L'ultimo comandante delle Camicie nere Stampa E-mail

Carlo Rastrelli

L'ultimo comandante delle Camicie nere
Enzo Emilio Galbiati


Mursia, pagg.202, € 17,00

 

rastrelli galbiati  IL LIBRO – Enzo Emilio Galbiati, capo di Stato Maggiore della Milizia, partecipa per la prima volta al Gran Consiglio nella seduta del 24 luglio 1943, la lunga notte in cui si decideranno le sorti del fascismo e di Mussolini. Caduto Mussolini, tutti si chiesero che cosa avrebbero fatto il partito e la Milizia. Galbiati diede ordine alle Camicie Nere di non reagire. Una decisione sofferta, dettata dalla volontà di non scatenare una guerra fratricida, che peserà successivamente nei rapporti con Mussolini a Salò e che gli sarà rinfacciata dai neofascisti nel dopoguerra.
  Nato a Monza, ardito nella Grande Guerra, fascista della prima ora, aderì alla Milizia e ne salì tutti i gradi fino a diventarne, di fatto, l'ultimo comandante generale, dopo aver combattuto in Africa Orientale, sul fronte alpino e su quello greco-albanese.
  Una biografia che completa il grande mosaico dei protagonisti del Regime e delle complesse vicende politiche e militari del Ventennio fascista.

  DAL TESTO – "Quella notte tutta l'Italia è travolta da manifestazioni di giubilo, canti sino a poche ore prima proibiti, sventolio di tricolori e di ritratti del Re e di Badoglio, aggressioni a legionari isolati e dalla sistematica distruzione delle sedi del Fascio e degli emblemi fascisti dalle scuole e dagli edifici pubblici che la guerra ha risparmiato.
  "L'indomani, lunedì 26 luglio, Galbiati arriva nel suo studio prestissimo e nota, in piazza Ungheria, i reparti della Ariete sempre con i cannoni puntati verso il comando generale della Milizia.
  "Le prime notizie che giungono sulla sua scrivania raccontano di piccoli e periferici presidi della Milizia ai cui legionari reparti dell'Esercito hanno fatto togliere i fascetti e imposto le stellette sul bavero delle giubbe.
  "Verso le 9 il generale Galamini segnala che il comando della Milizia Contraerei, sito a pochi metri dal ministero degli Interni, è fatto oggetto di colpi di fucile, sembra anche con la collaborazione di agenti e carabinieri.
  "Galbiati ordina che «al fuoco si risponda col fuoco».
  "Alle ore 10, sentita l'opinione dei generali e dei capi servizio presenti, vengono convocati nella sala del rapporto, al primo piano della torre, tutti gli ottanta ufficiali presenti al comando di viale Romania."

  L'AUTORE – Carlo Rastrelli è nato a Napoli nel 1959 e vive a Mantova. Dirigente di azienda, lavora come Direttore Risorse Umane per un primario gruppo alimentare italiano. Collezionista di militaria e ricercatore storico, collabora da anni con riviste specializzate nei campi dell'uniformologia e della storia militare. Con Mursia ha pubblicato, nel 2010, "Carlo Scorza, l'ultimo gerarca", la prima biografia dell'ultimo segretario dd Partito Nazionale Fascista.

  INDICE DELL'OPERA – Presentazione, di Emanuela Galbiati - Prefazione - Capitolo Primo. Roma 1943 - Capitolo Secondo. La notte del Gran Consiglio - Capitolo Terzo. La notte del fascismo - Capitolo Quarto. Il 25 luglio 1943 - Capitolo Quinto. Il commiato dalla Milizia - Capitolo Sesto. Le origini, la Grande Guerra e gli anni dello squadrismo - Capitolo Settimo. Dall'impero alla guerra mondiale - Capitolo Ottavo. Capo di Stato Maggiore della MVSN - Capitolo Nono. La Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN) - Capitolo Decimo. Forte Boccea e la Repubblica Sociale Italiana - Capitolo Undicesimo. Il dopoguerra e il tramonto - Note - Ringraziamenti - Bibliografia - Indice dei nomi