Egemonia vulnerabile |
Gian Enrico Rusconi
IL LIBRO – «Dobbiamo convincere il mondo che un'egemonia tedesca in Europa agisce in modo più utile,imparziale e meno dannoso per la libertà che un'egemonia di altri»: così scriveva Otto von Bismarck. Per il «cancelliere di ferro» si trattava di un'egemonia consapevole della forza e dei limiti della«potenza di centro» tedesca e quindi della sua vulnerabilità. Oggi naturalmente la Germania agisce in un contesto storico e politico inconfrontabile con quello bismarckiano, innanzi tutto per l'esistenza dell'Unione europea di cui è parte integrante e insostituibile. Ma proprio nel corso dell'attuale crisi economico-finanziaria si è delineata una nuova (sia pur controversa) egemonia tedesca. Di nuovo una «sindrome Bismarck»? La crisi dei rifugiati rischia di portare l'Unione verso la paralisi decisionale e di far perdere a Berlino la capacità di svolgere il suo ruolo di orientamento. «Tutto quello che facciamo in Europa è infinitamente faticoso» dice Angela Merkel. Ancora una volta la Germania si trova a fare i conti con la vulnerabilità della sua egemonia. DAL TESTO – "Il quadro globale rimane quello sinteticamente descritto da Egon Bahr, politico realista di lunga e grande esperienza, architetto con Willy Brandt della Ostpolitik, pochi mesi prima della sua scomparsa: «Il fondamento più affidabile della politica estera tedesca è offerto dalla geografia. L'America rimane un attore insostituibile, la Russia è un punto fermo irremovibile e l'Europa - con la Germania nel mezzo - costituisce il nucleo dei nostri interessi». L'AUTORE – Gian Enrico Rusconi ha insegnato Scienza politica nell'Università di Torino. Con il Mulino ha tra l'altro pubblicato «Se cessiamo di essere una nazione» (1993), «Resistenza e postfascismo» (1995), «Patria e repubblica» (1997), «L'azzardo del 1915» (20092), «Cavour e Bismarck» (2011), «1914: attacco a occidente» (2014). INDICE DELL'OPERA – Introduzione. Quale Bismarck, quale Germania, quale Europa - I. Come la nazione tedesca è diventata «potenza di centro» in Europa (1. La «potenza di centro» nasce illiberale. La guerra austro-prussiana e il ruolo dell'Italia e della Francia - 2. Le innovazioni costituzionali «rivoluzionarie» e lo scontro con i liberali - 3. La guerra franco-prussiana e la fondazione dell'impero. Una «rivoluzione tedesca») - II. Il sistema Bismarck. Egemonia, equilibrio di potenza, alleanze a intensità variabile (1. Germania, potenza di centro «satura» ma «sempre in vedetta» - 2. La problematica eredità di Bismarck - 3. «Bismarck davanti agli occhi». Alcune valutazioni di oggi) - III. La Germania di nuovo «potenza di centro» (1. La riunificazione di Kohl e l'unificazione della Germania di Bismarck. Analogie e differenze - 2. Caratteristiche e limiti della «potenza di centro» oggi. Un dibattito aperto) - IV. L'egemone alla prova (1. La Germania di fronte al conflitto russo-ucraino e all'attivismo di Putin - 2. La Russia. La lezione bismarckiana e le ambiguità odierne. Dov'è il confine dell'Occidente? - 3. Angela Merkel. Una cancelliera «indispensabile per l'Europa») |