Prima e dopo Yalta Stampa E-mail

Arrigo Cervetto

Opere. Volume 4
Prima e dopo Yalta


Edizioni Lotta comunista, pagg.676, € 30,00

 

cervetto yalta  IL LIBRO – Il volume 4 delle "Opere" di Arrigo Cervetto presenta due raccolte di articoli di politica internazionale: "La contesa mondiale" ed "Il mondo multipolare".
  La prima fu pubblicata nel maggio 1990 sotto la guida dell'Autore, in un periodo in cui Cervetto lavora alla sistemazione dei suoi scritti: nel dicembre 1988 aveva pubblicato la seconda edizione de "L'imperialismo unitario" e nel maggio 1989 la prima raccolta dedicata all'imperialismo italiano, "Il ciclo politico del capitalismo di Stato". Nel gennaio e nel giugno 1990 pubblicherà, in due stampe successive, "La difficile questione dei tempi", seguirà nel novembre 1991 "L'ineguale sviluppo politico" e nel 1994 "L'involucro politico". Tutte opere frutto di rilettura, selezione dei materiali, titolazione, organizzazione in capitoli e libri fatte da Cervetto personalmente.
  La seconda raccolta fu pubblicata nel 1996, non molto dopo la prematura scomparsa dell'Autore.
  I due testi contengono l'analisi della politica estera mondiale dal 1980 al 1995 e vanno considerati il proseguimento delle analisi già comparse ne "L'imperialismo unitario".
  Cervetto, introducendo nel maggio 1990 su lotta comunista la pagina di presentazione del primo di essi, scriveva: «In un decennio è stato sconvolto l'assetto mondiale. Giorno per giorno abbiamo seguito ed esaminato il gigantesco processo. Le nostre riflessioni le abbiamo consegnate agli articoli pubblicati sistematicamente sul giornale. Ora è venuto il momento di radunarli organicamente in un libro che attesta la visione generale del lavoro svolto».
  All'inizio degli anni '80 l'invasione russa dell'Afghanistan aveva scatenato una nuova "contesa mondiale" per una nuova definizione dei "rapporti di potenza", che si era conclusa con la fine dell'assetto di Yalta seguito alla seconda guerra mondiale. Era nell'analisi degli avvenimenti di questi dieci anni che Cervetto aveva impegnato la teoria marxista delle relazioni internazionali, come aveva affermato a conclusione dell'articolo "Marx ed Engels sui rapporti fra gli Stati", nell'aprile 1980: «Il futuro dell'imperialismo, data la complessità crescente delle relazioni internazionali, richiede ancor più strumenti perfezionati ed approfonditi di analisi. La fucina marxista della scienza politica li può abbondantemente fornire. Sta nelle nostre mani la capacità e l'opportunità di forgiarli».
  Nell'agosto 1980 avvertiva: «Montagne di libri sono state ormai scritte su Yalta ... Questo rapporto di forze è, dal punto di vista economico, definitivamente tramontato. Tre decenni di sviluppo capitalistico nel mondo hanno profondamente mutato la situazione economica del dopoguerra. Gli Stati Uniti non hanno più la metà della produzione industriale mondiale ... Giappone e Germania ... sono emerse come potenze industriali rafforzate in assoluto. Nessuno può mettere le brache ad un processo storico-naturale che è fatto da mille fattori impersonali. L'assetto economico di Yalta è seppellito. Si è aperta la lotta per la fine dell'assetto politico ... chi conta economicamente finirà con il contare politicamente, ma nessuno può sapere in quale modo e per quali vie. La nuova contesa imperialistica è iniziata. Segnerà gli anni '80 e il destino di un mondo caotico».
  Dal gennaio 1980 al dicembre 1989 Cervetto scriverà i 114 articoli di analisi sul ruolo degli Stati e sul peso dei fattori economici, politici, strategici, militari in gioco che andranno a formare i 9 capitoli del libro. "Un proficuo impegno" titolerà su lotta comunista nel luglio 1990.
