Silvia Scaranari
Jihād Significato e attualità
Edizioni Paoline, pagg.140, € 11,00
IL LIBRO – Il fenomeno del jihād armato è entrato prepotentemente nelle nostre case con i ripetuti attacchi degli ultimi anni, suscitando, anche nel mondo islamico, un dibattito molto articolato. Per non criminalizzare tutto l'islam o, al contrario, deresponsabilizzarlo immaginando l'esistenza di un'ala «deviata», è utile ricostruire il significato del termine jihād a partire dalla dottrina. Nel libro si esamina anche il suo sviluppo nel corso della storia, arrivando fino ai nostri giorni, in cui il martirio-suicidio, ignoto nell'islam sunnita fino al XX secolo, è diventato uno strumento privilegiato di lotta. Il tema è stato sviluppato in cinque capitoli dove vengono affrontati quindi la nascita, lo sviluppo, le diverse forme di jihad, le attuali dinamiche presenti nei principali gruppi jihadisti. Il linguaggio usato è divulgativo e i riferimenti bibliografici presenti in nota sono facilmente reperibili. Il libro è il secondo della nuova collana editoriale "Islam – saperne di più". La collana vuole offrire risposte su un mondo, quello musulmano, non più lontano, ma presente nella nostra vita quotidiana. Ogni volume si occupa di un particolare aspetto della fede, del costume, della cultura musulmana affidandone la trattazione a studiosi che da anni approfondiscono la conoscenza dell'islam. Serietà e precisione nelle informazioni e semplicità nello sviluppo dei temi caratterizzano i libri, accessibili a un vasto pubblico. Ad arricchire ogni volume, le note e una bibliografia con testi facilmente reperibili o consultabili, per approfondire il tema.
DAL TESTO – "La parola jihād deriva dalla radice araba jhd che indica «sforzarsi» o, meglio ancora, «sforzo teso verso uno scopo determinato» e per questo condivide la radice con altri termini quali ijtihād, la ricerca delle soluzioni giuridiche degli esperti nel diritto, e mujāhad, lo sforzo di perfezionamento personale, ma anche mujāhidin, il combattente. "Il termine, che compare più volte nel Corano, indica perciò lo sforzo che il fedele deve compiere per porsi alla sequela della volontà divina. Occorre lottare contro se stessi per impedire a Satana di sopraffare le buone intenzioni e di condurre al peccato, sicché jihād diventa sinonimo di sforzo individuale e interiore per approfondire le proprie conoscenze religiose, mettere in pratica le prescrizioni coraniche ed evitare di cedere alle proprie passioni."
L'AUTRICE – Silvia Scaranari, laureata in lettere moderne a Torino e in filosofia a Parma, è cofondatrice del «Centro Federico Peirone» per il dialogo cristiano-islamico di Torino. Collabora alla rivista bimestrale "Il dialogo/ al-hiwār" ed è autrice di diversi testi, fra i quali: "L'Islam" (1998); con altri autori: "Islam: storia, dottrina, rapporti con il cristianesimo" (2004); con A. Negri: "I musulmani in Piemonte" (2005) e "I ragazzi musulmani nella scuola statale" (2008).
INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Jihād oggi: norma o anomalia? – 1. Jihād (Il significato della parola jihād - Jihād come sforzo personale - Jihād come impegno missionario - Jihād come guerra - Problemi per la proclamazione del jihād - Garanzie per il jihād) - 2 Diverse forme di jihād (Jihād degli inizi - Jihād verso ebrei e cristiani - Jihād con i pagani - Jihād del commercio - Jihād sunnita e jihād sciita) – 3. Jihād nella storia: brevi cenni (Lo slancio del primo secolo - Jihād offensivo oltre i primi secoli - Jihād difensivo al tempo delle Crociate - Alleanze lecite durante il jihād - Jihād interno all'islam) – 4. Jihād oggi (Una storia che ha origini lontane - Il ritorno al salafismo - Il salafismo-jihadismo - Il richiamo al Califfato - L'esempio sciita: la rivoluzione iraniana - Il martirio come jihād - Problemi posti dal martirio-suicidio) – 5. Il jihadismo contemporaneo (I mezzi di comunicazione - Il jihād al femminile - Principali movimenti jihadisti del mondo - Hamas - Al-Qaida - Boko Haram - Al-Shabāb - Califfato dell'IS) – Conclusioni - Bibliografia |