Il Vaticano II, un Concilio pastorale Stampa E-mail

Serafino M. Lanzetta

Il Vaticano II, un Concilio pastorale
Ermeneutica delle dottrine conciliari


Edizioni Cantagalli, pagg.496, € 25,00

 

lanzetta vaticanoII  IL LIBRO – Un'approfondita ricerca sul Concilio Vaticano II. L'autore analizza da più punti di vista, nessuno escluso, tutte le tematiche legate al Concilio Vaticano II. Il volume frutto di una ricerca durata tre anni sviscera tutte le teorie, le correnti di pensiero ''conciliari''. Una straordinaria Summa su questo evento che ha cambiato la storia della Chiesa. L'ermeneutica della continuità, quella della discontinuità lo spirito del concilio le riforme effettivamente indicate e quelle presunte, che non trovano riscontro nei documenti. L'autore non rinuncia in questo studio a indicare una possibile unità della Chiesa nella comprensione di questo evento. Il libro è corredato da un'amplissima bibliografia che raccoglie tutte le fonti relative al dibattito sul Concilio.

  DAL TESTO – "I Concili precedenti, normalmente, accanto all'esposizione della dottrina, condannavano le idee false e perniciose per la stessa: ciò significava, soprattutto, offrire indiscutibilmente la regola giusta d'interpretazione della dottrina, risultante dal contrario di quella condannata. Il Vaticano II preferisce non condannare, risultando sempre molto positivo e ottimista. Per giunta, il suo carattere "pastorale", prestantesi ad una esposizione prolissa e narrativa, non favorisce la precisione e la chiarezza dogmatiche. Di qui, poi, ben presto, si generò il problema dell'opposizione tra lettera e spirito del Concilio. La "nuova pentecoste" conciliare, per molti, aveva inaugurato un'interpretazione piuttosto pratica e attuale del Vaticano II, dove lo spirito, l'intenzione nascosta e l'interpretazione più confacente al tempo, facilmente portava ad isolare alcune dichiarazioni, scadendo il tutto in una radicalizzazione esasperante e in una frattura tra Chiesa pre-conciliare e Chiesa post-conciliare. Si generò un vero conflitto di interpretazioni contrastanti. Si scontravano diversi modelli di Chiesa. Già questo fu sentore che qualcosa nel Concilio non aveva ben funzionato. Non si denigra il Vaticano II e perciò il magistero solenne e supremo, se si afferma che il problema del Vaticano II e in gran parte del post-concilio va individuato nel Concilio stesso. Non è questione di un post hoc propter hoc, ma di una presa in considerazione del Concilio stesso, di quello che è stato per tutta la Chiesa, del moltiplicarsi delle ermeneutiche che spingono qui o lì la ricezione. Anche qui: ricezione del Concilio, dei suoi testi, o della dottrina di fede e di morale che ha insegnato insieme ad un nuovo vigore pastorale?"

  L'AUTORE – Serafino M. Lanzetta (1977), frate francescano dell'Immacolata, è docente di teologia dogmatica presso l'Istituto teologico Immacolata Mediatrice (Cassino). È parroco della Chiesa di Ognissanti in Firenze e dal 2006 dirige la rivista teologica «Fides Catholica». Ha pubblicato diversi studi di ricerca in ambito mariologico, dove si segnala la sua tesi di dottorato sul Sacerdozio della Vergine Maria (Roma, 2006), e in altri ambiti della dogmatica. Scrive per alcuni giornali, tra cui «L'Osservatore Romano», collabora con diverse riviste e cura un blog dal titolo "Approfondimenti di Fides Catholica". Con la presente pubblicazione ha conseguito presso la Facoltà teologica di Lugano l'abilitazione alla libera docenza, sotto la direzione del Prof. Dr. Manfred Hauke.