  I titoli dei capitoli illustrano lo svolgimento: "I fattori della nuova contesa", "L'Europa al centro della contesa", "Le scadenze della questione tedesca", "Il Giappone potenza politica", "USA e URSS bloccano l'asse franco-tedesco", "Una partita sulle guerre stellari", "Ascesa asiatica ed equilibrio europeo", "Bipolarismo di superpotenze declinanti", "Yalta esaurita". Il materiale disponibile nel volume è vastissimo: si va dall'esito dello scontro sugli euromissili all'uso imperialistico del pacifismo; dai vertici dei leader delle grandi potenze alla guerra delle Falkland; dallo sviluppo del bacino del Pacifico al concreto delinearsi della riunificazione tedesca; dalla crisi dell'apartheid sudafricano al groviglio del Medio Oriente; dalle "guerre stellari" al breve ma cruento "temporale" politico di piazza Tien An Men; dalla crisi polacca al crollo dei regimi stalinisti in Est Europa. Gli avvenimenti erano stati seguiti mese dopo mese, ricorrendo a una pluralità di fonti internazionali e a un continuo raffronto con l'elaborazione dei principali centri di studi strategici dell'imperialismo mondiale.
  Il secondo testo, "Il mondo multipolare", segna l'inizio del dopo Yalta con il primo articolo del gennaio 1990: "Bipolarismo e multipolarismo nel dopo Yalta". La contesa è approdata ormai alla "inesplorata" ricerca di un nuovo assetto nelle relazioni internazionali. Cervetto avrà modo di seguirne le vicende per ancora cinque anni scrivendo 59 articoli che sono stati riordinati nel 1996 in dieci capitoli: "Il dopo Yalta delle potenze", "Confronto imperialista nel Golfo", "Nuovo ordine e grande disordine", "USA declinanti e crollo dell'URSS", "Germania e Giappone nel mondo multipolare", "Ridefinizione delle relazioni internazionali", "Impetuoso sviluppo in Asia", "Contraddittorio trionfo del capitale", "Flussi migratori e lotta sul welfare", "Demografia, capitali ed armi".
  In questi articoli vi è la premessa della "nuova fase strategica" del nuovo secolo, segnata dall'irruzione dell'Asia. Ripercorrendo gli scritti di Cervetto, si evincono le tendenze che trovano oggi piena conferma, a a oltre vent'anni di distanza. Ciò è messo bene in evidenza già nell'introduzione redazionale del 1996, riproposta in questo volume delle opere.
  La presente pubblicazione nelle "Opere" fa riferimento alla prima edizione delle due raccolte conservando la suddivisione in capitoli e i testi posti a introduzione, mentre sono stati rivisti gli apparati con l'aggiunta di una cronologia del quindicennio oggetto dell'analisi, un indice bibliografico in cui si trova traccia del confronto serrato della scuola marxista con fonti americane, giapponesi, tedesche, francesi, italiane, australiane, un indice delle cartine, un glossario dei sistemi d'arma per l'importanza che essi ricoprono nella "contesa", una tabella delle sigle, un buon numero di profili biografici, un indice dei nomi ampliato ai luoghi geografici, ai giornali, alle organizzazioni politiche, agli organismi internazionali e ad alcune parole chiave.

  DAL TESTO – "Il continente asiatico si presenta sempre più come l'epicentro delle tensioni mondiali dell'imperialismo. L'accumulo di queste tensioni provoca, in modo costante, conflitti militari; segno che lo scontro economico e politico non riesce a determinare un equilibrio di potenze che non sia di breve durata. La seconda guerra mondilale, che in Asia è stata soprattutto vittoria dell'imperialismo statunitense su quello giapponese, non è riuscita a determinare un equilibrio di potenze di media durata. Se si tiene presente che il Giappone subì una sconfitta di grandi proporzioni, si ha subito un'idea della dinamica asiatica. Neppure la schiacciante affermazione militare statunitense è riuscita ad arrestarla se non per pochi anni. La potenza americana ha avuto, per un certo periodo, la supremazia finanziaria e militare in un continente dove per decenni si erano affrontati gli imperialismi europei, russi e giapponesi; essa si trovò a muoversi in un improvviso «vuoto di potenza» e rapidamente lo colmò.
