O la Croce o la svastica Stampa E-mail

Luciano Garibaldi

O la Croce o la svastica. La vera storia dei rapporti tra la Chiesa e il nazismo

Lindau, pagg.208, Euro 16,50

 

garibaldi_croce-o-svastica  IL LIBRO - Il primo religioso tedesco a finire in un lager fu il gesuita Josef Spieker. In una predica a Colonia, nel 1934, aveva esclamato: «La Germania ha un solo Führer ed è Cristo!». Il primo a essere eliminato dai nazisti fu monsignor Bernhard Lichtenberg, arciprete della cattedrale di Berlino: aveva pregato assieme a un gruppo di ebrei. Non fu che l’inizio di una sfida senza equivoci che si concluse con il sacrificio di quattromila sacerdoti e religiosi cattolici. Alla guida di questa eroica impresa, due grandi pontefici: Pio XI e Pio XII.
  Il presente libro racconta la vera storia dei rapporti tra la Chiesa e il Nazismo chiudendo definitivamente la disputa sui presunti silenzi di Pio XII, il papa che Reinhard Heydrich – il promotore della «soluzione finale del problema ebraico» – in un rapporto segreto definì «schierato a favore degli ebrei, nemico mortale della Germania e complice delle potenze occidentali».
  Sono molte le vicende puntualmente ricostruite da Luciano Garibaldi in queste pagine avvincenti: a cominciare dalla testimonianza del generale Karl Wolff, il comandante delle SS in Italia, che ricevette da Hitler l’ordine di arrestare Pio XII e trasferirlo nel Liechtenstein, ma riuscì, in maniera romanzesca, a vanificare quel progetto, meritandosi l’assoluzione a Norimberga. E poi i due enigmi che ancora accompagnano Claus Von Stauffenberg, l’ufficiale che il 20 luglio 1944 tentò di uccidere il Führer: se cioè sia vero che il colonnello, fervente cattolico, prima di collocare la bomba si confessò dal vescovo di Berlino, ne ottenne l’assoluzione e si comunicò; e se si possa affermare che il Vaticano fu preventivamente informato dell’Operazione Valchiria. E ancora: la fiera opposizione del vescovo Clemens Von Galen, il «leone di Münster», la rivolta ideale di Sophie Scholl e dei suoi compagni della «Rosa Bianca», la resistenza delle donne tedesche che si batterono per la fede e la carità contro l’antisemitismo nazista, la leale difesa compiuta da non pochi ebrei, anche famosi, di Pio XII, un papa ingiustamente diffamato; e infine, per una informazione completa e obiettiva, la storia di sacerdoti e monsignori che si schierarono a fianco di Hitler.

  DAL TESTO - "Il 3 maggio 1938 aveva avuto inizio la storica visita di Adolf Hitler a Roma, che si sarebbe protratta fino al 9, tra parate militari, sfilate solenni e tripudi di folla. Tutti attendevano anche l’omaggio del Führer al Papa, ma l’incontro non fu possibile per la decisione di Pio XI di ritirarsi a Castel Gandolfo durante tutte le giornate della permanenza di Hitler a Roma. Gesto tanto più clamoroso in quanto i due dittatori che s’incontravano a Roma erano coloro i quali avevano salvato i cattolici della vicina Spagna dalla triste sorte che li avrebbe attesi qualora a vincere fossero state le forze repubblicane.

  "Per quanto riguarda l’atteggiamento del Vaticano nei confronti della legislazione razziale fascista, anche se – per il vero – non vi fu un’ondata di totale dissenso verso il Manifesto della razza da tutti i pulpiti cattolici, resta incontrovertibile il severo giudizio di Pio XI che pronunciò parole inequivocabili di condanna della politica razziale. Nel corso di una udienza nel pomeriggio successivo alla pubblicazione del Manifesto, il 15 luglio 1938, pronunciò queste parole: «Si tratta di una vera e propria apostasia. I princìpi enunciati nel Manifesto sono contrari alla fede in Cristo». E il 21 luglio successivo, durante un’udienza a 150 assistenti ecclesiastici dell’Azione Cattolica: «Il razzismo è il tema più scottante del momento. Queste ideologie non solo non sono cristiane, ma finiscono con il non essere neppure umane» (cfr. Giovanni Sale, su «Civiltà Cattolica» del 5 luglio 2008)".

  L'AUTORE - Luciano Garibaldi, giornalista professionista dal 1957, nella sua lunga carriera è stato inviato speciale, caporedattore e vicedirettore di quotidiani («Corriere Mercantile», «La Nazione», «Roma», «Il Giornale», «La Notte») e settimanali («Tempo», «Gente»). Tra i suoi numerosi libri ricordiamo: Un secolo di guerre; Operazione Walkiria. Hitler deve morire; Il secolo in breve. Persone e storie del Novecento; I giusti del 25 aprile. Chi uccise i partigiani eroi?; La pista inglese. Chi uccise Mussolini e la Petacci?; Le soldatesse di Mussolini.

  INDICE DELL'OPERA - 1. Pio XI: o la croce o la svastica - 2. Il Leone di Münster - 3. Da Roma a Berlino: la sfida a Hitler - 4. La cantonata del Duce (ovvero «il male assoluto») - 5. Gli ebrei di Ungheria - 6. Pio XII e Karl Wolff - 7. Le «SS di Gesù» - 8. Le donne, la fede e la pietà - 9. L’Operazione Valchiria e il V comandamento - 10. Pio XII: la «guerra» continua - APPENDICI - Mit brennender Sorge - Il grazie di Benedetto XVI a Gary Krupp presidente di Pave the Way Foundation - Bibliografia - Indice dei nomi