  INDICE DELL'OPERA – Ringraziamenti – Presentazione, del Prof. Or. don Manfred Hauke (Lo scopo e il metodo della ricerca - Note storico-teologiche - Status quaestionis sull'apparto teologico al Vaticano II - L'esempio del rapporto Scrittura e Tradizione - L'esempio della dottrina conciliare sulla Chiesa - L'impostazione pastorale ed ecumenica della mariologia - Proposte finali) - Abbreviazioni e sigle - Sigle dei documenti del Concilio Vaticano II – Introduzione - Capitolo I. L'insegnamento conciliare come atto del Magistero. Note storico-teologiche per un'adeguata ermeneutica del Vaticano II (1. La forma di un concilio - 2. Il Concilio Vaticano II (I 962-1965) tra rinnovamento e aggiornamento - 2.1. Le conseguenze teologiche di un aggiornamento pastorale - 2.2. Il Vaticano II come "pastoralità dogmatica"? - 3. La qualificazione teologica dei documenti del Vaticano II - 3.1. Il Vaticano II e la necessità di un'ermeneutica adeguata - 3.2. Alla ricerca della mens sanctae Synodus - 3.3. L'assenso dovuto al magistero ecclesiastico - 4. Le note e le censure teologiche: una perdita considerevole) - Capitolo II. L'apporto teologico al Vaticano II. Status qusestionis. Il Vaticano II: un concilio e i teologi (1. Card. Pietro Parente (1891-1986): il Concilio per una Weltanschauung cristiana - 2. Karl Rahner (1904-1984): il Concilio, «l'inizio dell'inizio» - 3. René Laurentin: un Concilio tra limiti, ambiguità e speranze - 4. Hans Küng: il Concilio via alla riunificazione - 5. Cardo U. Betti (1922-2009): l'eloquente silenzio del Vaticano II e la verifica con il Vaticano I - 6. Cardo Leo Scheffczyk ( 1920- 2005): aspetti della Chiesa nella crisi - 7. La Scuola bolognese: il Concilio come "evento storico" - Osservazioni conclusive sull'apporto teologico al Vaticano II - 1. Il Vaticano II è un "testo compromesso"? - 2. Il Vaticano II come problema metafisico: un problema di sostanza e di forma?) - Capitolo III. Epifanie pastorali del Vaticano II nelle intenzioni e nella formazione della dottrina conciliare sul rapporto "Scrittura e Tradizione" (1. Il rapporto Scrittura e Tradizione in Dei Verbum: un faticoso cammino storico-teologico - 1.1. Il testo definitivo e i suoi rimandi in calce - 1.2. Lo schema De fontibus revelationis - 2. Dal nuovo schema alla Costituzione dogmatica De divina revelatione - 2.1 Le animadversiones sullo schema II - 2.2. Le sottocommissioni teologiche alle prese con il problema della Tradizione - 2.3. «... non per solam sacram Scripturam hauriat»: un riguadagno dell'assioma lasciato da parte? - 2.4. Un "compromesso significativo" accanto ad un nuovo sviluppo teologico - 3. Un interessante carteggio alla vigilia dell'approvazione del De Divina Revelatione - 3.1. Le osservazioni di Döpfner - 3.2. Le osservazioni di Ruffini e di Lattanzi - 4. "Scrittura e Tradizione" negli altri documenti del Vaticano II - 4.1. "Scrittura e Tradizione" in Lumen gentium - 4.2. "Scrittura e Tradizione" negli altri documenti conciliari - 5. "Scrittura e Tradizione" nel CCC) - Capitolo IV. Epifanie pastorali del Vaticano II nelle intenzioni e nella formazione della dottrina conciliare sulla Chiesa (1. Lo schema De Ecclesia - 2. Le obiezioni allo schema: verso una nuova e molteplice redazione - 3. Gli schemi sulla Chiesa - 3.1. Lo schema Parente - 3.2. Lo schema Philips - 3.3. Lo schema germanico - 3.4. Lo schema francese - 3.5. Lo schema cileno - 4. Un primo bilancio - 4.1. La questione De membris Ecclesiae nella fase preparatoria del Concilio - 4.2. Le osservazioni dei periti al testo di Tromp - 5. Elementi dottrinali nel testo in fieri di Lumen gentium - 5.1. Il nuovo testo non impiega il lemma "membri" della Chiesa - 5.2. Voto appartengono alla Chiesa solo i catecumeni - 5.3. Da «reapse et simpliciter» a «illi plene», senza più il «tantum» - 5.4. Da «cuisdam collegii» a «collegium seu coetus stabilis» - 6. La Chiesa di Lumen gentium: una dottrina a più livelli da recepire correttamente) - Capitolo V. Epifanie pastorali del Vaticano II nelle intenzioni e nella formazione della dottrina conciliare sulla Beata Vergine Maria (1. Lo schema De Beata Maria Virgine - 2. Le osservazioni scritte allo schema mariologico - 2.1. Una forte sollecitudine ecumenica - 2.2. Il vero problema teologico: la mediazione di Maria - 2.3. La corredenzione di Maria nei teologi - 3. Due posizioni, due discorsi e una votazione paradigmatica - 3.1. La relazione del Card. Santos - 3.2. La relazione del Card. König - 3.3. Una votazione che divise il Concilio - 4. Un primo bilancio di una mariologia in fieri - 5. Due visioni mariologiche, Balić e Philips, in una difficile sintesi - 5.1. Le due vie - 5.2. Verso il capitolo VIII di Lumen gentium) - Il Concilio Vaticano II per l'unità della Chiesa. Rilievi conclusivi (1. Un problema riguardante l'ermeneutica applicata al Concilio - 2. La posizione del Concilio circa la qualificazione teologica delle dottrine - 3. La posizione magisteriale neutra circa la sufficienza/insufficienza materiale delle Scritture - 4. Il dato dei membri della Chiesa legato alla coestensività del Corpo mistico e della Chiesa cattolica romana - 5. Una nuova "forma" di magistero?) – Bibliografia - Indice dei nomi