Mein Kampf. Vol. 2: Il movimento nazionalsocialista |
Adolf Hitler
IL LIBRO – Il secondo tomo del Mein Kampf (Il movimento nazionalsocialista), apparso alla fine del 1926 (anche se la sua redazione fu alquanto stratificata), non differisce dal primo per mere ragioni redazionali e cronologiche. Dopo aver concluso il primo volume con l'espressione sibillina "Il movimento fece il suo corso", Hitler passa dalla diagnosi alla prognosi. Se prima aveva "inventato" l'ipotesi abduttiva della "malattia ebraica" attraverso un percorso semeiotico, ora si tratta di "immaginare" il futuro della nuova Germania. Eccoci alla "divinazione" vera e propria, cioè alla lettura del futuro attraverso gli indizi sparsi nel presente. Se i sintomi esteriori (la "mezza misura", l'infingardaggine borghese, il sistema educativo, la libertà sessuale ecc.) erano le spie di un sistema immunitario sempre più debole, si tratta ora di offrire la medicina contro il "male ebraico". Quale sarà ilfuturo della Germania dopo che i "bacilli" saranno estirpati dal corpo popolare tedesco? DAL TESTO – "La visione del mondo esige combattenti decisi tanto alla lotta puramente corrosiva, di cui gli avversari riconoscono subito la pericolosità e perciò si uniscono in un fronte comune, quanto alla lotta costruttiva, che tenta di imporre il proprio nuovo modo di pensare. Perciò una visione del mondo porterà alla vittoria le sue idee se unificherà nelle sue file gli elementi più valorosi ed energici del suo tempo e del suo popolo e se darà loro forma di un'organizzazione salda e bellicosa. A tal fine è necessario che la visione del mondo selezioni alcuni pensieri ben precisi e li rivesta di una forma adatta a fungere da professione di fede, nella loro precisa e scultorea sintesi, per una nuova comunità umana." IL CURATORE – Vincenzo Pinto (1974), storico del sionismo e dell'antisemitismo, in possesso di una solida formazione accademica (dottore di ricerca in storia contemporanea, scienze storiche e studi italiani), dirige l'associazione e rivista "Free Ebrei". Ha pubblicato le biografie di Vladimir Ze'ev Jabotinsky, padre del sionismo di destra, e di Julius Langbehn, autore di uno dei libri più venduti nella Germania guglielmina. Ha curato le edizioni critiche di vari testi di politici e intellettuali ebrei e antisemiti. Sta per pubblicare una raccolta di saggi sul Bund ("La socialdemocrazia ebraica") per l'editore Brill. INDICE DELL'OPERA – Premessa - 1. Visione del mondo e partito - 2. Lo Stato - 3. Membri dello Stato e cittadini - 4. Personalità e concezione nazionalpopolare dello Stato - 5. Visione del mondo e organizzazione - 6. La battaglia degli esordi: l'importanza del discorso - 7. La lotta contro il fronte rosso - 8. "E scompagnato è fortissimo il forte" - 9. Idee fondamentali sul senso e sull'organizzazione del Reparto d'assalto (S.A.) - 10. Il federalismo come maschera - 11. Propaganda e organizzazione - 12. La questione sindacale - 13. La politica di alleanza tedesca del dopoguerra - 14. Svolta orientale e politica orientale - 15. Legittima difesa come diritto – Glossario - Indice dei nomi - Bibliografia generale |