Julius Evola: Il rientro in Italia Stampa E-mail

Julius Evola

Il rientro in Italia (1948-1951)
a cura di Marco Iacona


Mimesis Edizioni, pagg.256, € 20,00

 

evola rientro  IL LIBRO – 10 agosto 1948. Giulio (Julius) Evola, pittore e filosofo, rientra in Italia dopo quattro anni di esilio forzato. Disagiato e morto "per metà" a causa della paralisi agli arti inferiori, riprende alcuni vecchi contatti spinto da motivi pratici, ma anche dalla volontà di dar vita a un sodalizio "spirituale" come ai tempi del Diorama filosofico. Non si fa illusioni, la "legittima unione" tra il mito romano e quello nordico-ario è acqua passata. Tuttavia in Europa qualcosa si muove, in Italia ci sono alcuni giovani che si ergono, parole sue, in piedi «tra le rovine». In un contesto fatto prevalentemente di solitudine, Evola si appresta dunque ad affrontare una delle ultime prove.

  DAL TESTO – "Si è portati a pensare che Evola prediligesse i modi del baro, sognasse traguardi irraggiungibili, amasse le qualificazioni onorifiche, rivendicando chissà quali prerogative alla maniera di un qualunque siciliano incatenato al passato - capace di riscriverlo – e insensibile ai fenomeni della contemporaneità.
  "Il 12 marzo 1945 durante un bombardamento alleato su Vienna è rimasto gravemente ferito mentre si trovava da solo nei pressi della centralissima Schwarzenbergplatz, la grande piazza lambita dal Ring – lungo vialone a forma di "U" che delimita il centro della capitale - ove oggi si trova il monumento al soldato sovietico, cioè al milite ignoto russo. Tra le varie "ricostruzioni" relative all'incidente viennese, sembra questa la più credibile.
  "Notizie storiche sulla città, nonché la lapide posta ai piedi del mausoleo, riferiscono che il monumento è stato eretto nel '45. Sulla targa commemorativa la scritta in tedesco e in russo: "Monumento per onorare i soldati dell'Armata sovietica che sono caduti per la liberazione dell'Austria dal fascismo". È probabile che volesse farla finita - non era la prima volta che pensava al suicidio - lasciando che fosse il destino a condurre il gioco e decidesse per lui. Il responso è, beffa delle beffe, difficilmente interpretabile. Rimane vivo "a metà": un forte spostamento d'aria e l'urto con una impalcatura gli provocano una lesione midollare con conseguente perdita dell'uso delle gambe. Vivrà con estrema difficoltà grossomodo altri trent'anni."

  IL CURATORE – Marco Iacona, dottore di ricerca in pensiero politico, collabora a giornali e periodici a diffusione nazionale. Autore di sei volumi su vari aspetti del Novecento. Ha scritto tre saggi per "Nuova storia contemporanea".

  INDICE DELL'OPERA – La solitudine di un «povero infermo», di Marco Iacona - Articoli, recensioni, documenti (1949-1954) - 20 giugno 1949. Coraggio radicale - 4 settembre 1949. Maschera e volto dello spiritualismo - 15 settembre 1949. Uomini e capi d'uomini - 18 settembre 1949. Verso l'"élite" di un fronte ideale - 9 ottobre 1949. Fascinazione dell'economia - 20 ottobre 1949. "Reazione" e "rivoluzione" - 30 ottobre 1949. La "Storia" e il suo senso - 13 novembre 1949. Doppio volto del nazionalismo - 17 novembre 1949. Questa inesistente "Destra" - 20 novembre 1949. Due dopoguerra - 4 dicembre 1949. Volto e fine della "corporazione" - 18 dicembre 1949. Il fenomeno "Merlin" - 1 gennaio 1950. Polemica sull'"élite" - 8 gennaio 1950. «Mito» del quarto stato - 15 gennaio 1950. La doppia maschera - 5 febbraio 1950. Scelta delle tradizioni - 16 febbraio 1950. Circa l'antiborghesia - 5 marzo 1950. Volti e poltiglia - 5 marzo 1950. Il morso della tarantola - 19 marzo 1950. Idea e patria - 9 aprile 1950. Vecchia guardia e nuova guardia - 23 aprile 1950. Il ghibellinismo - 23 aprile 1950. È Re colui che nulla teme - 26 aprile 1950. Lettera di Leo Negrelli a Evola - Aprile 1950. Invito ai giovani - 14 maggio 1950. Cristianesimo e forze politiche - 14 maggio 1950. Una rivoluzione mancata? - 11 giugno 1950. Primo tempo del corporativismo - 17 giugno 1950. Intellettualità politica - 18 giugno 1950. La persona, la libertà e Degasperi - 25 giugno 1950. Tendenze radicaliste - 2 luglio 1950. La "Roma nazista" del signor Dollmann - 9 luglio 1950. Le "unità di lavoro" - 2 agosto 1950. Un'anima bella riscattata così - 13 agosto 1950. L'equivoco del Risorgimento - 27 agosto 1950. Stile e retorica - 31 agosto 1950. Realismo dell'idea - 18 febbraio 1951. Nuove edizioni - 25 aprile 1951. Da "Orientamenti" - 18 maggio 1951. Lettera di Angelo Berenzi a Evola - Maggio 1951. Resoconto relativo al congresso delle gioventù nazionali europee di Malrno inviato da Armando Stefani a Evola - 30 maggio 1951. Questura di Roma. Verbale di interrogatorio - 4 giugno 1951. Processo verbale di interrogatorio dell'imputato - 12 giugno 1951. Questura di Roma - 20 settembre 1951. Sul "caso" Evola - 12 ottobre 1951. Interrogatorio del Presidente a Evola Giulio Cesare fu Vincenzo nel corso del dibattimento - 2 novembre 1951. Testimonianza del giornalista Giuseppe Attilio Fanelli al processo contro Graziani Clemente ed altri, chiesta dall'avvocato Piero Pisenti - 8 novembre 1951. Contro il mondo moderno - 20 novembre 1951. Circolo di Corte d'Assise di Roma 1° sezione - 17 febbraio 1952. "Rivolta contro il mondo moderno" - 5 aprile 1953. "Gli uomini e le rovine" - 13 maggio 1953. Gli uomini e le rovine - 6 luglio 1954. Corte di Assise di Roma