I sette anni di Napolitano Stampa E-mail

Davide Galliani

I sette anni di Napolitano
Evoluzione politico-costituzionale della Presidenza della Repubblica

Università Bocconi Editore, pagg.192, € 16,00

 

galliani_napolitano  IL LIBRO – Si può considerare la figura del Capo dello Stato al pari di una vera e propria testa di Giano, per metà appartenente al mondo del diritto e per l’altra metà a quello della politica? Quali sono stati i principali avvenimenti politico-costituzionali che hanno caratterizzato le Presidenze della Repubblica da Einaudi a Ciampi? E che dire della Presidenza Napolitano, giunta quasi al termine? Sono alcune delle domande cui il libro tenta di dare risposta. Nessun Presidente è mai stato un mero notaio. Tutti hanno invece fatto moltissimo. Ovviamente, facendo così tanto non potevano mancare scelte costituzionalmente discutibili e politicamente poco opportune. Un focus particolare è dedicato alla Presidenza Napolitano, di cui vengono analizzati tutti i momenti più importanti: dall’elezione al ruolo nella formazione dei Governi, dall’uso della moral suasion alle recenti vicende del conflitto di attribuzione tra i poteri dello Stato.

  DAL TESTO – “Il Presidente della Repubblica si è di continuo speso, con diversi strumenti, per difendere talune attribuzioni costituzionali del Presidente della Repubblica. Di più. Il Capo dello Stato si è spesso occupato del problema del ruolo del Presidente della Repubblica nel nostro ordinamento, cercando di difendere una determinata configurazione della carica. […]
  “Il Presidente Napolitano si è prodigato nel difendere strenuamente le attribuzioni costituzionali presidenziali di promulgazione delle leggi e di emanazione dei decreti legge. Sebbene gli interventi presidenziali in questi campi non abbiano ricevuto l'attenzione che invece avrebbero meritato, si tratta di prese di posizione di straordinario significato, anche di portata più ampia di quanto si potrebbe ritenere a prima vista […].
  “Non si è mai registrato un comportamento dell'esecutivo, nella nostra storia repubblicana, particolarmente propenso a interpretare in modo stringente la possibilità che la Costituzione attribuisce al Governo di poter adottare provvedimenti provvisori con forza di legge, i decreti legge. Questo è stato possibile anche perché la Corte Costituzionale, per molto tempo, onde evitare di essere accusata di sostituirsi al Governo, non si è mai dichiarata disponibile a giudicare se il caso di specie fosse o meno da considerare un caso straordinario di necessità e di urgenza”

  L’AUTORE – Davide Galliani è ricercatore e docente di Diritto pubblico presso la Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell’Università degli Studi di Milano, dove insegna anche Diritto dei beni culturali nella Facoltà di Scienze e Tecnologie. Svolge la sua attività di ricerca nel Dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici dell’ateneo milanese. Fra i suoi scritti più recenti si possono ricordare La più politica delle pene. La pena di morte (Assisi, 2012) e Il Capo dello Stato e le leggi (Milano, 2011).

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione - 1. Una testa di Giano al vertice dello Stato - 2. Il Presidente della Repubblica dalla stagione costituzionale a quella maggioritaria - 3. Il ruolo del Presidente della Repubblica nel settennato di Giorgio Napolitano - Bibliografia