Nati liquidi |
Zygmunt Bauman - Thomas Leoncini
IL LIBRO – Questa è l'ultima opera di un'icona della cultura che ha goduto di un'immensa popolarità, grazie alla sua capacità di parlare a tutti con un linguaggio comprensibile e al tempo stesso mai riduttivo. Lo studioso che ha spiegato la postmodernità attraverso l'illuminante immagine di una «società liquida» che ha abbandonato la comunità per l'individualismo, convinta che il cambiamento è l'unica cosa permanente e che l'incertezza è l'unica certezza. Queste sono le pagine a cui al momento della morte Zygmunt Bauman stava lavorando. Un dialogo con un giovane che ha esattamente sessant'anni meno di lui. Nello scambio con Thomas Leoncini, Bauman affronta per la prima volta il mondo delle generazioni nate dopo i primi anni '80, quelle che a una società liquida e in continuo mutamento appartengono da nativi. E, come sempre, stimolato dal dibattito, sa cogliere la realtà nella sua dimensione più vera e profonda, persino nei fenomeni considerati più effimeri. La trasformazione del corpo, i tatuaggi, la chirurgia estetica, gli hipsters, le dinamiche dell'aggressività (e in particolare il fenomeno del bullismo), il web, le trasformazioni sessuali e amorose vengono analizzati in questa breve folgorante opera pop, capace di coinvolgere sia coloro che, a vario titolo, hanno a che fare con i giovani sia i moltissimi lettori di Bauman. Questa è l'ultima lezione del più grande sociologo e filosofo della contemporaneità. DAL TESTO – "La cultura contemporanea della società dei consumatori è governata dal precetto «se puoi farlo, devi farlo». L'idea di non avvalersi delle opportunità disponibili di «migliorare» l'aspetto del proprio corpo (leggi: avvicinarlo alla moda attualmente dominante) viene fatta sentire come un qualcosa di ripugnante, spregevole; tende a essere ampiamente vista come degradante, lesiva del valore e della stima sociale del «colpevole». La consapevolezza di questo stato di cose è anche, di conseguenza, un colpo ferale, umiliante e doloroso, alla propria autostima. GLI AUTORI – Zygmum Bauman è nato a Poznan nel 1925 da una famiglia di origini ebraiche. In seguito all'invasione della Polonia da parte delle truppe tedesche, all'inizio della seconda guerra mondiale fugge con i genitori in Unione Sovietica e si arruola in un corpo di volontari per combattere contro i nazisti. Finita la guerra torna nel suo Paese e inizia a studiare sociologia all'Università di Varsavia, dove si laurea in pochi anni. Nel 1968 è costretto di nuovo a emigrare in seguito a un'epurazione antisemita messa in atto dal governo polacco e si rifugia prima in Israele, dove insegna all'Università di Tel Aviv, poi in Gran Bretagna, dove, dal 1971 al 1990, è professore di sociologia all'Università di Leeds. Considerato il teorico della postmodernità, è autore di moltissimi libri nei quali si è occupato di temi rilevanti per la società e la cultura contemporanee: dall'analisi della modernità e postmodernità, al ruolo degli intellettuali, fino ai più recenti studi sulle trasformazioni della sfera politica e sociale indotte dalla globalizzazione. Tra i più noti e recenti: "Vita liquida", "Consumo, dunque sono", "L'arte della vita", tutti pubblicati da Laterza. Si è spento a Leeds il 9 gennaio 2017. INDICE DELL'OPERA - 1. Trasformazioni sulla pelle. Tatuaggi, chirurgia plastica, hipster - 2. Trasformazioni dell'aggressività. Bullismo - 3. Trasformazioni sessuali e amorose. Decadenza dei tabù nell'era dell'e-commerce sentimentale – Postfazione. L'ultima lezione |