Eventi e protagonisti del Ventennio fascista Stampa E-mail

Luciano Garibaldi – Simonetta Garibaldi

Eventi e protagonisti del Ventennio fascista

Archivio Storia / Mattioli 1885, pagg.200, € 18,00

 

garibaldi eventi  IL LIBRO – A oltre settant'anni dalla fine dell'Italia fascista è non solo possibile, ma doveroso, storicizzare uno dei periodi più intensi della storia della penisola. E quanto hanno fatto gli autori, fornendo del Ventennio un ritratto in controluce: né tutto male, né tutto bene. In effetti, in quegli anni furono varate leggi e realizzate riforme sicuramente positive come, ad esempio, il blocco dell'inflazione e della svalutazione della lira, l'istituzione della previdenza sociale, la bonifica delle paludi, la conciliazione tra Stato e Chiesa. Per contro, si verificarono eventi deprecabili come le leggi razziali, la fine della libertà di stampa, la folle entrata in guerra contro Francia e Inghilterra. Oltre alla storia del Ventennio, raccontata con stile giornalistico nei trenta capitoli dedicati agli "eventi" (dalla "marcia su Roma" alla morte del Duce sul lago di Como), il lettore potrà ripercorrere le brevi e stimolanti biografie degli ottanta principali personaggi della storia italiana del Ventennio: dalle figure più rappresentative del fascismo (D'Annunzio, Gentile, Ciano, Balbo, Badoglio, Graziani) agli esponenti più celebri dell'opposizione (De Gasperi, Pertini, Nenni, Togliatti, Matteotti, Gramsci, Carlo e Nello Rosselli).
  "Con questo libro – scrive, nella Postfazione, Aldo Ligabò -, ancora una volta Luciano Garibaldi, con la collaborazione della figlia Simonetta, ha dimostrato le sue straordinarie doti di scrittore nonché di formidabile investigatore."

  DAL TESTO – "Il Ventennio fascista fu, in effetti, un periodo di sperimentazione di concetti, regole e istituti affatto nuovi, non pochi dei quali sono rimasti per sempre nel nostro costume (e basterebbe citare la previdenza sociale obbligatoria), di grandi realizzazioni territoriali (autostrade, ammodernamento dei centri storici, bonifica delle paludi), di successi per l'economia nazionale (industrializzazione, fine dell'inflazione e della svalutazione della lira).
  "Né va dimenticato che al regime andò la fiducia addirittura plebiscitaria del popolo, al punto che si può e si deve affermare che gli italiani erano, se non tutti, quasi tutti fascisti. Lo dimostrano le seguenti cifre. Elezioni del 1924: partito fascista 64,9% dei voti e 356 deputati, opposizione 35,1% e 161 deputati. Elezioni del 1929 (con il sistema plebiscitario: ossia, dire sì o no ,alla lista ufficiale): sì 98,4%, no 1,6%. Elezioni del 1934 (le ultime, perché, da quel momento in poi, la Camera dei deputati cessò di esistere per trasformarsi in Camera dei fasci e delle corporazioni con i rappresentanti imposti dall'alto): votanti 96,52% degli aventi diritto, sì 99,84% dei votanti, no 0,15%. In cifra, 15.265 no.
  "Furono dunque gli italiani a volere Mussolini, e tutte le sventure che da quella scelta derivarono: dalla nostra folle entrata in guerra contro la Francia e l'Inghilterra, all'attacco disastroso (neppure richiesto da Hitler) alla Grecia."