  "Ma ben presto scoppiò la guerra di Corea. Da allora la catena delle guerre indocinesi, indiane, pakistane e cinesi non si è più interrotta. Ironia delle parole: tutto ciò è avvenuto nel periodo che è stato chiamato «distensione»! Per noi leninisti è proprio la dimostrazione pratica che il periodo di guerre e di rivoluzioni che contrassegna il nostro secolo non ha mai avuto pause e non le ha avute specialmente nella gigantesca zona dello sviluppo capitalistico costituita dall'Asia.
  "L'imperialismo è un fenomeno unitario: non se ne può accettare una parte senza accettare tutto, non si può accettare la «distensione» in Europa e rifiutare la «guerra» in Asia. L Imperialismo è unitario poiché è la «distensione» in Europa a permettere la «guerra» in Asia ed è la «guerra» in Asia a permettere la «distensione» in Europa.
  "I rapporti tra le potenze sono rapporti reciproci e globali. Essi danno luogo ad equilibri globali ed equilibri parziali. Dato che i rapporti tra le potenze ed i relativi equilibri poggiano sulla forza economica, la quale si esprime in una forza militare in esercizio o potenziale, essi variano con il variare della forza economica stessa.
  "È nella natura del capitalismo l'ineguale sviluppo delle imprese, dei settori, dei mercati; di conseguenza vi è un ineguale sviluppo della forza economica che è alla base delle singole potenze e, dato che l'equilibrio tra le singole potenze è la situazione contingente del rapporto tra le forze economiche, esso diventa l'equilibrio dell'ineguale sviluppo. L'equilibrio globale, quindi, varia incessantemente ma in proporzioni ridotte sulle singole forze. Se bastasse lo spostamento delle quote minime di forza economica a rompere l'equilibrio globale questo non potrebbe esistere e non si costituirebbe un stema di Stati basato proprio sull'equilibrio globale."

  L'AUTORE – "Arrigo Cervetto era nato il 16 aprile 1927 a Buenos Aires, dove i genitori erano emigrati dalla Liguria. Giovane operaio dell'Ilva di Savona, dopo la crisi politico-militare del fascismo, l'8 settembre 1943, Cervetto partecipa con coraggio alla guerra civile contro il nazifascismo nella Langa piemontese, tanto da guadagnarsi la Croce al Merito. Ben presto la rottura con lo stalinismo e le lotte operaie durante la ricostruzione capitalista spingono Cervetto al "lavoro militante", nello sforzo di ricollegarsi al patrimonio marxista, la cui trasmissione alle giovani generazioni è stata bloccata dalla mancanza di un partito rivoluzionario in Italia. Inizia una lunga stagione di lotta politica e teorica che si concretizza, agli inizi, nella collaborazione al giornale "Il Libertario" di Milano (1950-51) e a "L'Impulso" (1950-57) con l'approfondimento dei temi sull'imperialismo unitario. L'attività politica e sindacale di Cervetto non è mai disgiunta dallo sforzo di coagulare un nucleo di quadri operai attorno al principio dell'omogeneità teorica come "presupposto indispensabile per la ricostruzione del partito di classe in Italia". La collaborazione alla rivista "Prometeo", nuova serie (1954, 1959 e 1960), e al giornale "Azione Comunista" (1957-64), come momenti della lotta politico-teorica durante lo scatenarsi delle prime crisi dello stalinismo in Europa e in Italia, si sommano alla ricerca storica delle origini di quella coscienza di classe nel proletariato, in cui Cervetto ha mosso i primi passi. Nell'estate 1954 pubblica sulla rivista "Movimento operaio" lo studio "Le lotte operaie alla Siderurgica di Savona, 1861-1913", in cui lo sviluppo della coscienza di classe è analizzato nel complesso dei rapporti capitale-lavoro, ritmato dal procedere delle lotte politico-sindacali del proletariato di fabbrica. Una ricerca storica proseguita con il lavoro "La crisi del movimento operaio savonese e l'attività di G. M. Serrati nel 