Storia dell'A.L.B.A. |
Alessandro D’Ascanio Storia dell'A.L.B.A. Edizioni Solfanelli, pagg.184, € 14,00
IL LIBRO – Nel corso del 1941, nel pieno della drammatica partecipazione dell'Italia al secondo conflitto mondiale, IRI e AGIP furono incaricati dal regime fascista di installare un impianto di estrazione di oli combustibili sulla Maiella, nel cuore del bacino minerario asfaltifero abruzzese. DAL TESTO – “Tra i moventi del tentativo dell’ALBA vi era quello di rimuovere la condizione di endemica arretratezza di una delle aree della montagna abruzzese. In tal senso, il progetto fondeva il recupero dello spirito pionieristico dei primi sperimentatori che avevano studiato le rocce del "tesoro nascosto" della Maiella, con un approccio scientifico e tecnologico all'avanguardia sostenuto da un investimento finanziario, probabilmente insufficiente, ma certo consistente dello stato. Il problema era però quello di una sfida forse troppo ardua, considerata la natura incontaminata del sito individuato. Si trattava, in altri termini, di mettere in atto una sorta di "colonizzazione industriale" in una terra vergine da scoprire e trasformare, in un'ipotesi suggestiva e stimolante, ma complessa.
“Occorre allora tornare sulle caratteristiche morfologiche peculiari della regione di Acquafredda, sulla sua aspra localizzazione, sulla mancanza completa di infrastrutture e di collegamenti che la caratterizzavano. Si trattava, a ben guardare, del settore del bacino minerario più lontano dalla ferrovia e dalle strade di maggiore comunicazione, che non era mai stato coltivato con propositi propriamente industriali, nemmeno nei momenti di maggiore investimento produttivo da parte delle aziende private.” L’AUTORE – Alessandro D’Ascanio, laureato in Scienze politiche con una tesi in Storia dell’Italia contemporanea dal titolo Lo scacchiere mediorientale nella politica estera italiana. Il centro-sinistra e la guerra dei sei giorni, ha conseguito il Dottorato di ricerca in “Critica storica giuridica e economica dello sport” presso l’Università di Teramo. Cultore della materia presso la cattedra di sociologia dei fenomeni politici dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti, collabora all’attività della cattedra di Storia del Novecento della Facoltà di Scienze politiche dell’università di Teramo. Ha pubblicato saggi e articoli su riviste di storia contemporanea tra i quali: Lo scacchiere mediorientale nella politica estera italiana. Il centrosinistra e la Guerra dei sei giorni, in “Italia Contemporanea”, n. 250, marzo 2008, pp. 121-145; Lo sport come strumento di politica estera nella prima metà degli anni trenta: una peculiarità solo italiana?, in “Sportlex”, anno I, n. 10, ottobre 2008, pp. 3-11; I gravi fatti di Roccamorice del 1904. Il brusco impatto del mondo industriale in una provincia rurale dell’età giolittiana (in corso di pubblicazione su “Abruzzo contemporaneo”) e contributi in volumi collettanei tra i quali Il mare tra le terre, in Luigi Mastrangelo (a cura di), Giochi e sport in Abruzzo dall’antichità ai giorni nostri (Edizioni Scientifiche Abruzzesi, Pescara 2009) e Una rassegna bibliografica, con Luca Gasbarro e Francesca Mazzarini, in Giuseppe Sorgi (a cura di), Lo sport dopo le ideologie (Guaraldi, Rimini 2009), La concezione neo-marxista dello sport nell’analisi dei comunisti italiani, in Anna Di Giandomenico (a cura di), Le luci dello sport (Franco Angeli, Milano, in corso di pubblicazione). INDICE DELL’OPERA – Introduzione - Capitolo primo. Il nuovo secolo - Capitolo secondo. L'A.L.B.A - Capitolo terzo. Il fallimento di un progetto di sviluppo - Fonti - Bibliografia ragionata - Indice dei nomi - L'Autore
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