Ai lati opposti delle barricate |
Jacob Taubes - Carl Schmitt
IL LIBRO – Nessuno sa che cosa si dissero Jacob Taubes e Carl Schmitt le poche volte che, a coronamento di un fitto scambio epistolare, si incontrarono di persona in casa di Schmitt a Plettenberg, sul finire degli anni Settanta. Quel che è certo è che quei dialoghi, ricordati dal primo come «veementi» e dal secondo come gli unici ormai in grado di agire in lui con la forza dirompente di un esplosivo, rappresentarono il delicatissimo punto di tangenza tra due visioni del mondo che la storia aveva messo «ai lati opposti delle barricate»: da una parte quella del rabbino apocalittico della rivoluzione, ispiratore occulto della rivolta studentesca del '68; dall'altra quella dell'anziano e del tutto isolato giurista cattolico della controrivoluzione. E dopo anni di esitazioni, in Taubes la volontà di comprendere prevale infine su quella di ergersi a giudice: comprendere, innanzitutto, perché uno dei pensatori «più significativi e intelligenti» del suo tempo, perseguitato dalla «questione ebraica», fosse stato risucchiato dal «guazzabuglio hitleriano». Come testimonia questo libro, che raccoglie tutti i materiali nati da quel confronto, il risultato è sorprendente: più che di nazismo, i due discutono di «teologia politica», di Thomas Hobbes, di san Paolo, di Walter Benjamin, di katechon e messianismo, con il lucido intento di interrogarsi sui presupposti più profondi delle rispettive posizioni – e il lettore scoprirà, pagina dopo pagina, echi e corrispondenze in grado di illuminare alcuni punti nodali del Novecento europeo. DAL TESTO – "La mia non vuole essere una critica pedante, ma la domanda meditabonda di un giovane che, nonostante l'ampia letteratura sull'argomento, fatica a immaginare gli anni Venti. Per uno che volesse salvare la sostanza metafisica, le strade verso sinistra o verso destra erano ugualmente aperte? Gli spiriti oscillavano tra destra e sinistra solo perché disperavano del programma del liberalismo? Non c'erano al tempo criteri con cui distinguere chiaramente il bene dal male? La lettera inviataLe da Benjamin, che non reca certo il marchio dell'opportunismo, dimostra che egli aveva riconosciuto in Lei una natura affine. E anche all'epoca, intorno al 1930, aveva anche Lei sufficiente libertà per scoprire in Benjamin uno spirito affine? Oppure la drastica contrapposizione amico-nemico nella guerra civile Le impediva di vedere in lui un tale spirito? È sorprendente che Lei, nel libro su Amleto, sia forse il primo a prendere posizione sul Dramma barocco di Benjamin. Ma nel caso dell'Amleto siamo già nel 1956, dunque un decennio dopo il diluvio universale nazista. Come appariva la costellazione, dal Suo punto di vista, nel 1930? Riusciva ancora a scorgere in Benjamin – che preferiva evidentemente la più logora delle banalità comuniste alla profondità borghese – un po' di spirito del Suo spirito?". (Jacob Taubes a Carl Schmitt) GLI AUTORI – Di Jacob Taubes (1923-1987) Adelphi ha pubblicato "La teologia politica di san Paolo" (1997); di Carl Schmitt (1888-1985) ha in catalogo un folto gruppo di titoli, fra cui "Stato, grande spazio, nomos" (2015). Questo libro è apparso per la prima volta in Germania nel 2012. INDICE DELL'OPERA - Introduzione del Curatore dell'edizione italiana - Nota dei Curatori tedeschi - Ai lati opposti delle barricate. Corrispondenza e scritti 1948-1987 - Jacob Taubes-Carl Schmitt. Lettere 1955-1980 - Lettere ad altri destinatari. Lettere da altri corrispondenti. 1948-1987 - Scritti di Jacob Taubes su Carl Schmitt e sulla teologia politica - Iscrizioni nel libro degli ospiti della famiglia Mohler. 1958-1977 – Note - Inimicizia paolina. Corrispondenza tra Jacob Taubes e Carl Schmitt, di Martin Treml - Bibliografia di riferimento – Cronologia - Indice delle lettere e degli scritti – Indice dei nomi |