Hezbollah: storia del partito di Dio Stampa E-mail

Marco Di Donato

Hezbollah: storia del partito di Dio

Mimesis Edizioni, pagg.221, € 18,00

 

didonato hezbollah  IL LIBRO – Il libro è pensato come una ricostruzione della storia del Partito di Dio a partire dalla sua nascita (1985) sino ai giorni nostri e più nello specifico sino al 2009, anno di pubblicazione dell'ultimo manifesto ideologico ufficiale ad oggi disponibile. L'opera è immaginata con lo scopo di ripercorrere l'evoluzione di Hezbollah contestualizzando di volta in volta il suo agire ed il suo pensiero, mantenendo come principale punto di riferimento i documenti in arabo pubblicati dagli organi ufficiali del Partito di Dio.
  "Il lavoro di Di Donato – scrive Massimo Campanini - rappresenta un contributo tanto alla storia del pensiero politico islamico (sciita in particolare), quanto alla storia tout court del Medio Oriente (e del Libano in particolare). Esso può rappresentare una base da cui partire per l'approfondimento delle indagini."

  DAL TESTO – "La struttura di Hezbollah non è mai rimasta fissa, cambiando di continuo nel corso degli anni con l'introduzione di alcuni nuovi apparati ed il perfezionamento di quelli già esistenti. Il processo di trasformazione è evidentemente ancora oggi in corso, pur avendo avuto inizio nell'ormai lontano 1985, anno in cui, secondo Naim Qassem, fu decisa per la prima volta l'istituzione di un portavoce ufficiale. Non solo. Sempre dal 1985 in avanti il Partito adottò la prassi di convocare conferenze annuali come momento di riflessione e di confronto per decidere di quali strutture dotarsi, stabilire i criteri di selezione dei quadri dirigenziali e più in generale determinare il proprio regolamento interno. Tuttavia solo l'11 Novembre 1989, dopo quattro anni di intense consultazioni, gli uomini di Hezbollah elessero, durante la quarta conferenza annuale il loro primo Segretario Generale: shaykh Subhi al-Tufayli. Secondo le nuove regole stabilite proprio in occasione della sua elezione, il mandato del Segretario Generale avrebbe dovuto avere la durata di due anni ed il numero dei membri del Majlis Shura sarebbe stato ridotto da nove a sette. In pratica fino al 1989 il Partito di Dio era stato retto e governato da un Majlis Shura composto da nove membri i cui criteri di elezione rimanevano evidentemente poco trasparenti. Solo nel 1989 Hezbollah decise di dotarsi ufficialmente di un rappresentante unico, il Segretario Generale, e di un Majlis Shura regolarmente eletto. L'aver introdotto nel 1989 questi due nuovi organismi inaugurò una nuova fase della storia di Hezbollah che a quattro anni dalla sua nascita si prefiggeva non più come obiettivo esclusivo la resistenza contro Israele, quanto piuttosto iniziava a pensarsi come un'organizzazione dall'orizzonte più ampio che ad esempio avrebbe avuto a cuore le necessità pratiche della popolazione libanese, a cominciare dai bisogni di natura sociale."

  L'AUTORE – Marco Di Donato, laureato presso la Facoltà di Studi Arabo-islamici e del Mediterraneo dell'Università degli studi di Napoli L'Orientale, con una tesi di natura sperimentale sui movimenti di resistenza islamisti. Dottore di ricerca in Scienze Politiche, attualmente è parte dell'unità di ricerca dell'UNIMED - Unione delle Università del Mediterraneo.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Massimo Campanini – Ringraziamenti - 1. Le radici storico-ideologiche del Partito di Dio (1.1. Hezbollah: le radici - 1.1.1. La comunità sciita: fra Palestina, Jabal 'Amil e periferia Sud di Beirut - 1.1.2. Musa al-Sadr: imam al-muqawama - 1.1.3. Verso la wilayat al-faqih: l'imam Baqir al-Sadr) - II. Dalla rivoluzione islamica iraniana alla nascita di Hezbollah (2.1. Il 1979: Ruhollah Khomeini e la dottrina della wilayat al-faqih - 2.2. L'Operazione Pace in Galilea e la creazione del Partito di Dio - 2.2.1. La Lettera aperta agli oppressi in Libano e nel mondo) - III. La proposta di una società della muqawama (3.1. La resistenza armata, sociale e politica di Hezbollah negli anni della formazione - 3.1.1. Il paradigma di Kerbala come base della resistenza armata e sociale) - IV. Hezbollah nel Libano post-Ta'if (4.1. Le prime sfide politiche di Hezbollah: lo scontro con Amal, gli accordi di Ta'if e le elezioni del 1992 - 4.1.1. Gli accordi di Ta'if - 4.1.2. Le elezioni legislative libanesi del 1992) - V. Il martirio nel Libano degli anni '90, analisi di un fenomeno fra strategia politica, tattica militare, valenza religiosa e psicologia individuale (5.1. Istishhad: per un'interpretazione generale del termine all'interno del contesto islamico - 5.2. Martiri per Hezbollah: l'esempio di Hussein nella pratica del Partito di Dio - 5.2.1. Resistenza militare e jihad politico: Operation Accountability, Grapes of Wrath - 5.2.2. La partecipazione alle elezioni parlamentari del 1996 ed alle municipali del 1998 - 5.2.3. La lotta libanese come esempio di liberazione nazionale) - VI. Fra jihad e politica, fra resistenza militare e partecipazione elettorale (6.1. Maggio 2000: la vittoria della muqawama - 6.1.1. Hezbollah alla prova delle urne: le legislative del 2000 e le municipali del 2004 - 6.1.2. Il 2005: l'assassinio di Rafiq al-Hariri e la Rivoluzione dei Cedri) - VII. Dal 2006 al 2009: percorsi di trasformazione ideologica (7.1 Verso un nuovo manifesto: la harb al-tammuz e il Maggio 2008 - 7.1.1. Le sfide post-belliche: l'azione di al-Wa'ad - 7.2 Nuovo manifesto, nuovo programma, nuove elezioni - 7.2.1. Nuove elezioni, nuovo programma) – Conclusioni - Bibliografia