1912", pubblicato nell'estate 1957 sulla rivista "Movimento operaio e contadino in Liguria". Una ricerca che porta alla luce aspetti della vita politica di Giacinto Menotti Serrati all'epoca ancora inesplorati: la riorganizzazione del movimento operaio in Liguria e la collaborazione al periodico socialista savonese "Il Diritto". Infine, l'ampio studio sul "Dopoguerra rosso e avvento del fascismo a Savona", pubblicato nell'inverno 1958 sulla "Rivista storica del socialismo". L'analisi dell'avvento del fascismo come "dittatura terroristica del capitalismo" e delle lotte operaie del primo dopoguerra, studiate sia coi freddi strumenti della scienza (movimento dei prezzi e dei salari, statistica degli scioperi) che con la lettura attenta delle cronache dell'epoca, riporta in superficie la viva voce dei vecchi militanti operai, grazie ad una serie di relazioni verbali e scritte che Cervetto avrebbe voluto utilizzare per un lavoro sulla Resistenza savonese, rimasto inedito. Questa lunga storia di lotta politica e teorica si conclude con "l'affermazione di "Lotta Comunista" (dicembre 1965) come organizzatore collettivo dei gruppi leninisti", inaugurando, contemporaneamente, un'altra stagione di preparazione e organizzazione del Partito di classe in Italia, al fine di agganciare la generazione operaia del dopoguerra alle nuove generazioni. L'approfondimento della strategia leninista del ruolo della Rivoluzione d'Ottobre come acceleratore dello sviluppo capitalistico in Asia permette di fissare alcuni cardini dell'analisi politica. La battaglia contro l'influenza dell'ideologia maoista in Italia, lo studio anticipatore del ruolo della Cina nelle lotte interimperialistiche, insieme all'approfondimento della politica del Comintern sulla questione "nazionale e coloniale" sono i temi delle prime pubblicazioni di Cervetto in questa seconda stagione: "Lenin e la rivoluzione cinese", pubblicato in forma d'articoli in "Azione Comunista" nel 1962, e stampato a Roma nel 1966 come opuscolo nelle Edizioni di Lotta Comunista; "La controrivoluzione indonesiana" (Edizioni Lotta Comunista, Roma, 1969), pubblicato originariamente sul nostro giornale nel 1966; "La teoria maoista del fronte unito" del 1969, stampato in forma d'opuscolo nel 1972. Nello stesso tempo vede la luce lo studio sulla concezione leninista dell'azione politica come fondamento scientifico della soluzione "ai problemi lasciati insoluti dall'inclinazione oggettivista di Bordiga e da quella soggettivista di Trotsky": si tratta di "Lotte di classe e partito rivoluzionario" (Edizioni Lotta Comunista, Roma, 1966) originariamente pubblicato in forma d'articoli in "Azione Comunista" nel 1964. Nella prefazione alla quinta edizione del 1988 si dice, richiamando Engels, che il partito deve condurre "gradualmente" il movimento della classe operaia al "livello teorico", alla coscienza di sé attraverso la conoscenza pratico-politica dei rapporti reciproci di tutte le classi della società, facendo risultare come ogni sbaglio e ogni sconfitta sia una conseguenza necessaria di errori d'ordine teorico. Solo la riflessione sulla sconfitta può alzare il "livello teorico", e uno dei compiti del partito marxista è quello di portare la coscienza dall'esterno. "Il partito rivoluzionario che non agisce a fondo in questa direzione rinuncia a utilizzare possibilità di sviluppo e di rafforzamento" e non collauda i suoi quadri come elementi di avanguardia: "invece di essere teso allo spronare si allenta nel consolare". Lo strumento Partito "si sviluppa con il lavoro quotidiano di organizzazione e di educazione del proletariato e non si affida alle ondate di spontaneità e alla aspettativa di combinazioni multiformi ed eccezionali". Il consolidamento e lo sviluppo del Partito leninista in Italia permetterà a Cervetto d'iniziare un lungo