli insegnamenti della rivolta ungherese (a proposito delle tesi di Socialisme ou Barbarie) - La fisionomia della nuova classe dominante e la mediazione delle forze sociali in URSS - Sul capitalismo di Stato in URSS (a proposito di una tesi di Bruno Rizzi) - Trotsky sulla Russia - Il XXII Congresso del PCUS e le esitazioni del PCI nel processo di destalinizzazione) - Capitolo sesto. L'unità dell'imperialismo nella "coesistenza pacifica" 1957-1964 (Nota introduttiva - Il corso dell'imperialismo nel 1956-57 - L'unità dell'imperialismo nel confronto USA-URSS - Tesi sullo sviluppo imperialistico, durata della fase controrivoluzionaria e sviluppo del partito di classe - L'impostazione strategica delle "Tesi" del 1957 - I limiti della recessione americana – L'"imperialismo unitario" nella posizione dell'URSS sulla recessione USA - Il Piano delle promesse sbagliate - Dall'autarchia staliniana al mercato unico mondiale - Il significato della "distensione" nel quadro di una circolazione mondiale dell'imperialismo - Il Giappone negli equilibri asiatici - Kruscev: un cane morto) - Capitolo settimo. I blocchi economici dell'imperialismo mondiale 1957-1962 (Nota introduttiva – Cronologia - Mercato Comune Europeo, una tappa della concentrazione internazionale industriale e finanziaria - Svalutazione, inflazione, esportazione tedesco-americana di capitali - Le smentite alla teoria del superimperialismo - Le tendenze economiche di due alternative tattiche: "coesistenza" e "guerra fredda" - EFTA-MEC: dissidio della "competizione" imperialistica - Inganno delle formule propagandistiche: "neutralità" ed "equidistanza" - Il "Piano Kennedy" e l'esigenza dell'allargamento del mercato mondiale - Realtà e puntualità della questione tedesca - Cuba: le crisi di rigetto dell'imperialismo USA nell' America Latina - I blocchi economici dell'imperialismo mondiale) - Capitolo ottavo. Marx non è superato a Detroit 1955-1967 (Nota introduttiva – Cronologia - La rivoluzione atomica non salverà il capitalismo - Il processo di proletarizzazione in USA - "Neocapitalismo" e pauperizzazione - La concentrazione del capitalismo USA - Automazione e lotta di classe negli Stati Uniti - I mali della ricchezza americana - La lotta del proletariato nero metropolitano - Marx non è superato a Detroit) - Capitolo nono. La questione cinese 1959-1969 (Nota introduttiva – Cronologia - Le «Comuni popolari» e lo sviluppo del capitalismo in Cina - Ruolo oggettivo della Cina nella lotta internazionale della classe operaia - Lenin e la rivoluzione cinese - L'internazionalismo proletario e la rottura cino-sovietica - Né Mosca né Pechino - Punti fermi sulla questione cinese - Russia e Cina: un conflitto capitalistico - La teoria maoista del Fronte Unito) - Capitolo decimo. La controrivoluzione indonesiana 1966 (Nota introduttiva – Cronologia - La controrivoluzione indonesiana) - Capitolo undicesimo. L'India capitalistica 1966-1980 (Nota introduttiva – Cronologia - La fame capitalistica dell'India - L'India nella nuova contesa imperialistica - Trent'anni di sviluppo capitalistico in India) - Capitolo dodicesimo. «Il nemico è in casa nostra» 1965-1968 (Nota introduttiva – Cronologia - «Il nemico è in casa nostra» - La crisi del capitalismo cecoslovacco - L'accordo FIAT-URSS è un episodio della integrazione del capitalismo europeo - Attualità della via rivoluzionaria (nel 50° dell'Ottobre) - Contro la guerra, rivoluzione! – L'"interventismo di sinistra" a fianco della borghesia araba - Lotta internazionali sta contro i blocchi militari - Svalutazione della sterlina e socialdemocrazia al servizio del capitale - Le basi proletarie ed internazionaliste della strategia rivoluzionaria - La dimensione internazionale della crisi francese) - Capitolo tredicesimo. La vera spartizione del mondo 1968-1970 (Nota introduttiva – Cronologia - La vera spartizione del mondo tra URSS e USA - Tendenze di sviluppo dell'imperialismo europeo sul mercato mondiale - L'esportazione di capitali dell'imperialismo mondiale nelle zone in sviluppo - L'esportazione di capitali dell'imperialismo russo nelle zone in sviluppo - La concentrazione del capitale nella fase imperialistica) - Capitolo quattordicesimo. Squilibri nel sistema di alleanze 1971-1975 (Nota introduttiva - Il corso dell'imperialismo nel 1970-71 - Il corso dell'imperialismo nel 1971-72 - Il capitale mondiale nel rapporto USA-Europa - Gli attuali rapporti di forza tra le potenze) - Capitolo quindicesimo. Nuove zone d'influenza 1973-1976 (Nota introduttiva – Cronologia - La lezione del Cile - L'unificazione dell'Indocina, questione storica - La Spagna nei rapporti tra le potenze - L'Angola nella incandescente Africa australe - I nuovi rapporti delle potenze in Asia) - Capitolo sedicesimo. Nuove carte nella politica internazionale 1976-1979 (Nota introduttiva – Cronologia - Il PCI pedina delle lotte internazionali - Il PCI tra le linee imperialistiche degli Stati Uniti - I "vertici" dell'imperialismo - Le frazioni dell'imperialismo americano - Il motore tedesco - L'imperialismo americano ha un nuovo Presidente - Nuovi rapporti tra Stati Uniti ed Europa? - Nuove carte nella politica internazionale - I rapporti molteplici dell'imperialismo USA - Rafforzamento tedesco e riflessi francesi - La "distensione armata" dei nuovi rapporti di potenze - Movimenti nei rapporti tra potenze - Potenze e gruppi finanziari internazionali - I grandi gruppi nel mercato cinese - Scosse asiatiche sugli equilibri mondiali - I conflitti nell'epicentro asiatico: banco di prova per il marxismo - Spesa militare ed euromissili) - Capitolo diciassettesimo. La crisi di ristrutturazione 1975-1980 (Nota introduttiva - Regolarità storica della crisi - Una crisi particolare - Tempi stretti, prospettive incerte - Il corso dell'imperialismo nel 1976-77 - I contraccolpi della ripresa mondiale - L'imperialismo italiano nei contraccolpi della ripresa mondiale - Il corso dell'imperialismo nel 1977-78 - 1978: anno chiave nei rapporti internazionali - Il corso dell'imperialismo nel 1978-79 - Il rallentamento del ciclo mondiale e il dibattito sul riarmo in Europa - La battaglia generale per la produttività - La lotta per le aree monetarie - La ristrutturazione finanziaria europea - Lo SME tra dollaro e yen - Il nodo energetico nella competizione tra le potenze e nei rapporti di forza internazionali - La battaglia mondiale dell'industria automobilistica - La ristrutturazione dell'apparato industriale mondiale) - Indice bibliografico - Indice delle cartine - Profili biografici - Elenco delle sigle e delle abbreviazioni - Indice analitico |