La guerra dell'aria Stampa E-mail

Eric Lehmann

La guerra dell'aria
Giulio Douhet, stratega impolitico

il Mulino, pagg.232, € 20,00

 

lehmann_douhet  IL LIBRO – Il volume ricostruisce la vicenda di Giulio Douhet (1869-1930), primo teorico del bombardamento strategico e difensore dell’indipendenza dell’arma aerea, autore del trattato «Il dominio dell’aria» (1921). Ufficiale intransigente, pur di diffondere la sua visione della politica aerea e militare italiana, Douhet non esitò a entrare in conflitto con i superiori, pagando anche con il carcere le proprie convinzioni. Attraverso la sua accidentata carriera il volume riflette sul contesto politico, militare e tecnologico dei primi decenni del Novecento, caratterizzati dallo sviluppo dell’arma aerea e dagli sconvolgimenti epocali scaturiti dalla guerra industriale.

  DAL TESTO – “Secondo Douhet, la sicurezza militare, lo sviluppo economico e la potenza geopolitica dell'Italia dipendevano da una politica aviatoria ambiziosa, che avrebbe dovuto contemplare sia l'apertura di una linea aerea Torino-Roma-Alessandria d'Egitto, alla quale si sarebbe potuto raccordare una linea Londra-Parigi- Torino, sia l'impianto di collegamenti aerei nei Balcani per spingersi verso la Russia meridionale e l'Asia Minore. Non era soltanto un sogno visionario, poiché nel marzo 1919, informato dal suo banchiere - tale Franc Lemon – che si stava progettando la creazione di una società angloitaliana per i trasporti aerei alla quale Caproni avrebbe partecipato fornendo gli apparecchi, il colonnello scrisse all'ingegnere per unirsi all'iniziativa: proponeva di propagandarne la causa sulle pagine del nascente «Il Dovere», consigliava di aprire al più presto a Roma «un campo privato per piccole gite sportive e di piacere», allo scopo di popolarizzare l'aviazione (non senza raccomandare di dare all'impresa «il carattere di beneficenza che facilita molte cose») e sottolineava che Lemon avrebbe cercato di provvedere al finanziamento interessando l'ambasciata britannica.
  “D'altronde, tre anni più tardi Douhet sarebbe stato tra i promotori di un'altra iniziativa simile a questa, come testimonia la sua firma autografa, accanto a quelle del deputato Emilio Giampietro, suo amico, e del colonnello Italo Gariboldi, in calce a una lettera dattiloscritta indirizzata al ministro della Guerra che reca il marchio stilistico inconfondibile dell'autore di Il dominio dell'aria. Il progetto era quello di istituire una società avente come scopo iniziale l'esercizio settimanale di una linea aerea Roma-Taranto-Atene-Tobruk-Alessandria d'Egitto, con la prospettiva di stabilire in seguito delle diramazioni sulle direttrici Atene-Costantinopoli, Atene-Smirne-Adalia-Cipro-Beirut -Jaffa-Alessandria, Costantinopoli-Bucarest -Belgrado-Trieste-Ancona-Roma, Costantinopoli-Varna-Odessa-Sebastopoli, Costantinopoli-Sinope-Batum. I firrnatari del progetto auspicavano anche l'apertura di un collegamento Parigi-Milano che si proponevano di prolungare fino ad Alessandria via Taranto, Tobruk e l'isola di Creta, fiduciosi che questa linea sarebbe stata prescelta dalla Valigia delle Indie.”

  L’AUTORE – Eric Lehmann insegna al liceo francese di Torino. Studioso di storia aeronautica e militare, ha pubblicato Le ali del potere. La propaganda aeronautica nell’Italia fascista (Utet, 2010).

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione - I. Un brillante ufficiale poliedrico (1. I primi passi nella carriera militare - 2. La vocazione aeronautica: gli scritti del 1910-1911 - 3. Comandante del battaglione aviatori: una gestione controversa - 4. L'affare Caproni 300 hp - 5. La guerra osservata: gli articoli sulla guerra mondiale prima dell'intervento italiano) - II. La Grande Guerra (1. La battaglia contro Moris - 2. L'ambizione delusa - 3. La nascita della teoria del bombardamento strategico - 4. Il patriota irrequieto: la guerra giudicata - 5. La battaglia contro Cadorna - 6. La condanna - 7. Alla prova dei fatti: direttore centrale di aviazione) - III. La guerra rivisitata (1. La guerra ripensata - 2. La guerra rivendicata - 3. La battaglia per la riabilitazione personale) - IV. Il sodalizio imperfetto con il fascismo (1. La mancata prova dei fatti: il «commissario che non poté più essere commissario» - 2. Ai margini del regime: critico ma non troppo - 3. Teorico semiufficiale della Regia Aeronautica) – Conclusioni - Indice dei nomi