L'avventura di Cleonimo. Livio e Padova Stampa E-mail

Lorenzo Braccesi

L'avventura di Cleonimo
Livio e Padova


Casa Editrice Il Poligrafo, pagg.136, € 22,00

 

braccesi cleonimo  IL LIBRO – Perché Cleonimo di Sparta approda nella laguna di Venezia? Ed è egli diretto a Padova o ad Adria? E quali le sue mire di conquista, quali le sue relazioni diplomatiche, quali le sue alleanze politiche, quali le ragioni più vere che lo spingono, quasi simultaneamente, all'aggressione e alla fuga? Il volume – che uscì in prima edizione nel 1990 con il sottotitolo «A Venezia prima di Venezia» - esplora l'avventura veneta del principe spartano, offrendo un nuovo e affascinante affresco storico sulla Padova preromana. In un intreccio di eventi, di lotte tra Galli e Greci, di alleanze politiche e di relazioni diplomatiche, la storia assume contorni inediti diventando mito nazionalistico in un intreccio di eventi, e di coinvolgimenti della città in lotte contro Galli e contro Greci, che inaspettatamente proiettano l'antica Patavium in un più ampio orizzonte di connotazione mediterranea.

  DAL TESTO – "Ma, se egli proviene da nord, può tanto dirigersi sempre verso Padova, quanto, poggiando a meridione, verso Adria, risalendo, con navigazione endolagunare, i canali che costeggiano l'isola di Pellestrina e che poi, all'altezza di Chioggia, si innestano con una serie di tagli artificiali al sistema di viabilità fluviale del delta padano.
  "Cleonimo, come abbiamo detto, proviene da nord, e quindi, almeno potenzialmente, può dirigersi tanto verso Padova quanto verso Adria. Ha dunque dinnanzi a sé due vie d'acqua: quella (che in effetti imboccherà) del Meduaco e quella dei canali litoranei, interlagunari e interfluviali, che, con più protetta navigazione, l'avrebbero veicolato verso Adria; cioè verso l'antico approdo paleoveneto, trasformatosi col tempo in emporio etrusco ed ellenico, e quindi, da meno di un secolo, in insediamento coloniario siracusano.
  "Questa seconda via, in direzione di Adria, faceva parte – come abbiamo accennato - di tutto un fitto sistema di viabilità fluviale che, già in età preromana, univa Ravenna alla laguna di Venezia avvalendosi di una serie di canali scavati dall'uomo. I Romani, per buona parte, nell'area del delta padano, non faranno che ampliare e consolidare una rete di tagli artificiali già preesistente."

  L'AUTORE – Lorenzo Braccesi ha insegnato Storia greca negli atenei di Torino, Venezia e Padova. Si è interessato a più aspetti della ricerca storica, focalizzandosi in particolare su tre temi di fondo: colonizzazione greca, ideologia e propaganda nel mondo antico, eredità della cultura classica nelle letterature moderne. Le sue pubblicazioni più recenti sono state dedicate alle donne della famiglia di Augusto: "Giulia, la figlia di Augusto" (Roma-Bari, Laterza, 2014), "Agrippina, la sposa di un mito" (Roma-Bari, Laterza, 2015), "Livia" (Roma, Salerno, 2016).

  INDICE DELL'OPERA - Premessa alla seconda edizione - I. Livio e Padova, un problema introduttivo - II. L'antefatto italiota - III. La navigazione in Adriatico – IV. L'approdo a Venezia – V. La battaglia sul Meduaco - VI. L'inattendibilità e l'attendibilità di Livio - VII. Cleonimo erede di Siracusa - VIII. Diomede o Cleonimo? – Appendici - I. Livio e le stele patavine con cavalieri combattenti - II. Un frammento di elmo bronzeo dalla Valmarecchia - Semper in armis: Padova tra greci e celti. Suggestioni da tre reperti dei musei civici (schede di Francesca Veronese) - Bibliografia