Fascisti dopo la liberazione Stampa E-mail

Daniele Lembo

Fascisti dopo la liberazione

Grafica MA.RO. Editrice, pagg.142, Euro 22,00

 

fascistidopolaliberazione.jpg  IL LIBRO – Quando finì la Repubblica Sociale Italiana che fine fecero quegli uomini e quelle donne che avevano creduto nella Repubblica di Mussolini? Molti di loro furono trucidati, i meno sfortunati emigrarono in cerca di buona sorte “esuli in Patria”. Questi ultimi per sentirsi meno stranieri nelle loro terre provarono a riorganizzarsi nel Movimento Sociale Italiano. I reduci, tentarono così, con la costituzione del nuovo partito, di salvare il proprio mondo e le proprie idee dalla sconfitta militare. Il progetto di traghettare l’Idea Fascista nel dopoguerra veniva da lontano e aveva avuto origine negli ultimi mesi della Repubblica Sociale.

 

  DAL TESTO – “Il compito dello storico non è quello di indulgere in giudizi di valore morale. Lo storico ha il dovere di rilevare i fatti e di darne un’interpretazione. Nel caso specifico mi viene di rilevare che mentre le colpe dei fascisti sono state abbondantemente riportate dalla storiografia ufficiale che spesso ne ha ingigantito la portata, le malefatte dei partigiani, a guerra ormai finta, sono state dalla stessa bibliografia oculatamente nascoste. Compie reato di falsa testimonianza non solo chi narra il falso, ma anche chi tace il vero e a volte mi chiedo se non sarebbe opportuno prevedere tale reato anche per alcuni storici. Prima di concludere ritengo opportuno ricordare che dei partigiani autori dei misfatti riportati nel precedente capitolo pochi furono a pagare per le loro gesta. Qualche tempo dopo la fine del conflitto, molti dei crimini riportati furono denunciati alla Magistratura che pronunciò anche sentenze di condanna, ma le successive amnistie fecero sì che pochissimi furono quelli che restarono in galera a lungo. Il decreto luogotenenziale n. 96 del 6 settembre 1946 all’art. 1 citava: “…non può essere emesso mandato di cattura nei confronti dei patrioti (e degli altri cittadini che li abbiano aiutati) per i fatti da costoro commessi durante l’occupazione nazifascista e successivamente fino il 31 luglio 1945”. Per coloro ai quali, malgrado le amnistie e gli indulti della legge, restavano comunque pesanti condanne da scontare, qualcuno provvide a farli espatriare verso nazioni ospitali quali la Jugoslavia e la Cecoslovacchia”.

 

  L’AUTORE – Daniele Lembo nasce nel 1961 a Minori (SA), in Costiera Amalfitana, e dopo la maturità liceale frequenta il corso biennale della Scuola Sottufficiali della Guardia di Finanza. Laureato in Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione, è pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio. Cultore di studi storici sulla partecipazione italiana al secondo conflitto mondiale, è autore di varie cronache sull’argomento. Suoi articoli sono apparsi su Storia del XX Secolo, Storia del Novecento, Storia e Dossier, Storia verità, Eserciti nella Storia, e Battaglie, Aerei nella storia, Aeronautica e Cockpit. Nel 1999 è stata edita una sua monografia dal titolo “Taranto…fate saltare quel ponte”, che aveva come tema i Nuotatori Paracadutisti della Regia Marina; nel 2000 è apparso un suo saggio dal titolo “I Fantasmi di Nettunia – I reparti della R.S.I. impegnati sul fronte di Anzio – Nettuno”, nel 2001 sono apparsi due altri suoi lavori, di cui uno avente come tema la storia della Regia Aeronautica dal titolo “Il lungo Volo della Regia” e un saggio dal titolo “I Servizi Segreti di Salò – Servizi Segreti e Servizi Speciali nella Repubblica Sociale Italiana”. Nell’anno 2002 è stato pubblicato “Il prigioniero di Wanda”, ovvero il suo primo (e unico) romanzo d’ambientazione storica. Nel 2003 ha dato alle stampe il volume “La Carne contro l’acciaio – Il Regio Esercito Italiano alla vigilia della seconda guerra mondiale”. Nel 2005, è stato pubblicato il saggio “La Resistenza fascista – La “Rete Pignatelli e la Resistenza fascista nell’Italia invasa dagli angloamericani”. Nell’anno 2006, infine per i tipi della MA.RO., è stato edito il volume “La guerra nel dopoguerra – Le operazioni di stay behind della Decima Mas nell’Italia occupata, in guerra e nel dopoguerra”. Attualmente vive a Cisterna di Latina.

 

  INDICE DELL’OPERA – Premessa dell’autore – Capitolo 1. Le scialuppe di salvataggio – Capitolo 2. Una scialuppa per il Duce e il progetto PDM – Capitolo 3. Quelli senza neanche il salvagente – Capitolo 4. I colpevoli delle stragi – Capitolo 5. Pecore al pascolo e leoni in gabbia – Capitolo 6. Gli aiuti per reduce, detenuti e prigionieri – Capitolo 7. Il fascismo clandestino a Milano – Capitolo 8. Il fascismo clandestino a Roma – Capitolo 9. I Fasci d’Azione Rivoluzionaria – Capitolo 10. I Far che non scomparvero – Capitolo 11. Il MO.S.IT Spa? No grazie! – Capitolo 12. La Fiamma entra in gara – Capitolo 13. La stampa – Capitolo 14. Il 1948 – Capitolo 15. Dall’Alleanza Atlantica alla morte di Mieville – Capitolo 16. La nascita di Ordine Nuovo – Capitolo 17. Anno 1956, il M.S.I. comincia a figliare – Capitolo 18. Quella gente dal grande cuore – Nota dell’autore – Bibliografia - L’autore