  GLI AUTORI – Luciano Garibaldi (Roma, 1936) ha scritto e pubblicato oltre trenta libri divulgativi di storia, prevalentemente sulle guerre del Novecento, Fascismo, Resistenza, Anni di piombo. Tra i maggiori successi, «Mussolini e il Professore» (Mursia, 1984); «Un secolo di guerre» (White Star, gruppo De Agostini), tradotto in otto lingue, tra cui il cinese; «Operazione Walkiria: Hitler deve morire» (Ares), con interviste ai superstiti dell'attentato, incontrati in Germania vent'anni dopo il fatto; «La guerra (non) è perduta» (Ares), storia degli ufficiali italiani incorporati nell'8a Armata britannica; «I Giusti del 25 Aprile» (Ares), storie delle vite e misteri delle morti di tre famosi comandanti partigiani: Aldo Gastaldi, Edoardo Alessi e Ugo Ricci; «Gli eroi di Montecassino» (Oscar Storia Mondadori), dedicato ai polacchi che liberarono l'Italia; «La pista inglese» (Ares, 2002, pubblicato anche a New York, da Enigma Books, con il titolo «Mussolini: the secrets of his death». Con la figlia Simonetta, nel 2014, per la White Star - De Agostini, «Adolf Hitler. Il tempo della svastica», tradotto e pubblicato anche in inglese. Numerosi i suoi libri sugli "anni di piombo". Tra questi, «Luigi Calabresi, Medaglia d'Oro», da cui è stata tratta la fiction televisiva di Rai Uno "Gli anni spezzati. Il commissario"; e «Nella prigione delle Brigate Rosse», assieme al giudice Mario Sossi (da cui la fiction di Rai Uno "Gli anni spezzati. Il giudice").
  Simonetta Garibaldi (Genova, 1970) è giornalista pubblicista e ricercatrice storica. È coautrice dei libri: «Portofino amore mio: mille anni in piazzetta» (con Mario Oriani, Orme editore, Milano, 2003), «Genova e i Mille» (De Ferrari editore, 2010), «Adolf Hitler. Il tempo della svastica» (White Star, 2014), «Cristoforo Colombo» (Vallecchi, Firenze, 2005), «Le donne che hanno cambiato il mondo» (White Star De Agostini, 2014).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Gli eventi (Piazza San Sepolcro, 23 marzo 1919: nasce il fascismo - 28 ottobre 1922: la marcia su Roma – La cronaca, pubblicata sul «Corriere della Sera», della nomina di Mussolini a capo del governo – Donne in camicia nera alla marcia su Roma - 1926: nasce il corporativismo - «Quota novanta»: la battaglia per salvare la lira – La conciliazione dell'11 febbraio 1929 - Il fascismo e l'arte – La conquista della stampa – La «carta del lavoro» - Il «Gran Consiglio del Fascismo» - Il Duce e il giornalismo – La letteratura nel Ventennio – Il Ventennio e lo sport - Il Ventennio e la scienza - Il Ventennio e il cinema - L'architettura nel Ventennio – La musica e la radio – La guerra d'Africa – La guerra di Spagna – La presa dell'Albania – Le leggi razziali – Tre anni di Guerra - Il 25 luglio 1943 – L'8 settembre 1943 - La «morte della Patria» - Prigioniero sul Gran Sasso - Nasce la RSI - I 18 punti di Verona e la socializzazione - La tragedia del ghetto di Roma - Fine a Dongo - Dieci domande senza risposta) - Le persone (Acerbo Giacomo - Acquarone Pietro - Agnelli Giovanni - Albertini Luigi - Alfieri Dino - Ambrosio Vittorio - Amedeo d'Aosta - Amendola Giovanni - Amicucci Ermanno - Anfuso Filippo - Ansaldo Giovanni - Appelius Mario - Arpinati Leandro - Attolico Bernardo - Badoglio Pietro - Balbo Italo - Barzini Luigi - Bianchi Michele - Biggini Carlo Alberto - Bocchini Arturo - Bombacci Nicola - Borghese Junio Valerio - Bottai Giuseppe - Buffarini-Guidi Guido - Castellano Giuseppe - Cavallero Ugo - Ciano Costanzo - Ciano Galeazzo - Cini Vittorio - Croce Benedetto - D'Annunzio Gabriele - Dalser Ida - De Ambris Alceste - De Bono Emilio - De Gasperi Alcide – De Vecchi di Val Cismon Cesare Maria - Duranti Doris - Elena di Savoia - Farinacci Roberto - Federzoni Luigi - Gatteschi Fondelli Piera - Gentile Giovanni - Giuriati Giovanni - Gobetti Piero - Gramsci Antonio - Grandi Dino - Gray Ezio Maria - Graziani Rodolfo - Maccari Mino - Malaparte Curzio - Maria José Di Savoia - Marinetti Filippo Tommaso - Matteotti Giacomo - Messe Giovanni - Mezzasoma Fernando - Mussolini Arnaldo - Mussolini Benito - Mussolini Guidi Rachele - Muti Ettore - Nenni Pietro - Pavolini Alessandro - Pertini Sandro - Petacci Claretta - Pio XI (Achille Ratti) - Pio XII (Eugenio Pacelli) - Pirandello Luigi - Ricci Renato - Rocco Alfredo - Rosselli Carlo e Rosselli Nello - Rossoni Edmondo - Sarfatti Margherita - Scorza Carlo - Starace Achille - Sturzo Luigi - Teruzzi Attilio - Togliatti Palmiro - Turati Augusto - Umberto di Savoia - Vittorio Emanuele III - Volpi di Misurata Giuseppe) – Postfazione, di Aldo Ligabò