lavoro di sistemazione della sua cinquantennale attività teorica, al fine di pubblicare in forma organica i principali temi della sua analisi. "L'Imperialismo unitario", in cui organicamente è raccolto il materiale d'analisi del corso dell'imperialismo mondiale dagli anni '50 fino al 1980, esce nelle Edizioni Lotta Comunista a Milano nel 1981. "La contesa mondiale" (Milano, 1990), dove la contesa imperialista degli anni '80 è considerata come una "prima conclusione di una guerra di capitali in corso da cinquant'anni": sul fronte orientale la Russia ha perso e la Germania ha vinto, mentre sul fronte occidentale l'esito è ancora aperto. "Il ciclo politico del capitalismo di Stato, 1950-1967" (Milano, 1989): la tendenza alla formazione del capitalismo di Stato viene individuata nello sviluppo della produzione capitalistica, e lo stalinismo considerato come movimento politico sostenitore di quella forma giuridica di proprietà. "L'ineguale sviluppo politico, 1968-1979" (Milano, 1991): un bilancio dello sviluppo del capitalismo italiano negli anni '70 e l'analisi del profondo squilibrio fra il movimento dell'economia ed il movimento della sovrastruttura politica. "La difficile questione dei tempi" (Milano, 1990), dove Cervetto interviene nel dibattito sui tempi della rivoluzione fra Stalin, Trotsky e Bordiga: mentre è possibile scientificamente individuare la tendenza generale, o evoluzione come la chiama Lenin, del capitalismo e prevedere l'inevitabilità dei suoi sbocchi o risultati, è impossibile prevedere le sue scadenze, ove entra come fattore attivo il Partito. Infine, la riflessione sulla concezione materialistica della politica, iniziata a metà degli anni '70, l'analisi della "testa politica" affrontata col metodo di studio del "corpo sociale", viene pubblicata ne "L'involucro politico", quasi un anno fa, nel febbraio 1994. Molti lavori sono rimasti inediti, ma quest'opera conclude il lungo "lavoro militante" di Arrigo Cervetto, esponente della scuola marxista e dirigente del movimento rivoluzionario." (da "Lotta comunista", marzo 1995)

  INDICE DELL'OPERA - Nota redazionale - La contesa mondiale - Prima e dopo Yalta (Introduzione) - Capitolo primo. I fattori della nuova contesa, 1980 (L'espansione russa nell'Asia centrale - L'arteria pluridimensionale del Golfo Persico - Anche l'Europa punta al Golfo Persico - I parametri sconosciuti di Z. Brzezinski - Declino delle priorità triangolari - L'ascesa delle terze potenze - I fattori della nuova contesa imperialistica - Colpi sordi della nuova contesa all'Est - Caccia libera per la nuova contesa delle grandi potenze nel Golfo - Un presidente USA per la nuova contesa imperialistica - L'India nella nuova contesa imperialistica) - Capitolo secondo. L'Europa al centro della contesa, 1981 (Inizia a Bonn la nuova partita americana - Il primo linkage è tra Washington e Bonn - Il welfare nella contesa imperialistica - Necessità di liberismo imperialista nella nuova contesa tra le potenze - Tendenze profonde nella nuova contesa – Il linkage USA-Giappone preme forte sull'Europa - Con la nuova contesa si indebolisce il fattore europeo - Schieramenti mobili per il contenzioso imperialistico - Armi vecchie e nuove nella contesa imperialistica - Armi, monete e pacifismo militare nella nuova contesa imperialistica - Gli Stati Uniti alla ricerca di una mezza superiorità militare mondiale - La prima trattativa della nuova contesa imperialistica) - Capitolo terzo. Le scadenze della questione tedesca, 1982-1983 (Riappare il fantasma di Yalta nella Polonia della nuova contesa - Tendenze liberistiche nel bacino del Pacifico - Alle origini della questione tedesca - Scadenze della questione tedesca - L'oscillazione Est-Ovest della questione tedesca - La nuova contesa imperialistica raggiunge il Sud Atlantico - L'invasione del Libano riapre la sanguinosa partita nel Medio Oriente - Le nuove alleanze regionali nelle guerre del Medio Oriente - Il corso asiatico entra nella somma dell'imperialismo unitario - Il pendolo tedesco e l'ago liberale - Continuità e potenzialità nella svolta tedesca - Spostamenti politici nella metropoli tedesca - Influenze economiche negli spostamenti politici in Germania) - Capitolo quarto. Il Giappone potenza politica, 1982-1984 (Il Giappone diventa gigante politico nella nuova contesa imperialistica - La potenza politica giapponese si inserisce nella trattativa nucleare - L'irresistibile ascesa della potenza politica giapponese - Il Giappone sbilancia le trattative delle superpotenze - La vera super-NATO di Williamsburg - La ricerca di una linea internazionale rimbalza da Tokyo a Bonn - Complicati giochi tra Bonn e Mosca - Conti e conteggi delle potenze a Est ed a Ovest - L'ago della bilancia dell'equilibrio delle potenze oscilla in continuazione da Est e da Ovest - I conti nelle due sponde del Pacifico - Il Giappone tra "occidentalismo" e "asiatismo" nella politica internazionale) - Capitolo quinto. Usa e Urss bloccano l'asse franco-tedesco, 1983-1985 (La Germania nella movimentata contesa imperialista - La Germania nelle contraddizioni dell'atlantismo - Difesa europea tra velleità e ricatti - Difesa europea tra calcoli arrischiati e possibili baratti - L'ipoteca delle "guerre stellari" sulla "difesa europea" - Vecchi e nuovi ostacoli per l'asse europeo - Propositi e realtà di un asse europeo - Mosca definisce "revanscismo tedesco" una Ostpolitik che strizza l'occhio alla "difesa europea" - Mosca e Washington bloccano le iniziative tedesche - Pedine tedesche nell'ambiguo equilibrio delle potenze - Presidente riconfermato per due Oceani - Crescente lotta delle potenze nella crisi del Sud Africa) - Capitolo sesto. Una partita sulle guerre stellari, 1984-1986 (Una "trattativa ombrello" per le stagioni inclementi della nuova contesa - Il riarmo americano finanziato dal capitale internazionale - Un bipolarismo in declino - La militarizzazione dello spazio nella nuova contesa - La collaudata militarizzazione dello spazio - Veri e presunti divari nella militarizzazione dello spazio - Militarizzazione dello spazio in tutte le direzioni - Armi spaziali in varie combinazioni - Futuro imprevedibile della militarizzazione dello spazio - Testate nucleari in contrappeso allo scudo spaziale - Lo scudo spaziale pesa nella corsa alla superiorità - Scudi e testate nella lunga rincorsa spaziale - Rincorsa spaziale tra navette e stazioni orbitanti - Antica fortezza americana e scudo spaziale nuovo) - Capitolo settimo. Ascesa asiatica ed equilibrio europeo, 1986-1987 (Equilibri parziali e rafforzamento relativo nella nuova contesa - Tendenze di lungo periodo nei rapporti fra le potenze - Convergenze e contrasti dell'imperialismo unitario - Libero-scambismo e bilancia di potenza nell'equilibrio mondiale - Lenta ascesa della terza superpotenza - Atlantico e Pacifico nell'equilibrio mondiale - La lunga marcia dell'imperialismo giapponese - Europa e Giappone nell'equilibrio mondiale - Il lago Mediterraneo bagna il grande oceano Pacifico - Le radici del gioco multipolare in Asia - L'ombra del turbolento abbraccio) - Capitolo ottavo. Bipolarismo di superpotenze declinanti, 1987-1988 (Il gioco multipolare nel vecchio continente - Logoramento del bipolarismo in Europa - Vecchi e nuovi triangoli europei - Un complicato equilibrio in Europa - Deterrenti europei nella contesa imperialista - Primo impervio accordo nella nuova contesa imperialista - Interventismo manutengolo nel Golfo - Imprevisto "duopolio egemonico" - Confuso gioco multipolare in Europa - Carte confuse in Europa - Dominio delle superpotenze declinanti - Rifiuto tedesco del ruolo mitteleuropeo - Dibattiti e proposte delle superpotenze declinanti) - Capitolo nono. Yalta esaurita, 1988-1989 (Europeismo inglese con ombrello atlantista - Effetti della lunga espansione sui vertici internazionali - Ripiego russo nella "sufficienza militare" - Tre teste per il Fondo Monetario - Dottrine del "centrismo bipartitico" americano - Una strategia bipartitica per le superpotenze declinanti - Falchi, colombe e cicogne - Ipotetici blocchi con le superpotenze declinanti - Amazzonia e terra ucraina - Dollari per la nuova YaIta - Nuova Yalta attendista - Temporale su Pechino - Modelli per l'ideologia europea - La questione tedesca è diventata europea - La questione tedesca post-nazionale - La questione tedesca all'appuntamento della storia - Il risultato tedesco della contesa mondiale) - Il mondo multipolare – Introduzione - Capitolo primo. Il dopo Yalta delle potenze, 1990 (Bipolarismo e multipolarismo nel dopo Yalta - Due più quattro del dopo Yalta - Prima e dopo Yalta - Forze e debolezze del dopo Yalta - Sviluppo ineguale del dopo Yalta - La carta asiatica della questione tedesca - La carta asiatica nella contesa mondiale - Carta asiatica nel bellicoso Golfo - Accelerata unificazione tedesca) - Capitolo secondo. Confronto imperialista nel Golfo, 1990-1991 (America bifronte nel Golfo - Bilancia americana del Golfo - La mezza guerra nel Golfo - Equilibrio di fuoco nel Golfo - Nuovo ordine sull'Eufrate) - Capitolo terzo. Nuovo ordine e grande disordine, 1991 (Grande disordine in Asia - Primato militare e primato economico nella bilancia in Asia - Forze indefinite delle potenze in Europa - Multipolarismo apparente e reale) - Capitolo quarto. Usa declinanti e crollo dell'Urss, 1991 (I sette associano Mosca - Bush gioca la carta di Mosca - Stati Uniti da sempre contrari alla disgregazione sovietica - Washington appoggia Mosca per bloccare il riarmo dell'Asia - Ipotetico esapolarismo) - Capitolo quinto. Germania e Giappone nel mondo multipolare, 1992 (La Germania non è più il nano politico di Yalta - La pesante debolezza dell'Est - Carta russa e muItipolarismo tedesco-giapponese - Il Giappone cerca alleati in Europa - Germania tra europeismo e rinazionalizzazione - Inarrestabile spinta tedesca ad Est) - Capitolo sesto. Ridefinizione delle relazioni internazionali, 1992 (Instabilità europea e coalizioni mutevoli - Incertezza americana delle alleanze - Tempesta politica sulle valute europee - Scelte decisive nelle capitali europee - Ineguale sviluppo europeo ed asiatico) - Capitolo settimo. Impetuoso sviluppo in Asia, 1992-1993 (Riarmo in Asia - Proposte di multipolarismo asiatico - Bilance in Asia - Riarmo pentapolare nella bilancia asiatica - L'America gioca sui riarmi asiatici - Spade vere e spade di legno in Asia - Oggetti visti e soggettivisti delle potenze in Asia - Indecisione americana sulla bilancia di potenza in Asia) - Capitolo ottavo. Contraddittorio trionfo del capitale, 1993 (Crisi dello Stato-nazione nel mutato rapporto di potenze - Trionfo mondiale dell'instabile capitalismo - Asia veloce e lenta Europa - Ineguale sviluppo della veloce Asia) - Capitolo nono. Flussi migratori e lotta sul welfare, 1994 (Welfare pesante per la lenta Europa - Le migrazioni del welfare - Immigrati e donne nel welfare liberista - Salari del welfare e potenze asiatiche - Ineguale sviluppo del welfare - L'onda asiatica e la bassa marea del welfare) - Capitolo decimo. Demografia, capitali ed armi, 1994-1995 (Forza e debolezza delle potenze demografiche - Lo scontro di capitali in Oriente - Parametri inediti per la Cina - Capitali per la Cina - Armi per l'Asia - Il mito della classe media in Asia) – Cronologia - Indice bibliografico - Profili biografici - Indice delle cartine - Elenco delle sigle e delle abbreviazioni - Glossario dei sistemi d'arma - Indice analitico