Legalità e legittimità |
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Carl Schmitt
DAL TESTO – "La pretesa di legalità fa di ogni resistenza e di ogni difesa un'ingiustizia e una violazione del diritto, una «illegalità». Se la maggioranza può disporre a suo arbitrio di legalità e illegalità, allora può in primo luogo dichiarare illegali, cioè hors-la-loi, i suoi concorrenti politici interni, ed escluderli così dalla omogeneità democratica del popolo. Chi possiede il 51% potrà rendere legalmente illegale il restante 49%. Potrà chiudersi legalmente alle spalle la porta della legalità dalla quale è entrato, e trattare l'avversario politico-partitico che magari a quel punto bussa con gli stivali contro la porta chiusa, come un delinquente comune. A fronte di questa inquietante possibilità si cerca oggi il più delle volte di fornire una qualche tutela con l'introduzione di maggioranze di voto più difficili, qualificate: si richiede per determinate materie una maggioranza dei due terzi o simile, e in generale, con la formula fuorviante della «tutela delle minoranze», da una parte si creano garanzie contro la maggioranza del 51%, e dall'altra parte però si rimane nel vuoto funzionalismo di una matematica puramente aritmetica delle maggioranze e delle minoranze. Vedremo nel prossimo capitolo come anche l'introduzione di tali maggioranze numericamente qualificate sconfessi e sopprima sia la democrazia sia lo Stato legislativo parlamentare con il suo concetto di legalità. Si può però comprendere fin d'ora che questo funzionalismo matematico, basato sulla statistica contingente delle maggioranze, distrugge continuamente se stesso se il principio dell'uguaglianza di chances di ottenere la maggioranza non è osservato rigorosamente. Lo Stato legislativo parlamentare odierno, fondato sul dominio di maggioranze di volta in volta date, può consegnare il monopolio dell'esercizio legale della forza a quelli che di volta in volta sono i partiti di maggioranza, e pretendere dalla minoranza la rinuncia al diritto di resistenza, solo fintantoché uguali chances di ottenere la maggioranza restano realmente aperte e questo presupposto del suo principio di giustizia resta in qualche modo credibile." L'AUTORE – Carl Schmitt (1888-1985) ha insegnato in varie università tedesche, prima di diventare professore all'Università di Berlino nel 1933. Ritiratosi a vita privata alla fine della guerra, continuò a lavorare e a pubblicare nel campo del diritto internazionale. Fra le sue opere tradotte in italiano ricordiamo, pubblicate dal Mulino, «Le categorie del 'politico'» (1972, ultima ed. 1998), «Cattolicesimo romano e forma politica» (2010), «Sul Leviatano» (2011), «Amleto o Ecuba» (nuova ed. 2012), «Il valore dello Stato e il significato dell'individuo» (2014) e «La guerra d'aggressione come crimine internazionale» (2015). INDICE DELL'OPERA - Crisi, morte e trasfigurazione di una Repubblica, di Carlo Galli - Introduzione. Il sistema di legalità dello Stato legislativo in confronto ad altri tipi di Stato (giurisdizionale, governativo, ammnistrativo) - I. Il sistema di legalità dello Stato legislativo parlamentare - II. I tre legislatori straordinari della costituzione di Weimar – Conclusioni - Postfazione (1958) - Nota editoriale - Nota al testo - Indice dei nomi |